Nel giorno dell’arrivo di tappa del Giro d’Italia nella sua Messina, Vincenzo Nibali si è preso la scena. Il francese Demare ha vinto la frazione (la quinta dell’edizione 2022), Juan Pedro Lopez è rimasto in maglia rosa, ma i riflettori sono tutti per lui, lo Squalo dello Stretto che con gli occhi lucidi ha annunciato il suo ritiro a fine stagione. Lo ha fatto davanti al suo pubblico, nelle stesse strade che lo hanno visto muovere le prime pedalate che poi lo avrebbero portato nell’olimpo del ciclismo. Dice basta, ma non subito. A fine stagione.
“Penso sia giunto il momento di farmi da parte – ha detto Nibali, portacolori dell’Astana – ho voluto aspettare che il Giro arrivasse a Messina, tra la mia famiglia e gli amici, per dare ufficialità di questa mia scelta. Prima o poi questo momento doveva arrivare, è tempo di dedicare più spazio a ciò che ho sacrificato in questi anni, la mia famiglia in primis. Aspettavo questa tappa da qualche anno. Proprio nella terra dove sono nato e ho iniziato a pedalare volevo annunciare che questo sarà il mio ultimo Giro d’Italia e che probabilmente mi ritirerò a fine anno”.
Nibali, che compirà 38 anni a novembre, ha vinto in 18 anni di carriera professionistica due volte il Giro d’Italia e una il Tour de France e la Vuelta. La sua ultima grande vittoria è arrivata, l’1 ottobre del 2021 proprio sull’Etna con l’affermazione assoluta nel Giro di Sicilia.
Lo Squalo ha continuato: “Ho raccolto davvero tantissimo nella mia carriera. Sono emozionato, qui è iniziata la mia storia, con le prime corse in Sicilia, che poi ho lasciato a 15 anni. Ho dato tantissimo al ciclismo e forse è arrivato il momento di poter restituire un po’ quello che ho sottratto alla famiglia, agli amici, a tutto quello che ho sacrificato per le due ruote”.
Il sipario, però, non si abbasserà subito. Il Giro è ancora lungo ed a tal proposito, Vincenzo Nibali è 30° in classifica provvisoria dopo 5 tappe a 4’16” dalla maglia rosa. E la stagione è ancora lunga.
Intanto, il Giro continua e dopo la brutta giornata di ieri, quando lui e la sua Astana hanno accusato vari minuti di ritardo al traguardo sull’Etna, Nibali non è per nulla rassegnato e ha promesso di “inventare qualcosa nelle prossime settimane. Vedremo se c’è spazio per puntare alle tappe o alla classifica”.
I suoi tifosi lo sperano. E si aspettano altri colpi di coda da parte del campione messinese. Grazie alle sue capacità lo Squalo è sempre stato in grado di entusiasmare. Nibali domani attraverserà lo Stretto per affrontare in sella la sesta tappa che per 190 km porterà la carovana rosa da Palmi a Scalea. La strada per Verona è ancora lunga e chissà.
La carriera da professionista di Vincenzo Nibali è iniziata nel 2005. Come è noto ha vinto due giri d’Italia nel 2013 e nel 2016, una volta il Tour de France, nel 2014 ed una Vuelta di Spagna nel 2010. Ed inoltre, due Giri di Lombardia, una Milano-Sanremo, due Tirreno-Adriatico 2012 e 2013 e tantissimi altri successi. Ad ora il ciclista messinese ha centrato 54 vittorie. Ultima che lo ha portato a centrare l’affermazione al Giro di Sicilia 2021, primo isolano dopo 73 anni.
Un palmares da sogno con poche recriminazioni. Una su tutte, quella a cinque cerchi, ai Giochi olimpici di Rio 2016 con una caduta che gli ha negato la gioia del possibile oro.