I due noti imprenditori erano stati arrestati il 4 giugno scorso dalla Guardia di finanza di Catania nell'ambito dell'inchiesta 'Mazzetta Sicula'. Sono imputati insieme ad altre sei persone.

I Comuni di Lentini e Carlentini hanno chiesto la costituzione di parte civile in caso di giudizio relativo all'inchiesta della Dda denominata Mazzetta Sicula per mafia e smaltimento illecito di rifiuti  conclusa dalla Guardia di Finanza nel giugno scorso.

Sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza, su disposizione di un provvedimento emesso dal Tribunale etneo, 48 immobili di pregio situati a Catania e Aci Castello, cinque rapporti finanziari e 20 veicoli commerciali intestati alle società, le cui quote sono state anch'esse sottoposte a sequestro.

"E' arrivato il momento per la Regione, di sostenere il nostro no". Lo afferma il sindaco di Lentini, Saverio Bosco, che annuncia l'incontro con la Regione per discutere della richiesta da parte della Sicula Trasporti dell'ampliamento della discarica.

"L'indagine, palesemente e in modo trasparente, mette in evidenza la responsabilità politica - aggiunge Gianfranco Zanna responsabile di Legambiente Sicilia - di chi mandava a quella discarica una quantità enorme di rifiuti, pienamente consapevole che sarebbero stati trattati in modo illegale".

Il sindaco di Lentini, Saverio Bosco, tirato in ballo nelle intercettazioni degli indagati che lo avrebbe definito un rompicoglioni, ha annunciato la costituzione di parte civile del Comune nel giudizio. Ed invita a farlo anche il presidente della Regione.

È stata fatta luce su un groviglio illecito d’interessi permeante la gestione della maggiore discarica siciliana

Un "diffuso quadro di illegalità" che "poteva perpetuarsi nel tempo in ragione del determinante contributo fornito da funzionari pubblici corrotti".

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La guardia di finanza del comando provinciale di Catania, in collaborazione con lo Scico e il gruppo aeronavale di Messina, sta eseguendo un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di nove […]