Un viaggio che consente al pubblico di sognare, partendo dal Caucaso, culla del vino, per giungere nel cuore del Mediterraneo attraverso un percorso narrativo pieno di fascino.
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nell'ambito degli incontri de "il circolo dei libri"
Un viaggio, tra storia e leggenda, nei luoghi dei Beati Paoli. Si potrà fare al Caffè del Teatro Massimo alle 17 di giovedì 28 settembre insieme all’antropologo Carlo Di Franco, presidente dell’associazione “La Palermo dei Misteri”.
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il reading il 12 agosto al caffè del teatro massimo
La sua è una poesia 2.0, anche se questo giovane “poeta del disordine” ama definirsi un normale ragazzo che con le sue poesie riesce a raccontare la vita di tutti i giorni, portando il suo stesso pubblico a riconoscersi in quello che declama.
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Un volume per "ammazzare una certa idea di Meridione"
Un Sud, del quale parla Carlo Puca nel suo ultimo libro “Il Sud deve morire”, che verrà presentato alle 17 di venerdì 10 febbraio al Caffè del Teatro Massimo.
Unisce le sonorità del Sud Italia a quelle del Bal folk europeo. È la linea lungo cui si muove il repertorio de “LE MATRIOSKE”, la band che sabato 15 ottobre alle 21,30 sarà al Caffè del Teatro Massimo per offrire uno spettacolo intriso di composizioni originali e rielaborazioni tradizionali.
Le melodie e i ritmi della cultura capoverdiana, tramandata da Cesaria Evora, Ildo Lobo e Teofilo Chantre, fusi con le armonie della tradizione musicale mediterranea, per arrivare a un cocktail di suoni con i sapori del Sud del mondo e un background tipicamente europeo.
Il libro racconta una storia che parte dal lontano Seicento, in Sicilia, quando un gruppo di mogli abbandonate, spose gravide, figlie reiette o semplicemente sfuggite a situazioni di emarginazione, iniziò a condividere una vera esperienza comunitaria e anche letteraria.
Tra le voci maschili del jazz, assai meno numerose delle femminili, quella di Toni Piscopo, per esempio, è da molti anni una delle più eleganti e raffinate a livello nazionale.
Da “Cantu a timuni” a “Notte chiara”, tra pizzica e tarantella, ecco una serata all'insegna dell'interpretazione d'autore, piena di calore e colore, che trasporterà nello splendido contesto del Caffè del Teatro il sound della musica tradizionale popolare
La band proporrà brani appartenenti alla tradizione irlandese e scozzese, arrangiati alle volte anche in chiave moderna, alternando reels, jigs, hornpipes, polkas, slides e slow airs, stratspheys, highland, vals, march e pezzi cantati, anch’essi tratti dalla tradizione.
Ritmi manouche e brani con forti influenze mediterranee e popolari. Sarà frizzante la serata che si potrà vivere domenica 31 luglio al Caffè del Teatro Massimo grazie all’omaggio che lo SWING CAFÈ renderà a Django Reinhardt
I “CuciDipinti” in mostra al Caffè sono ispirati alle Opere che prendono vita in un tempio della musica come il Teatro Massimo, raccontando le storie di Madame Butterfly e della Carmen, ma anche quelle di Cenerentola e dello Schiaccianoci.
In scaletta brani rivisti in chiave acustica dei Pink Floyd, di Neil Young e dei Beatles, ma anche tanti altri tratti dal ricco repertorio degli America e dei Cold Play.
"L'altro – afferma Seggio - è anche chi per razza, religione, cultura o tradizione ha voglia di superare le distanze e, quindi, le barriere, intraprendendo un percorso di conoscenza. Mettersi nella predisposizione di conoscere l'altro è già una lotta contro il razzismo”.
Un vero e proprio viaggio nella memoria, recuperando e riproponendo brani che attingono al repertorio appartenente alla coppia Mogol - Battisti, per giungere alla fase meno conosciuta, ossia quella della collaborazione con Pasquale Panella.
Un ensemble, capace di regalare profonde emozioni, composto da: Raffaele Pullara e Mauro Schembri (mandolini), Giovanni Confaloni e Flavio D’Ambra (chitarre), Andrea Scimè (contrabbasso).
Ad aprire il ciclo di appuntamenti musicali sarà il Diego Tarantino Jazz Quartet, formazione composta da Diego Tarantino al contrabbasso, Bernardo Viviano alla chitarra, Giuseppe Urso alla batteria, Michele Mazzola al sax.
Le più belle composizioni dell’autore della colonna sonora di “Porgy and Bess”, passando dalla “Romanian Folk Dance“ di Bartòk e dal “Tango from Espana” di Albeniz, per giungere alle più famose “Liza” e “Lady Be Good”.