"Prevediamo un aumento delle tariffe autostradali, intorno all’1,5%, parliamo veramente di poco, ne stiamo discutendo in questa fase con il ministero". Lo ha detto Roberto Tomasi, ad di Autostrade per l'Italia a margine di un seminario a Firenze.
Per tutta la giornata è stato disposto il libero passaggio in tutti i caselli delle autostrade A18 e A20, dove dunque non sarà necessario fermarsi per il pagamento del pedaggio.
Compleanno amaro per un tratto dell'autostrada A18 Messina-Catania, all'altezza di Letojanni. Era il 5 ottobre 2015 quando a causa di una frana, la terra invase una parte della carreggiata, per fortuna senza causare vittime. Da allora sono trascorsi 6 anni e i disagi proseguono.
"Abbiamo realizzato una video inchiesta sulle Autostrade italiane incontrando in 1.500 km percorsi almeno 80 cantieri: uno ogni 18 km. Ecco perché abbiamo lanciato una Class Action per chiedere un risarcimento per gli automobilisti danneggiati", spiega Altroconsumo.
La nuova inchiesta si chiama "Autostrade (S)cadenti?" e ha coinvolto tutta Italia, facendo tappa anche in Sicilia. Sotto l'occhio del programma sarebbero finite, infatti, anche le autostrade A18 (Messina-Catania e Siracusa-Gela) e A20 (Messina-Palermo) gestite dal CAS, il Consorzio Autostrade Siciliane.
"Anche pezzi del governo regionale si sono finalmente accorti dell'inadeguatezza del Consorzio Autostrade Siciliane. Gli unici ancora ciechi e sordi davanti all'evidenza sono il presidente Musumeci e l'assessore Marco Falcone. Per loro il CAS è efficiente". L'affondo dei 5Stelle all'Ars.
“Si potrà parlare di pagamento di nuove tariffe, quando si completerà la rete autostradale siciliana, notoriamente incompiuta”. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta interviene così sulla possibilità di pedaggi su quelle autostrade siciliane dove ancora non è previsto.