Il siciliano Luca Brancato tra i protagonisti al 47mo Giro della Lunigiana che si è concluso ieri con la tappa Sarzana-Cassano di Luni. L’alfiere della rappresentativa isolana, infatti, è entrato nella top ten delle classifiche degli italiani e giovani della prestigiosa kermesse internazionale di ciclismo riservata agli Juniores
A vincere la classifica finale è stato il francese Leo Bisiaux, già campione del mondo di ciclocross accompagnato sul podio dal ligure Lorenzo Finn e dal trentino Lorenzo Mottes.
Bene la Rappresentativa Siciliana con Luca Brancato, che anche nell’ultima frazione di 104 chilometri è riuscito a stare sempre nel gruppo dei più forti chiudendo la gara a 28″ dal vincitore.
Il tecnico della rappresentativa siciliana Nello Cangemi elogia il suo atleta: “Luca Brancato ha fatto veramente un gran Giro sempre all’altezza dalla prima all’ultima tappa e sempre nel gruppo dei migliori, non per niente è entrato nella Top ten delle classifiche Italiani e Maglia Bianca”.
Ritirati tra la prima e la terza tappa Nunzio Fallo, Elia Basile e Mario Badalamenti, hanno resistito fino all’ultimo Christian Di Prima e Raffaele Tela che assieme a Luca Brancato hanno permesso alla squadra isolana di concludere il Giro della Lunigiana.
“Concludere il Lunigiana con tre corridori non è una cosa scontata – continua Gangemi – Tela e Di Prima hanno sofferto nelle prime due giornate per crescere poi nel finale del Giro della Lunigiana. Gli altri atleti, Basile, Fallo e Badalamenti hanno probabilmente pagato uno stato di forma non proprio ottimale. Sono veramente soddisfatto del risultato della squadra in una competizione internazionale dove hanno corso gli atleti Jrs più forti del mondo”.
Ma oltre il risultato agonistico, c’è da segnalare il gesto di fair play di Mario Badalamenti che nella giornata di sabato, quando, ormai era fuori dai giochi, ha incoraggiato ed aiutato il corridore del Casano Alessandro Failli, ancora in lotta per la classifica dei traguardi volanti che, però, aveva quasi mollato nel tratto finale anche a causa di un malessere fisico.
Il palermitano lo ha spinto da dietro con la sua bicicletta incoraggiandolo a non mollare. Gesti di altri tempi che fanno capire quanto importante possa ancora essere l’insegnamento dello sport a livello umano oltre che agonistico.