- Berrettini gioca a viso aperto col numero 1 del mondo ma si arrende in quattro set
- Dopo aver vinto il primo set in rimonta al tie-break, il romano non è riuscito ad imbrigliare il serbo
- Per Djokovic è la sesta vittoria a Wimbledon della sua carriera, il ventesimo torneo del grande slam
- Con il successo a Londra, il serbo punta al grande slam del 2021 dopo aver vinto a Melbourne ed a Parigi
Il sogno è finito. Sul più bello. Contro il numero uno del mondo. Senza rimpianti, però. Matteo Berrettini, dopo aver scritto la storia del tennis italiano raggiungendo per la prima volta la finale a Wimbledon cede in finale a Novak Djokovic per 6-7; 6-4; 6-4; 6-3) dopo una battaglia durata 3 ore e 23 minuti.
Il serbo conquista il sesto titolo sull’erba londinese nella sua sfolgorante carriera ed il terzo torneo stagionale del grande slam dopo aver vinto in questo 2021 gli Australian Open a Melbourne ed il Roland Garros di Parigi.
Ha vinto l’esperienza
Indubbiamente il successo di Djokovic è frutto dell’esperienza, dell’abitudine a giocare certe sfide. Per il serbo è il ventesimo torneo in carriera del grande slam (raggiungendo Roger Federer e Rafa Nadal), per il giovane romano era la prima finale di un torneo del grande slam. Per l’Italia la prima finale a Wimbledon.
Il serbo è stato il più forte: ha semplicemente sbagliato di meno, tenuto ancora di più mentalmente ed anzi, nonostante il pubblico palesemente a favore dell’italiano, ed ha saputo dare spettacolo proprio nei momenti più difficili. Ha fatto capire ancora una volta perché è il numero 1 e contro un concretezza così è impossibile fare di più. Anche perché Berrettini in qualche frangente ha davvero strappato gli applausi grazie a giocate di prim’ordine. Giocate da top ten mondiale.
Pochi rimpianti per Berrettini
Matteo Berrettini ha fatto il suo dovere. Forse anche qualche cosa in più mostrando anche una ottima tenuta mentale e vendendo cara la pelle. Soprattutto nel primo set quando sembrava ormai perso è riuscito a rimontare ed a portarlo a casa. Negli altri set ha giocato bene ma ha fatto diversi errori che avrebbe potuto evitare anche in scambi cruciali. Il suo servizio ha funzionato bene: 16 aces contro i 6 dell’avversario e tre doppi falli contro i quattro del serbo.
La battaglia e le emozioni del primo set
L’avvio di Berretini, alla vigilia del torneo numero 9 del mondo ma adesso numero 8 del ranking grazie ai grandi risultati ottenuti a Londra, è stato difficile perché al terzo gioco, Djokovic, dopo un doppio fallo, non sbaglia niente, va sul 2-1 e si prende il break portandosi sul 3-1 allungando nel quinto gioco sul 4-1 tenendo il servizio.
Sembra veloce la conclusione del primo set ma Berrettini si rianima, tiene il servizio ed accorcia sul 4-2, poi è bravo a non perdere la rotta quando il serbo mantiene il suo e si porta sul 5-2.
L’ottavo gioco è lunghissimo con Djokovic che non riesce a chiudere e Berrettini che centra il 3-5. Psicologicamente il romano si sveglia e fa il contro break al numero 1 del mondo pareggiando poi nel decimo game.
Il serbo non ci sta e tiene a zero il servizio portandosi sul 6-5 e facendo capire perché è ancora numero 1 del mondo.
Berrettini, tuttavia, non cala il ritmo e tenendo il servizio manda sul 6-6 il primo set al tiebreak grazie ad un avvio sprint che lo porta sul 3-0. Il romano controlla e si aggiudica in rimonta il primo set.
Djokovic arrembante
Il leone è ferito ma non abbattuto. La rabbia del serbo si concretizza in campo con 4 giochi consecutivi che taglierebbero le gambe a tutti. Si sveglia Matteo Berrettini che tiene il servizio, poi il numero 1 non ha problemi nel sesto game e porta il parziale del set sul 5-1. Il 25enne romano, però, prima tiene il servizio e poi si concede il lusso di strapparlo a Djokovic. Si avvicina anche sul 5-4 tenendo, in rimonta, il servizio nel nono gioco.
Ma Djokovic non sbaglia nel decimo game portando il punto del pareggio.
La macchina Djokovic
Il terzo set inizia con Berrettini che tiene il servizio a zero ma Djokovic non si scompone, pareggia subito, tenendo anche lui a zero il suo servizio, e poi opera il break e vola sul 3-1. Berrettini tiene il servizio nel game successivo e poi va avanti 15-40 ma il serbo non sbaglia nulla e con 4 punti consecutivi si porta sul 4-2.
Botta e risposta poi fino al 6-4 del numero 1 del mondo.
Equilibrio iniziale nel quarto set
Il quarto set parte nel segno dell’equilibrio. Il serbo è più forte ma il romano non molla e continua con il suo ritmo a martellare, soprattutto in servizio l’avversario. Si va avanti sul 3-2 per l’italiano.
Doppio fallo Berrettini, break Djokovic
Djokovic si salva nel sesto game: sotto 0-30 esce gli artigli e porta a casa il game del 3-3. Ed è qui che si spegne la luce per Berrettini.
Il servizio che era stata tra le armi migliori di Berrettini lo tradisce. Un doppio fallo consegna a Djokovic il break del 3-4. Non c’è più storia: il serbo non si distrae e porta a casa la sfida.
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