Nove dipendenti hanno accettato di tornare al lavoro, ma non sono stati ancora reintegrati. Altri hanno optato per l'indennizzo di 15 mensilità che sostituiscono la reintegra, come previsto dalla legge.

Oggi al sit-in vi è stata la presenza solidale dei deputati Figuccia e Schillaci

"Bussate e non vi sarà aperto". E'quanto si legge sullo striscione portato in corteo, ieri sera, da alcuni ex lavoratori dell'Opera Pia Ruffini di Palermo che ancora una volta hanno cercato una interlocuzione con l'arcivescovo della città, monsignor Corrado Lorefice.

I dipendenti dell'Opera Pia Cardinale Ruffini da anni si battono a difesa del proprio posto di lavoro.

In piazza gli ex dipendenti dell'Ipab Cardinale Ruffi hanno voluto portare un messaggio a Musumeci, Orlando e al vescovo Lorefice

L'audizione in relazione a un documento dell'ufficio legislativo della Regione Siciliana, e nel quale un parere di sette pagine, chiarisce e ribadisce che l'Ipab Cardinale Ruffini e' pubblica.

I 42 ex dipendenti dell'Opera Pia Cardinale di Ruffini di Palermo non sanno più a che santo votarsi dopo il licenziamento e hanno così deciso di chiedere 'aiuto' a Santa Rosalia. Non hanno infatti ancora ottenuto quanto gli spetta dopo la fine del loro rapporto lavorativo.

Prima di partire ha voluto lasciare un messaggio non solo di solidarietà per il Vescovo ma un messaggio per tutti perché ogni giorno pensiamo e crediamo sempre di più di costruire il bene, di trovare una strada la dove sembra non ci sia. Dice proprio così un canto: Dio aprirà una via dove sembra non ci sia.

La iena Filippo Roma insegue per mezza Palermo l'Arcivescovo Corrado Lorefice che lo fa bloccare ben sette volte per non rispondere sul licenziamento illegittimo di 42 lavoratori e sul mancato pagamento degli stipendi

Dopo mesi di articoli e servizi sulla vicenda dell'Opera Pia Ruffini la vicenda di cui ha scritto svariate volte BlogSicilia finisce all'attenzione nazionale grazie ad un servizio di Striscia la notizia

"Noi ex dipendenti, per colpa di un Cda insensibile che non ha voluto trovare soluzioni alternative per salvare le 42 anime, destinati all'inferno della macellazione sociale, non ci resta che affidarci a Sua Santità certi che si farà carico del nostro dolore”.

Il drammatico risultato è che queste tre lavoratrici, quasi sessantenni, in alcuni casi gravemente malate, senza stipendi da un anno e mezzo, licenziate dal gennaio di quest’anno, si ritrovano nell’impossibilità di sopravvivere e di affrontare, in alcuni casi, i costi per le spese mediche”.

Convocata per ore 12.30, la commissione Affari istituzionali torna sulla riorganizzazione delle Ipab siciliane, alla presenza dell’Anci Sicilia, dell’Ares-Ipab Sicilia, dell’Ansdipp Sicilia Ipab, dei rappresentanti della Conferenza episcopale siciliana e […]

"Un ultimo dato deve essere ribadito con forza: l’Opera Pia non si estinguerà - sottolinea la nota -, ma continuerà nello spirito della propria missione sociale – questo è l’impegno garantito dall’Arcivescovo e dal CdA tutto - ad essere presente a servizio della città di Palermo".

L'Opera Pia annuncia la cessazione delle attività e l'avvio del pagamento degli arretrati ma contestualmente soccombe davanti al Giudice del lavoro adito da uno dei dipendenti

Decisivo l’intervento dell’Arcivescovo di Palermo, Mons. Corrado Lorefice che, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Opera Pia, segue costantemente tutte le fasi conseguenti alla cessazione dei servizi erogati dall’Ente.

"L'Opera Pia Cardinale Ruffini – aggiunge Drago - è un'istituzione pubblica di assistenza e beneficenza riconosciuta con decreto assessoriale del 1987. Come tale non può avviare le procedure di licenziamento".