I controlli a Catania nell’area circostante il Castello Ursino. L’operazione per contrastare l’illegalità diffusa.

In particolare, una 65enne, un 63enne, un uomo ed una donna di 45 anni, tutti catanesi, hanno pensato di applicare il classico bypass al contatore dell’acqua dell’abitazione evitando così il 'fastidio' di pagare la bolletta all’Acoset.

I controlli dopo le decine di segnalazioni di residenti. Tanti i giovani identificati, multe, sequestri ed anche una denuncia

Scoperto dagli agenti merce negli scaffali di un supermercato rubata, lavoratori in nero, varie irregolarità amministrative, ed ancora violazioni dell’obbligo di misure cautelari e scorribande su moto sequestrate.

Il sussidio era concesso alle mogli dei due abusivi che sono state denunciate dopo la scoperta, da parte delle forze dell'ordine, delle attività dei mariti.

Saranno attivate pattuglie interforze che opereranno lungo i percorsi cittadini del centro storico

"Sabato sera abbiamo vissuto una serata di illegalità, è stato tutto un susseguirsi di fatti illegali, completamente illegali, è la fotografia di questo paese".

"Una situazione preoccupante - denuncia Mario Ridulfo, della segreteria Cgil Palermo - si è verificata a Ciaculli, dove due famiglie hanno occupato un bene confiscato alla mafia, i locali di MandarinaArte, in via Funnuta, devastando lo spazio e alienando i beni e gli attrezzi contenuti”.

"Particolare attenzione - ha dichiarato il presidente dell'Antimafia- è stata rivolta alla società partecipata "Messina Ambiente", ai difficili rapporti del sindaco con la prefettura di Messina e con il collegio dei revisori dei conti, al fenomeno dell'abusivismo negli alloggi popolari