Da un lato le “nonnine” a quattro ruote che hanno fatto la storia dell’automobilismo in verifica per disputare la corsa del mito. Dall’altro le Ferrari del tributo alla Targa. Ormai Ci siamo. La Targa Florio Classica 2022 ha acceso i semafori in attesa di accendere i motori. Oggi, infatti, si sono effettuate le verifiche per i 170 equipaggi al via della gara organizzata dall’Automobile Club Palermo e Automobile Club Italia che chiude il campionato italiano Grandi Eventi.
Domani, venerdì 14 ottobre, a partire dalle 8.30 scatterà la prima tappa della corsa di regolarità che vedrà auto iconiche da tutto il mondo partire per le Madonie. Pronte allo start anche le super car di Maranello del Ferrari Tribute to Targa Florio che oggi hanno fatto bella mostra di sé.
Dalla Zust del 1906 alla Aurelia B24, i gioielli alla Targa Florio Classica 2022
Autentici gioielli dell’evoluzione tecnica e tecnologica, testimoni dell’evoluzione dell’auto e dell’automobilismo, ad iniziare dalla Zust del 1906, l’anno di nascita dell’evento ideato e voluto da Vincenzo Florio, la Bentley 6,5 LT Vanden Plast Tourer del 1927, Chrysler 72 Deluxe Roadster del 1928 e la versione 75 Sport Roadster del 1929, su Lancia Aurelia B24 sarà il presidente dell’Automobile Club D’Italia Angelo Sticchi Damiani. Ventiquattro marchi automobilistici presenti al via.
In gara Hezemans che vinse con Vaccarella l’edizione del 1971
In gara anche Toine Hezemans, il pilota olandese vincitore con il grande Nino Vaccarella dell’edizione 1971 su Alfa 33. Sarà su una Porsche 911 T del 1968, vettura tedesca che partecipò alla Targa nel 1969 con Moretti.
Riflettori puntati su una alta icona delle corse, la star della Formula Indy Dario Franchitti, il pilota scozzese di origini italiane che sarà su Lotus Elan del 1965.
Proprio Hezemans ricordando la gloriosa gara siciliana, ha raccontato vari eventi sulle prove “fuori programma” o sull’affetto del pubblico siciliano, da sempre immutato, ma ricordando il grande Preside Volante ha sottolineato: “Amo molto la Sicilia, l’affetto dei siciliani e la loro passione per le corse. Ho vissuto una esperienza unica alla mia Targa con Nino e senza di lui mi manca qualcosa, soprattutto qui in Sicilia dove ci siamo ritrovati l’ultima volta che sono venuto”.
Al via dal Museo Storico dei Motori all’università di Palermo
Partenza dal Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi dell’Università di Palermo, anche quartier generale della gara, alla volta dell’Autodromo di Pergusa.
I concorrenti della Targa Florio Classica 2022 e del campionato italiano Grandi Eventi dopo aver raggiunto Termini – Imerese proseguiranno sul tracciato della Termini-Caccamo, nome storico della velocità in salita. Verso il centro della Sicilia attraverso gli abitati di Roccapalumba, Alia, Vallelunga Pratameno, quindi si cambia provincia e dopo Marianopoli si raggiunge Caltanissetta. Atteso per le 13 il passaggio sul tracciato della Coppa Nissena, la gara che lo scorso 11 settembre ha chiuso il Campionato Italiano Velocità Montagna con l’edizione del centenario.
La prima tappa della Targa Florio Classica 2022
Ad attendere auto ed equipaggi a metà giornata l’Autodromo di Pergusa, i 5 Km sul lago di Proserpina dove son state scritte grandi pagine di automobilismo e che ha preparato un’accoglienza esclusiva per la Targa Florio Classica. Le auto effettueranno alcuni giri sulla pista ennese prima della pausa pranzo sempre all’interno della struttura. A fare gli onori di casa e porgere il benvenuto alla prestigiosa carovana, lo stesso presidente del consorzio ente Autodromo Pergusa Mario Sgrò.
Il percorso di rientro inizia col passaggio dalla caratteristica Calascibetta alle 14.21, poi Villarosa e Resuttano per proseguire sulle alte Madonie verso Caltavuturo e scendere verso Cerda, due nomi icona di Targa Florio, prima dell’arrivo alle Tribune di Floriopoli alle 16.30, dove si potrà ammirare la Targa vinta da Achille Varzi su Alfa nel 1934. I concorrenti faranno rientro a Palermo per il fine tappa.
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