Il 23 maggio, non certo una data come le altre, è stata convocata la  Commissione parlamentare antimafia  per procedere alla sua costituzione

Secondo la commissione, “dall’inchiesta svolta emergono fatti, comportamenti e omissioni che aggravano il quadro proposto dalla magistratura".

"Emerge una governance troppo spesso ostaggio di un gruppo di imprenditori che hanno rallentato, anche per responsabilità di una politica compiacente, ogni progetto di riforma che puntasse a un’impiantistica pubblica”.

Un giovane si e' nascosto sotto un camion che stava per imbarcarsi sul traghetto Pietro Novelli diretto a Porto Empedocle.

Il presidente dell'Antimafia, alla luce del processo a Montante, ritiene che "Confindustria debba fare pulizia pulizia al suo interno, e anche tanta".

Morra: "Farò quanto in mio potere per andare fino in fondo in relazione al codice Montante".

La visita del Presidente dell'Antimafia è iniziata dall'incontro con comandante dei Carabinieri con Giuseppe Piraino, un imprenditore palermitano che si è ribellato al racket del pizzo.

"Il mio impegno in Commissione Antimafia sarà orientato a contrastare le mafie in tutte le sue forme, promuovendo i valori che magistrati, giornalisti, appartenenti alle Forze dell’ordine e semplici cittadini ci hanno lasciato in eredità"

"La tela - ha detto la Bindi - ha un grande valore spirituale e per questo abbiamo consegnato una copia a Papa Francesco quando abbiamo avuto il grande regalo di essere ricevuti in Vaticano. Immediatamente Papa Francesco ha riconosciuto il dipinto e ci ha detto 'Ma questo è un Caravaggio'".

La relazione shock parla anche dei punti di contatto fra mafia e massoneria a Castelvetrano e delle interferenze nel sistema del sequestro e della gestione dei beni confiscati

Il 19, giorno dell'anniversario della strage,  dalle 11.30 alle 13.30 presso la Prefettura di Palermo, la Commissione ascolterà le testimonianze di Antonio Vullo e della figlia del giudice Fiammetta Borsellino.

La scorsa settimana il boss ha partecipato in videoconferenza, disteso su una barella, a due dei processi che lo vedono imputato, ovvero la strage del rapido 904 e quello sulla trattativa Stato-mafia.

L’amministratore unico di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo che ha rivelato anche che la società incaricata di gestire l’esazione dei tributi nell’Isola “negli ultimi 10 anni non ha riscosso 52 miliardi di euro".