Il sogno scudetto svanisce sul più bello. E nel modo più brusco. L’Handball Erice si arrende alla Jomi Salerno per 35-30 in gara 3 della finale tricolore. Al PalaPalumbo, la squadra allenata da Margarida Conte non riesce nell’impresa di riportare il titolo italiano in Sicilia a 22 anni di distanza dall’impresa della De Gasperi Enna.

Le Arpie lottano bene nei primi minuti, riescono a contenere le campane padrone di casa ma non sfondano andando al riposo sotto di tre reti.

Ma nella ripresa la rimonta non si concretizza ed anzi Salerno dilaga sfruttando anche, molto probabilmente, il fattore psicologico. Aver vinto gara 2 a 10 secondi dalla fine, infatti, ha certamente dato una carica in più alla squadra allenata da Francesco Salerno. Quella rete, probabilmente non ha deciso solo gara 2 ma anche le sorti della serie tricolore.

In campo, nonostante un avvio equilibrato, Salerno ha mostrato quella solidità necessaria per poter ambire al titolo. Si è vista una squadra abituata a questo tipo di partite. E con lo scudetto appena conquistato, il club campano vola a quota 9.

Le Arpie tornano a casa battute ma a testa alta. Grande rammarico per quella maledetta gara 2 mentre nella partita decisiva le siciliane hanno fatto quel che hanno potuto. Uscendo a testa alta e dimezzando uno svantaggio che nel corso della partita era arrivato addirittura a due cifre. Una punizione troppo ampia che è stata lenita dal finale di partita in cui le neroverdi hanno accorciato fino al -5 finale.

Si chiude comunque una stagione decisamente positiva e memorabile per il giovane club trapanese. L’Handball Erice oltre ad aver raggiunto la sua prima finale scudetto della storia ha vinto la Coppa Italia. Ed ha in rosa giocatrici di livello anche internazionale. Può aprire un ciclo. E questa finale raggiunta può sicuramente essere una base di partenza. Del resto Salerno ha visto le streghe in gara 1 ed ha rischiato tantissimo al ritorno.

Salerno parte forte ma Erice c’è

Parte forte Salerno, acquisendo subito il doppio vantaggio, ma Storozhuk e Gorbatsjova pareggiano le ostilità ed al 9’ il parziale è di 4-4.

Nella fase centrale della prima frazione di gioco tanti errori ed equilibrio, prima del nuovo allungo di Salerno che porta Conte al time-out al 20’ sul punteggio di 9-7 per Salerno. Le campane sbagliano un rigore, mentre Storozhuk va a segno ed Ancona chiama un minuto di sospensione al 23’ sul 9-8.

Gli equilibri cambiano e l’inerzia, in modo inequivocabile, vanno verso la squadra di casa. Rossomando porta Salerno sul primo più tre del match al 26’ sul 12-9). Nel finale del primo tempo, Erice non riesce ad accorciare le distanze e chiude la frazione sotto di tre lunghezze: 15-12.

Strappo decisivo delle campane, Arpie al tappeto

Inizio di ripresa difficile per Erice, con poca precisione in fase d’attacco. Al 36’ Salerno scappa sul 19-13. Le reti di Stetler e Manojlovic portano al time-out di Conte quando il tabellone luminoso del PalaPalumbo indica il parziale di 21-13 al 39’.

Erice non segna più, Salerno esulta per il nono scudetto

I dieci minuti di Erice senza segnare portano Salerno in vantaggio in doppia cifra al 42’ sul 23-13. Pugliara realizza quattro reti di fila, ma il vantaggio di Salerno resta ampio ed al 47’ il parziale è di 27-18. Gorbatsjova mette a segno tre reti di fila, che porta il tecnico Ancona al time-out al 54’ sul punteggio di 32-24. Il finale serve solo per decretare il risultato finale di 35 a 30, con la vittoria dello scudetto che va a Salerno brava ad imbrigliare l’attacco delle siciliane ed a sfruttare al massimo tutte le occasioni nonostante Chana Masson ancora una volta in grande spolvero ed autrice di alcuni interventi importanti. Ultima baluardo a cadere.

Salerno-Handball Erice, il tabellino

Jomi Salerno vs Ac Life Style Erice 35-30

Primo tempo 15-12

Jomi Salerno: Stellato, Dalla Costa 5, Rossomando 7, Avagliano, Squizziato 2, Formato, Cirino, Di Giugno (p), Stettler 2, Bajciova 3, Manojlovic 7, Napoletano, Ciociano, Chianese, Perreira (p), Lauretti Matos 9. Allenatore: Francesco Ancona.

Ac Life Style Erice: Masson (p), Benincasa, Landri, Cozzi, Iacovello (p), Basolu, Pugliara 8, Coppola 2, Ekoh 7, Gorbatsjova 4, Terenziani, Farisé, Storozhuk 7, Tarbuch 2, Ravasz, Podariu.
Allenatore: Margarida Conte.

Arbitri: Francesco Simone e Pietro Montillo.

 

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