- Il Telimar non si deconcentra e batte 20-6 il fanalino di coda Lazio
- Sette reti per Basic, mattatore della sfida, in acqua tutti e 13 i convocati
- Amaro ko interno dell’Ortigia che si arrende al Brescia per 14-5
- Aretusei ora terzi, scavalcati proprio dai campioni d’Italia
Tutto facile per il Telimar che si impone a Roma sulla Lazio per 20-6; secondo stop per consecutivo per l’Ortigia che cade in casa col Brescia per 14-5 e scende al terzo posto mentre la Nuoto Catania ha avuto rinviata la sfida col Quinto a causa di positività di alcuni giocatori della squadra ligure. Questi i verdetti per le siciliane dell’undicesima giornata del campionato nazionale di serie A1 maschile di pallanuoto.
Il Telimar Vola
Tutto secondo pronostico per il Telimar. La squadra palermitana nuota sul velluto alla Piscina del Foro Italico e contro la Lazio, ultima in classifica, vince agevolmente per 20-6. Tre punti che rafforzano la sesta posizione della squadra allenata da Marco Baldineti.
Il club dell’Addaura è a quota 22 e rimane a contatto con la zona play off che dista solo 2 lunghezze. Rari Nantes Savona, rimane quarto dopo il netto successo sull’Anzio per 19-8. Trieste sempre quinta con un punto in più ed al successo esterno sul Milano per 11-5.
In acqua tutti e 13 i convocati
Prova di maturità del gruppo che ha permesso al tecnico Baldineti di far scendere in acqua tutti e tredici i convocati. Adesso, ultimo appuntamento dell’anno sabato prossimo in casa contro lo storico Circolo Nautico Posillipo, per chiudere in bellezza il 2021 in vista dei delicati impegni di Len Euro Cup, Coppa Italia e campionato dell’inizio del prossimo anno.
Assolo palermitano
Alla prima azione di gioco, Vlahovic fa centro sbloccando il risultato. Su assist dello stesso croato, in controfuga è Lo Dico a raddoppiare. E a 2 minuti dalla palla al centro il Telimar va sul +3 con un tiro dalla distanza di Basic, che poco dopo fa doppietta con un tiro a schizzo per lo 0-4. Mentre i palermitani gestiscono alla perfezione la fase difensiva, è Del Basso ad allungare ancora, approfittando di un uomo in più.
Prosegue il ritmo martellante del Club dell’Addaura, che con Basic va sullo 0-6, con Irving trasforma un rigore e con Fabiano e nuovamente Basic va sullo 0-9. Il secondo tempo si chiude con la rete di Vlahovic in ripartenza dopo aver recuperato palla in situazione di inferiorità e con il goal su uomo in più da parte di Caponero per l’1-10.
Seconda metà di gioco in controllo
La seconda metà del match vede i palermitani restare concentrati: Vlahovic a uomini pari, Occhione su uomo in più su schema concordato con Baldineti durante il time out e Del Basso che beffa Rossa per portare gli ospiti sull’1-13. Poi, l’acuto di Augusti a cui ribatte Basic col suo pokerissimo di giornata. Il terzo tempo si chiude con il goal di Giliberti su uomo in più per il 2-15.
Nel finale, spazio per De Totero
Spazio anche per De Totero in porta al posto di Nicosia. Negli ultimi 8 minuti di gioco, rete di Ferrante in più, ma rispondono gli uomini di Baldineti che tengono alta ancora la concentrazione e dilagano con Del Basso e Basic, entrambi in superiorità. Doppietta personale per Ferrante, di nuovo su uomo in più per il 4-17.
Settimo sigillo per Basic, che su uomo in più firma il 4-18. Poi, Giliberti, Caponero e Occhione a uomini pari. Quasi sulla sirena il tiro di Augusti deviato, che beffa un incolpevole De Totero per il definitivo 6-20.
Baldineti “Ho visto una bella squadra”
“Oggi, così come nell’ultimo periodo, ho visto una bella squadra – afferma con convinzione l’allenatore Baldineti –. Siamo stati fluidi nel gioco, molto convincenti sia in fase offensiva che in fase difensiva, con una buona manovra sia su uomo in più che su uomo in meno. Segno che il duro lavoro sta pagando – dice il tecnico ligure –. Contro la Lazio era facile solo sulla carta, perché in queste partite in cui l’avversario non ha nulla da perdere il passato ci ha dimostrato che nulla è scritto. Invece, mi sto proprio divertendo”.
Soddisfatto Baldineti, che vede, però, ancora margini di miglioramento, un lavoro di lima che lo vedrà impegnato con la squadra “in tutte le situazioni, ma queste ultime due vittorie ci gasano ancora di più, ci permettono di convincerci sempre di più dei nostri mezzi e delle grandi cose che possiamo fare insieme”.
Giliberti “Risultato giusto”
Marcello Giliberti, presidente Telimar, commenta la sfida: “Il risultato rispecchia i valori espressi in acqua. Abbiamo giocato una partita perfetta, iniziando ad accorciare la nostra alta classifica, puntando ora con le ultime due partite del girone di andata a girare fra le prime quattro. Minutaggio notevole per i nostri giovanissimi Fabiano e De Totero, che hanno ben figurato. Ora testa al Posillipo sabato prossimo in casa, dove l’approccio dovrà essere uguale a quello di oggi, in modo da poter trascorrere le vacanze natalizie con la coscienza a posto, sempre più in alto in classifica”.
Il tabellino, Basic implacabile a forza 7
Lazio-Telimar 6-20
Parziali: 0-5; 1-5; 1-5 e 4-5.
S.S. Lazio Nuoto: Rossa, Ferrante 2, Vitale D., Gambin, Vitale A., Marini, Caponero 2, Paskovic, Leporale, Augusti 2, Checchini, Nenni, Serra. Allenatore: Claudio Sebastianutti
Telimar: Nicosia, Del Basso 3, Turchini, Fabiano 1, Occhione 2, Vlahovic 3, Giliberti 2, Marziali, Lo Cascio, Irving 1 (su rig.), Lo Dico 1, Basic 7, De Totero. Allenatore: Marco Baldineti
Arbitri: Alessia Ferrari, di Genova, e Luca Castagnola, di Roma – Delegato: Filippo Rotunno
Note: Usciti per limite di falli Marini (Lazio) nel terzo tempo e Irving (Telimar) nel quarto tempo. Superiorità: Lazio 5/13; Telimar 6/8 +1 rigore.
Ortigia cade in casa col Brescia
Seconda sconfitta consecutiva per l’Ortigia che dopo lo stop col Telimar di sette giorni fa, si ferma ancora, questa volta in casa, con i campioni d’Italia del Brescia. Sconfitta pesante non solo per il passivo di 5-14 ma anche perché gli aretusei perdono la seconda posizione. Sono proprio i lombardi a scavalcare in classifica i biancoverdi allenati da Stefano Picardo.
Brescia spietato
Troppo forti i campioni d’Italia per i biancoverdi, che hanno sofferto molto la difesa degli uomini di Bovo (completata dalle ottime parate di Tesanovic) e le micidiali ripartenze in velocità. L’Ortigia non era partita male, difendendo abbastanza bene, grazie anche agli interventi decisivi di Tempesti (il migliore dei suoi oggi), che ha anche parato un rigore a Di Somma.
I biancoverdi non pungono
I biancoverdi però non pungono in avanti, giocando con troppa timidezza e subendo così le rapide transizioni del Brescia che, con Di Somma, Bicari e Gitto, si porta sul 3-0. Nel secondo parziale il copione non cambia e sono ancora i campioni d’Italia a fermare i tentativi d’attacco dell’Ortigia e poi a colpire con l’ex Vapenski (dalla distanza) e Alesiani (in superiorità). Ciccio Cassia, con l’uomo in più, prova a scuotere i suoi, ma, poco meno di due minuti dopo, Renzuto Iodice sigla l’1-6 di metà gara.
Finale di marca lombardo
Nel terzo tempo c’è più equilibrio e, dopo il botta e risposta Lazic-Gallo, i lombardi vanno sul 9-2 con Gitto e Vapenski; quindi il rientrante Mirarchi accorcia ancora a 51 secondi dallo scadere. L’ultimo quarto è tutto per il Brescia, che ne segna cinque di fila (Luongo, Alesiani, Presciutti e due volte Gitto), mentre l’Ortigia riduce il divario solo nel finale con Klikovac e ancora con Mirarchi. Finisce 14-5, con il Brescia che raggiunge momentaneamente il Recco al primo posto, scavalcando proprio gli aretusei.
Tempesti “Abbiamo sofferto il loro pressing”
A fine gara, parla il numero 1 dell’Ortigia, Stefano Tempesti analizza la prestazione: “Abbiamo sofferto il loro pressing, la loro capacità di ripartire sempre in contropiede. Però, a prescindere dalla bravura degli avversari che, non dimentichiamolo, sono campioni d’Italia in carica e puntano a vincere scudetto e Champions, la squadra oggi ha perso un treno importantissimo per quella che è la sua crescita. Queste sono partite importanti che ti danno la possibilità di migliorare, provare tanti schemi contro i giocatori più forti del mondo. Sono treni che non passano spesso. La nostra colpa maggiore è non aver espresso il nostro gioco, non aver fatto una partita di altissimo profilo. Ci sta di perdere contro il Brescia, ma non ci sta di affrontare una partita in questo modo, perché sono occasioni di crescita che poi ti vengono a mancare nell’arco della stagione”.
“Passaggi fondamentali se vogliamo diventare competitivi”
L’estremo difensore biancoverde continua: “Questi sono passaggi fondamentali se vogliamo diventare una squadra che arrivi poi a competere con queste formazioni di altissimo rango. Forse sono passaggi inevitabili, dolori che dobbiamo provare per arrivare a questi livelli. Certo, poi questo è un match che va analizzato dal punto di vista dell’approccio, perché partite come queste, se le approcci con altri avversari, possono creare dei problemi. Comunque, lunedì mattina ci rivedremo e ci alleneremo come stiamo facendo. Sicuramente abbiamo un allenatore che saprà come trovare le armi giuste per far ripartire e ricaricare la squadra”.
Piccardo “Non è un passo indietro, ma presa di coscienza”
A fine gara ha parlato anche il tecnico Stefano Piccardo: “Nel corso della partita, quando eravamo stanchi, abbiamo commesso errori che si potevano evitare per giocare una partita conservativa contro di loro. Contro un Brescia con questa qualità, con due centri come Bicari e Lazic, con Tesanovic che oggi ha parato benissimo, con la bravura nel difendere con l’uomo in meno, non era facile. Per me non è un passo indietro, ma una presa di coscienza di quello che è il nostro livello e di quello che invece è il top level”.
Piccardo ha poi concluso: “Non c’è alcuna crisi, né è il caso di fare tragedie, semplicemente abbiamo perso contro una squadra più forte di noi. I valori tecnici sono sempre quelli che fanno la differenza nel gioco e noi dobbiamo lavorare per migliorare”.
Tabellino, i campioni d’Italia volano a metà partita
C.C. Ortigia – An Brescia 5 – 14
Parziali: 0-3; 1-3; 2-3 e 2-5.
C.C. Ortigia: Tempesti, Cassia, F 1. Condemi, A. Condemi, Klikovac 1, Ferrero, Di Luciano, Gallo 1, Mirarchi 2, Rossi, Vidovic, Napolitano (Cap), Piccionetti. Allenatore: Stefano Piccardo
An Brescia: Tesanovic, Presciutti (Cap) 1, Bicari 1, Lazic 1, Vapenski 2, Renzuto Iodice 1, T. Gianazza, Alesiani 2, Luongo 1, Di Somma 1, Gitto 4, M. Gianazza. Allenatore: Alessandro Bovo
Arbitri: Attilio Paoletti (Roma) e Daniele Bianco (Genova)
Superiorità numeriche: ORT 3/13 ; BRE 3/10 + 1 rig. Espulsioni definitive: Ferrero (O), A. Condemi (O), T. Gianazza (B) e Di Somma (B) nel 4° tempo per limite di falli.
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