La Sicilia presenterà una candidatura unitaria al ministero dell’Ambiente per un porto nel quale realizzare il cantiere per la produzione e l’assemblaggio di piattaforme galleggianti
Secondo Legambiente non c’è più tempo da perdere, i cambiamenti climatici sono ormai una tragica realtà, con gravi ripercussioni anche economiche per la nostra regione, con interi comparti messi al tappeto, come quello agricolo.
Alla luce delle consultazioni avviate per il Piano energetico ambientale della Regione Siciliana (PEARS), Legambiente torna a ribadire la necessità di smantellare le piattaforme petrolifere e tutti gli altri impianti di produzione dell’energia da fonti fossili attualmente in funzione in Sicilia.
Vito Nicastri, in particolare, avrebbe versato tangenti per ottenere in tempi più veloci le autorizzazione necessarie alla costruzione degli impianti di biometano di Calatafimi e Francofonte.
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il nome del presidente dell'ars emerge dalle indagini
"La conoscenza con Paolo Arata avviene anni fa tramite un collega deputato della Camera tra il '93 e il '96. Poi mi viene chiesto da Alberto Dell'Utri se poteva dare il mio numero ad Arata, io ho acconsentito, mi ha chiamato, ci siamo sentiti" ha precisato Miccichè.
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Il consulente della Lega arrestato la settimana scorsa
Dopo l'arresto di Francesco Paolo Arata, consulente per l’Energia del ministro Matteo Salvini e del re dell'eolico Vito Nicastri con i relativi figli emergono mi nomi di altri tre funzionari regionali indagati
Il ministro dell'Ambiente Costa: "Il mio impegno da Ministro, così come l'impegno del Movimento 5 Stelle, è stato da sempre quello di contrastare l'illegalità e i fenomeni di corruzione che bloccano l'economia e la crescita del nostro Paese, e fanno ammalare l'ambiente".
E' quanto afferma l'avvocato Gaetano Scalise, difensore dell'imprenditore Paolo Arata, indagato per corruzione dalla Procura di Roma nel filone che coinvolge il sottosegretario Armando Siri, lasciando gli uffici del tribunale a piazzale Clodio.
Sono due le inchieste che stanno scavando nei rapporti fra imprenditoria e politica per un presunto giro di mazzette. A Roma l'indagine riguarda la presunta corruzione di esponenti di governo, a Palermo i rapporti fra mafia e imprenditore dell'eolico ma anche rapporti con la politica regionale