Le sue opere, in delicato equilibrio tra dissolvimento e ricerca di una memoria, si compongono di personaggi ed elementi grafici fluttuanti in uno spazio onirico, non soggetto a progressione temporale e in continuo disfacimento.
Le risorse saranno gestite dalla struttura del Commissario del governo nazionale contro il dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Nello Musumeci. Il provvedimento destina i fondi alla progettazione di trentadue opere.
Tra le anticipazioni della nuova stagione, l’opera di apertura, Turandot, ultimo incompiuto capolavoro di Puccini. Sul podio il direttore musicale del Teatro, Gabriele Ferro. Scene, video e costumi saranno curati dal collettivo di artisti russi AES+F.
La manifestazione trasformerà sino a settembre il popolare quartiere palermitano in una galleria d'arte a cielo aperto, ospitando artisti pronti a raccontare il loro modo di vedere questa zona del centro storico con i loro tanti talenti.
Il tema centrale della mostra indaga la relazione tra il mondo dell’immagine e la conservazione, la creazione intesa come pulsione/effervescenza/forma in opposizione al concetto di fine, ineluttabilità del tempo, la necessità di una cura.
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Negli spazi espositivi del Caffè letterario del Palazzo della Cultura
Dal 25 novembre al 22 dicembre gli spazi espositivi del Caffè letterario del Palazzo della Cultura, in Via Vittorio Emanuele 121, ospiteranno “Distress”
Il Teatro Massimo di Palermo presenta alla città la stagione 2018 con una presentazione sul palcoscenico del Teatro piena di soprese, con video e installazioni scenografiche.
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hanno apprezzato il valore del percorso espositivo
Docente di Storia dell’arte all’Università di Cassino, Corà ha curato mostre “storiche” come quella con Achille Bonito Oliva “Contemporanea” del 1971. E’ professore e accademico d'onore dell'Accademia di belle arti Pietro Vannucci di Perugia.
Tempo di teatro. Tempo di rassegne. Con un grande, immenso colpo di fortuna ho avuto la possibilità di incontare davanti il Taetaro Massimo Bellini di Catania un grande regista, il regista del Tso.
Un sapiente impiego delle mani che con una grande esperienza artigiana plasmano la duttile materia per dare vita a forme e oggetti, nate da una attenta mediazione e confronto con la sua esperienza quotidiana.
Le opere di Simone De Marco sono prodotte su carta in cotone 100%. I colori sono tutti composti da pigmenti naturali, miscelati con glicerina e gomma arabica.
Ogni opera, sia essa su tavola tela o carta, nella poetica dell’artista, è parte di un racconto, ecco perché spesso s’intravede una rilegatura disegnata o addirittura cucita sulla superficie, usata quale sinonimo delle pagine di un libro.
L’evento espositivo costituirà occasione di confronto in un ideale sodalizio tra alcuni dei maggiori rappresentanti del panorama artistico contemporaneo.
Non altre settimane, ma al massimo qualche giorno e non di più, per presentare una soluzione "salva vita" su misura per la Tecnis e dunque per salvare anche le centinaia di lavoratori che rischiano il peggio.