Altri diciassette milioni di euro, già impegnati, serviranno per realizzare recinzioni, video-sorveglianza, servizi igienici, segnaletica, punti informazioni, illuminazione artistica.

Il Cobas/Codir porta anche qualche esempio. All’interno del Museo di Messina recentemente inaugurato la temperatura e l’umidità raggiungono livelli intollerabili e i visitatori reclamano, pretendendo la restituzione di quanto pagato per il biglietto di ingresso.

"In Sicilia, grazie all'Autonomia regionale - ha annunciato l'assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa - Domenica al museo continuerà ad esistere anche dopo l'estate".

A livello regionale i migliori risultati a livello di visitatori li registrano il Teatro Antico di Taormina con 748 mila ingressi, l'area archeologica della Neapolis e Orecchio di Dionisio con 571 mila e la Valle dei Templi con 654 mila.

Avendo tutti i lavoratori già abbondantemente superato un terzo delle prestazioni previste nei giorni festivi, ci sarà quindi – dal primo luglio e fino a quando l’Amministrazione non disporrà i pagamenti dovuti - una serrata totale di tutte le zone archeologiche e nei musei regionali durante i giorni festivi.

La norma, approvata quasi vent'anni fa, aveva lo scopo di responsabilizzare e coinvolgere nella gestione dei Beni culturali gli enti locali, chi governa i territori.

Si tratta di cifre consistenti, che oscillano sui due milioni di euro all'anno, necessari ai Comuni per promuovere il loro territorio e finanziare iniziative culturali, sagre e spettacoli.