Secondo le accuse l'uomo, oggi collaboratore di giustizia, ha svolto attività di procacciatore d'affari per conto di una società di scommesse on-line di Malta omettendo di dichiarare i propri redditi in Italia. Le somme, in particolare, corrispondono alle commissioni percepite negli anni dal 2016 al 2018.
Spending review, tagli agli sprechi, tirare la cinghia. Espressioni spesso ripetute dagli esponenti politici nazionali, ma 'valide' solo per il popolo, dal momento che per i nostri amministratori le cose continuano ad andare bene. Ancora una casta di privilegiati che guadagna molto, anzi, in maniera spropositata.