Calenda e Bonino, al termine delle consultazioni con Draghi, hanno precisato di non aver dato condizioni ma suggerimenti relativi a quelle che ritengono le parti più importanti del prossimo programma di Governo.

Per Giangiacomo Palazzolo “il presidente Musumeci oltre a mutuare e introdurre nel diritto regionale prassi tipiche del diritto canonico e di istituzioni della Chiesa cattolica si è reso anche protagonista di un’altra scelta surreale e antistorica e cioè di una giunta totalmente al maschile".

Dichiara l'esponente del partito di Calenda: "Ho idee diverse dal presidente Musumeci ma mi auguro francamente che non ceda alle pressioni dei suoi alleati che vorrebbero in un momento così delicato e critico dell’emergenza sanitaria coinvolgerlo nel solito gioco di poltrone e strapuntini".

“Siamo al cospetto di interventi nazionali tiepidi, lenti ed inefficaci, oltre che confusi - sottolinea Palazzolo - i quali non offrono a chi fa impresa né la chiarezza necessaria per destreggiarsi nei mille rivoli di misure complesse, né le reali e urgenti risorse necessarie al nostro comparto produttivo".

Non è il più simpatico delle personalità politiche nazionali. Ma non le manda a dire. In questa occasione Calenda prende di mira Fassina, suo collega all’Economia, sulla vicenda Benetton e […]

E sul fronte politico aggiunge: "Noi mai con Miccichè o Faraone in Sicilia. E del governo regionale dice "Imbrigliato in logiche nazionali, non è normale che non solleciti il Mes"

Il leader e fondatore di Azione, Carlo Calenda, ha bocciato la decisione del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, esponente di Azione, di impedire l'installazione di impianti 5G nella città siciliana.

Dice Palazzolo: “Non voglio però passare per un bastian contrario e allora lancio una proposta: governo nazionale e regionale si ritrovino per discutere un piano comune, Cancelleri, Musumeci e gli altri attori istituzionali si confrontino e trovino una soluzione seria che non sia l’eterno ponte sullo Stretto”.

Carlo Calenda, leader di Azione, ha comunicato sui social media di non avere ricevuto l'invito per partecipare agli Stati Generali.

Prosegue il dibattito nazionale tra Fase 2 e Fase 3 post Covid19 anche sulle tv nazionali tra manifestazioni di piazza e celebrazioni della festa della Repubblica in tono minore o […]

Il centrodestra unito (compreso lo 0,8% di Cambiamo di Toti) e' al 47,7% e prevale nettamente sul centrosinistra al 31,1. Come leader premiato Conte si colloca a 44%, segue Matteo Salvini al 32%, Giorgia Meloni al 24% e Carlo Calenda, Luigi di Maio e Nicola Zingaretti al 20%.

“Fa rabbia - spiega Palazzolo - sapere che mentre ci sono migliaia di imprese siciliane che attendono direttive per la ripartenza e azioni concrete di ristoro da parte della Regione il governatore e i partiti della maggioranza siano impegnati in conciliaboli segreti per parlare di nomine e poltrone”.

“Siamo convinti - spiega Giangiacomo Palazzolo, sindaco di Cinisi (Palermo) e membro del comitato promotore di Azione - di poter essere la vera grande novità del quadro politico nazionale e siciliano".