Nell’idea di Fai, Flai e Uila siciliane, c’è una riforma che renda più efficaci la tutela e il rilancio dei boschi e le attività di messa in sicurezza del territorio
I deputati Prestigiacomo, Germanà, Minardo, Bartolozzi, Scoma e Siracusano: "Una questione che si trascina da tempo e che ci vede impegnati per il riconoscimento di un principio di pari trattamento con le altre province italiane".
"Confidiamo nel buonsenso di maggioranza e governo, perché con il via libera ai nostri emendamenti si potrà finalmente porre fine a questa indecorosa disparità che funge da tappo alla crescita e allo sviluppo della Sicilia".
"Per consentire stabilità agli enti di area vasta occorre, altresì, che vi sia una certezza nella destinazione di queste risorse almeno per un triennio. In modo tale di poter al più presto approvare gli strumenti finanziari ordinari".
Il sottosegretario all'Economia e alle Finanze Alessio Villarosa che comunica "che il Mef di concerto con il Ministero per il Sud, ha portato a termine la proposta di accordo da inserire come addendum al precedente accordo di dicembre".
I numeri snocciolati da Graffeo sono impietosi: 35 comuni con un Piano di riequilibrio finanziario, 8 nuovi comuni in dissesto, fra cui Catania, 21 in dissesto con procedura di rientro in corso, altri 8 comuni deficitari; nel totale il 20 per cento degli enti locali siciliani, su un totale di 390, in condizioni di criticità.
"Ascolteremo il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, l’assessore al Bilancio Gaetano Armao, l’assessore alle Autonomie locali Bernardette Grasso, la Ragioneria di Stato, l’Upi e il ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria".
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a firma dei parlamentari siciliani di forza italia
La deputata Matilde Siracusano: "Il primo per evitare il dissesto finanziario di Messina e delle altre ex province; Il secondo che consente di svincolare risorse necessarie al sostegno economico della nostra terra”.
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"azione di forza nei confronti degli interlocutori nazionali"
"Si tratta di un'azione di forza nei confronti degli interlocutori nazionali - afferma - davanti all'impossibilità per le Città Metropolitane di continuare con uno stillicidio del genere affinchè si attivino immediatamente le procedure per porre fine al prelievo".
"Giunge notizia che il confronto tra l’esecutivo Musumeci e quello Conte è stato avviato, nella speranza che da questo arrivino al più presto notizie positive e confortanti".
“Rimane una gravissima situazione economica che porta al mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori e impedisce l’erogazione di servizi essenziali ai cittadini. Se la Regione non trova le risorse questa situazione è destinata a peggiorare”.