In tutto 4 veicoli danneggiati in via conte Federico. Rogo partito da due mezzi almeno uno dei quali appartenente ad un parente di un sottufficiale dell'arma dei carabinieri

Lite in famiglia per futili motivi finita con alcuni spari e un uomo ferito. Protagonisti un giovane di 30 anni, avrebbe prima colpito con una stampella lo zio di 52 anni e poi gli avrebbe sparato alle gambe con un fucile ad aria compressa.

Gli investigatori sono convinti che Angelo Tardino, autore della strage di Licata, abbia agito con premeditazione "Aveva con sé tre pistole".

Il furto sacrilego era stato denunciato il 29 novembre da Padre Diego Martorana, che si era accorto della sparizione dalla Parrocchia di San Giuseppe di 3 pissidi, 4 candelieri, 1 calice ed 1 ostensorio, di rilevante valore.

I giovani raggiunti dai colpi di arma da fuoco sono Francesco Ferrara e Gabriele Ferrara, nipote e figlio dell’ex collaboratore di giustizia Iano Ferrara.

Indagini in corso per risalire al movente di quanto accaduto. Gli investigatori stanno ascoltando alcuni testimoni presenti nell'esercizio commerciale, dove l'uomo sarebbe entrato più volte cercando di giocare al lotto.

Si tratta di Maria Amore, Ignazia Agosta e Grazia Pacilè. Le insegnanti dovranno risarcire i genitori degli alunni costituiti parte civile. Assolta la quarta docente Maria Giuseppa Grasso.

L’arresto si inserisce nell’ambito delle mirate e sempre più serrate attività di polizia dirette alla prevenzione generale e al controllo del territorio nella città di Mazara del Vallo, tese a combattere il fenomeno del consumo tra i giovani mazaresi di sostanze stupefacenti.

Erano in fase di separazione Rosalia Lagumina, casalinga, di 48 anni e Luigi Damiani, idraulico di 60 anni, i coniugi trovati morti. Avevano due figli maggiorenni.

Erano in fase di separazione Rosalia Lagumina, casalinga, di 48 anni e Luigi Damiani, idraulico di 60 anni, i coniugi trovati morti. Avevano due figli maggiorenni.

L'esercizio commerciale, secondo gli investigatori, è nelle disponibilità della famiglia De Carolis. Per uno dei componenti, Francesco, è iniziato il processo per tentata violenza privata aggravata dal metodo mafioso per le minacce nei confronti del giornalista Paolo Borrometi