Una fiaccola di responsabilità civile che, da nord a sud, si propone di unire il nostro Paese per contribuire a scrivere insieme una memoria viva, pubblica e condivisa.
L'iniziativa si chiama "Tedofori di memoria e di impegno": una fiaccola verrà portata in giro per l'Italia, in una specie di staffetta simbolica che toccherà i vari territori coinvolti.
"Nessuno rimuoverà questo striscione", ha detto don Luigi Ciotti, presidente di Libera, che stamane insieme al primo cittadino ha accolto proprio nella piazza di fronte al palazzo del Comune centinaia di giovani lampedusani e linosani dell'Istituto Pirandello in occasione di "Libera la Natura".
"Libera non è un partito politico, ma un movimento sociale e culturale dove vigono pluralismo e trasversalità, nel segno, però, di alcuni valori di fondo condivisi: quelli della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti umani".
La tradizionale fiaccolata si terrà il 19 luglio alle 20.30 con partenza da piazza Vittorio Veneto. La fiaccolata attraverserà via Libertà, via Autonomia Siciliana e arriverà in via D'Amelio dove verrà deposto un tricolore e intonato l'inno nazionale.
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domani don ciotti celebrerà una messa a suffragio delle vittime
Al termine della celebrazione liturgica la critica d’arte Marina Pizziolo presenterà l’opera pittorica realizzata dall’artista Ettore de Conciliis, in “Omaggio alle vittime di Portella della Ginestra, a Nicola Barbato e ai caduti del movimento contadino di Piana degli Albanesi
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Dibattito con il presidente di Libera venerdì' alle 17
L’incontro verrà moderato dalla psicologa Abraha Yodit. Durante l’incontro sarà presentato il progetto in sostegno dei minori migranti soli “Ragazzi Harraga” realizzato all'interno del programma "Never Alone"
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Parla il Gran Maestro Stefano Bisi del Grande Oriente d'Italia
Hanno aperto il tempio del Grande Oriente ai giornalisti. Un viaggio nel passato tra simboli e mistero che ha sempre comunque la pensiate affascinato per secoli.
Uno scritto che abbiamo scelto nel quale DSon Luigi Ciotti commenta Papa Francesco. Questo per augurare un 2016 di pace (e magari di crescita e produttività) ai nostri lettori