"Serve innanzitutto un approfondimento sui rischi per la salute – dice Sammartino – ma anche una più corretta informazione verso i consumatori per renderli consapevoli di ciò che stanno acquistando e mangiando: un’etichetta così piccola non va sicuramente in questa direzione"

Ad accorgersi dell’irregolarità finanzieri e agenti della dogana. Non era riportata in alcuni articoli la composizione fibrosa.

Norme stringenti, controlli severi e consapevolezza del consumatore sono i tre punti fondamentali su cui non si dovrebbe derogare

Il prodotto ittico era privo di ogni informazione al consumatore finale circa la provenienza e la tipologia del pescato; lo stesso era conservato in vaschette da 0.5 kg, senza alcuna etichettatura.

I prodotti ittici, previa verifica sullo stato di conservazione da parte dei veterinari dell’ Asp, sono stati in parte devoluti in beneficenza.