A Frosinone per far bene, per confermare i miglioramenti visti col Genoa e per continuare a muovere la classifica. E perché no, anche per trovare una rivincita da quella famosa finale dei play off di quattro anni fa benché il tecnico non voglia sentire parlare di rivalsa. Eugenio Corini presenta la sfida del Palermo che sabato 17 settembre alle 14 si giocherà allo Stirpe per la sesta giornata di andata del campionato di serie B.
Queste le prime prime parole dell’allenatore rosanero per presentare la sfida. “Sicuramente è una partita importante, col Genoa ci si doveva approcciare in una certa maniera. Dobbiamo avere quell’approccio, quella cattiveria agonistica che ha fatto la differenza. Certo, dobbiamo migliorare tanto sotto tutti gli aspetti. Mi aspetto che l’approccio sia importane come quello col Genoa. Ho parlato di controllo emotivo e così deve essere”.
Frosinone-Palermo, confronto tra i due tecnici
Frosinone-Palermo vivrà anche la sfida nella sfida tra i due tecnici in panchina. Un duello a distanza tra due ex compagni del Palermo ai tempi d’oro, Eugenio Corini si troverà di fronte l’amico e collega Fabio Grosso.
“Con Fabio (Grosso, ndr) abbiamo condiviso momenti straordinario. Ricordo il suo primo allenamento. Era emozionato e c’erano 7mila persone ad un’amichevole. Un ragazzo eccezionale, bravo, educato, professionale. Non ci incontriamo spesso ma è sempre un piacere ritrovarlo anche come collega. Ho avuto la possibilità di affrontare Fabio quando era a Bari ed a… quando io allenavo il Novara e poi il Brescia”.
Consolidamento del lavoro
L’allenatore rosanero parla del lavoro di consolidamento fini qui svolto e delle cose da perfezionare. “Il lavoro deve portare a miglioramenti tecnico-tattici – osserva Corini – poi c’è la capacità di leggere le partite in corso e noi stiamo lavorando in tal senso. Abbiamo analizzato la partita di Reggio. Spesso dico non dimentichiamoci del punto di partenza. La capacità di reazione sarà importante e voglio consolidare miglioramenti su determinate cose. Non voglio fare passi indietro. A volte la lettura della partita e l’inerzia viene letta in un modo ma deve essere migliorata”.
“Siamo agli albori di un progetto tattico”
Il 4-3-3 coniato da Corini è ancora in fase embrionale. Due le partite fin qui fatte dal Palermo con questo modulo, una sconfitta pesante a Reggio Calabria ed una vittoria sofferta ma meritata col Genoa in casa. “Siamo agli albori di un progetto tattico -sottolinea Corini -. Quello che ho visto in alcune parti a Reggio Calabria, vi sembrerà strano, sono state buone. Col Genoa ulteriore miglioramento su come consolidiamo il possesso sulle respinte avversarie ed altre situazioni. Il livello deve essere alzato sempre. Abbiamo fatto settimane tipo che ci hanno permesso di fare alcuni punti importanti. Ora ci attendono due settimane di pausa prima del Sudtirol”.
Il Palermo a Manchester “Avevo chiesto questo mini-ritiro”
L’allenatore del Palermo racconta la genesi dell’idea di questo mini-ritiro a Manchester che vedrà la squadra siciliana svolgere una parentesi di quattro giorni dal 20 al 24 settembre al centro di allenamento della squadra “madre” della famiglia City Group. Tutto è nato quasi all’arrivo del tecnico nel capoluogo rosanero.
“Tre settimane fa avevo chiesto questo mini-ritiro a Manchester – ha detto – una cosa meno stressante della settimana tipo. Ringrazio la proprietà che ci permette di andare a Manchester per offrire questa possibilità di questo mini-ritiro e di farlo nelle condizioni che ogni allenatore sogna. Importante questo periodo per conoscere ulteriormente meglio un giocatore. La genesi – ha continuato – è stata semplice: sono arrivato e dopo tre ore avevamo la partita col Perugia. Serviva tranquillità. C’era anche il calciomercato in corso e poi sono arrivati 7 giocatori nuovi e complessivamente 14-15 giocatori. Ho chiesto quindi questa possibilità per conoscerci meglio sia tra loro che con me. Parlare direttamente con loro è sicuramente utile e mi permette di sviluppare tante cose ed avere parametri oggettivi per sviluppare al meglio il nostro percorso”.
Ed ha concluso: “So che la società sta lavorando al proprio centro sportivo. Sarà un grande passo verso la crescita. Avere un centro proprio crea la cultura del club ed una casa per le giovanili”.
“Sfida col Frosinone come le altre, non sia sovraccaricata”
Eugenio Corini si è soffermato sulla partita sempre più imminente con il Frosinone. Ma ha voluto smorzare ogni altro significato oltre a quello intrinseco della sfida che rievoca brutti ricordi e tanti, troppi palloni in campo.
“Ho compreso che per voi questa partita sia importante – dice – ma certe cose non vanno sovraccaricate. Tutte le partite devono essere preparate alla stessa maniera. Il mio approccio alla partita e caricare i ragazzi per trovare il risultato è lo stesso. Se arriverà il risultato sarò contento. Il mio approccio non cambierà. A prescindere dalla storia della sfida, ci si prepara sempre per fare bene”.
I palermitani Di Mariano e Crivello
Nella conferenza di presentazione al Barbera si è parlato anche dei palermitani in rosa, di Di Mariano e di Crivello.
Corini ha detto: “Di Mariano sta bene, si è allenato bene con il Lecce, col Genoa propizia il gol di Brunori, è andato vicino alla rete, sta applicandosi bene. Crivello sta lavorando, ho 29 giocatori, non abbandono nessuno”.
Ed in conclusione su Saric e su altri: “Saric è un giocatore completo. A volte ha fatto il trequartista avanzato nel suo modulo. Secondo me è al 60% della sua forma. Quando ti alleni e non sai se rimarrai in quella squadra è normale che poi inevitabilmente non si sia al meglio. Ho visto cose buone e cose che può migliorare. Gomes è molto intelligente. Bettella è ritornato, Sala è recuperato da due settimane ma devo tenere conto del rendimento di chi ha fatto bene col Genoa”.
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