Non è chiaro, non può esserlo al momento, a quale barchino e sbarco appartengano o se siano addirittura riconducibili a qualche altro incidente avvenuto in acque internazionali o tunisine
di
Gaetano Ferraro
Continua l’emergenza migranti sulle coste siciliane
Ancora una tragedia in mare dopo l'esplosione su una barca di migranti dei giorni scorsi, E ancora bambini vittime. La piccola di poche settimane, che viaggiava con i genitori è scomparsa fra le acque
Le salme dei due bambini morti ustionati, sul barchino di 6 metri dove ieri si è sviluppato l'incendio, sono a disposizione della Procura di Agrigento e si trovano nella camera mortuaria del cimitero di Lampedusa
Il gruppo, non appena toccato terra, s'è sparpagliato e dileguato. Non è chiaro quanti fossero perché nessuno, nel momento in cui il barchino di circa 5 metri è giunto a riva, si è accorto di nulla.
Soccorso nella notte al largo di Lampedusa: 20 migranti che erano a bordo di un barchino in legno in mare da più di un giorno sono stati salvati dalla Guardia Costiera.
di
Redazione
il sindaco chiede l'intervento del ministro degli interni
Nel frattempo prosegue la protesta di un gruppo di tunisini che chiedono di non essere rimpatriati manifestando sulla piazza della chiesa madre dell'isola; di giorno rimanendo seduti e la notte dormendo a terra.
Ieri altri sedici migranti, tra cui un bambino e tre donne, erano approdati con un barchino in vetroresina direttamente nel porto di Lampedusa, proprio davanti alla Guardia costiera.
Alcune della persone salvate ieri sono state trasferite a Lampedusa per motivi medici. A terra, conferma il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, sono stati allertati i servizi di accoglienza.