L’inchiesta riguarda l’affidamento (con incentivo di 480 euro per ogni animale) di 32 cani del canile di via Tiro a Segno all’Aivac, che ha scatenato la protesta delle associazioni animaliste lo scorso fine marzo. Secondo gli inquirenti coordinati c’era il fondato rischio che questi 32 esemplari venissero rivenduti o sparissero nel nulla.

E’ stata sospesa dalla Regione l’autorizzazione per il trasporto dei cani rilasciata al furgone dell’associazione animalista Aivac del compagno di Chiara Notaristefano.

Nel corso del sopralluogo con la ditta che si è aggiudicato l’appalto nella struttura sono stati trovati ancora 29 cani.

“Mi attaccano perché ho rotto il sistema del randagismo. Un sistema di corruzione fra forze politiche, lobby e volontari".