Un finale rocambolesco con una rimonta insperata allo scadere ed una serie di rigori chiusa con un colpo di scena. È della Waterpolo, forse un po’ a sorpresa, il primo round della finale dei playoff per la promozione nella serie A2 di pallanuoto maschile.
La squadra allenata da Filippo Puleo ha battuto in trasferta nel derby stracittadino la Braciera Cus Palermo ai rigori per 15-14 dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sul 10-10 con un gol allo scadere e dalla distanza siderale di Davide Di Maio che aveva sostituito a 6 secondi dalla sirena finale il portiere titolare Pasquale Palermo che si era momentaneamente infortunato.
Confermati i segnali di crescita della Waterpolo che dopo aver chiuso al secondo posto la stagione regolare della serie B dietro proprio alla corazzata Cus si è tolta la soddisfazione di eliminare in semifinale la Cesport Italia Napoli sconfiggendola al proprio domicilio all’andata ed all’Olimpica al ritorno. I campani alla vigilia erano considerati la formazione da battere ed i favoriti per l’accesso alla seconda serie nazionale della pallanuoto.
Di contro è stato il primo stop stagionale per il Cus che fin qui aveva vinto tutti i suoi match in questa stagione compresi i due precedenti con la Waterpolo superata 15-7 in casa e 13-10 in trasferta nella regular season del girone 8 della serie cadetta. Gli universitari avevano chiuso in vetta a punteggio pieno con 24 punti, 119 gol fatti e 48 subiti. Alle semifinali i cussini avevano avuto ragione della Etna Waterpolo vincendo 9-7 in casa ed espugnando la Scuderi con un largo 14-7.
La sfida è stata molto combattuta con un massimo vantaggio di due reti ottenuto prima dagli ospiti e poi nella parte finale dai padroni di casa.
Ed è proprio il Cus Palermo ad avere i maggiori rimpianti. Avanti di due reti a metà della quarta frazione sul 10-8, i ragazzi allenati da Giampiero Occhione non sono più riusciti a finalizzare altre occasioni.
Ed anzi, gli universitari hanno subito dapprima il nono gol della Waterpolo firmato da Gianluca Piazza e poi inaspettatamente il pareggio da parte di Davide Di Maio ad un battito di ciglio dalla fine del match in maniera inattesa.
L’azione è tanto rocambolesca quanto fulminea: il Cus amministra il possesso palla e lascia la sfera agli avversari a 6 secondi dalla fine. Coach Puleo chiama time out per organizzare l’ultimo disperato attacco. E nel frattempo sostituisce tra i pali Pasquale Palermo infortunato al ginocchio. Entra indossando la calottina da portiere ma con possibilità di spingersi in avanti, Di Maio che indisturbato avanza superando (non di molto) la sua metà vasca e lascia partire un bolide che sorprende il portiere avversario.
La serie di rigori è decisiva per assegnare la vittoria di gara 1. Segnano tutti i quattro rigoristi di entrambe le squadre. Dai cinque metri si presenta per i giallorossoneri, Ferlito mentre c’è una sostituzione tra i pali della Waterpolo. Esce Palermo, che era rientrato per la serie, ed entra il presidente Antonio Coglitore, 57 anni che alcune settimane prima aveva debuttato in campionato nel corso della stagione regolare. Ferlito sbaglia il suo rigore tirandolo sulla traversa.
Dall’altro lato, nessuna esitazione anche per il quinto rigore e vittoria fondamentale.
Marco Pomar, direttore sportivo della Waterpolo Palermo ha sottolineato come il match sia stato tirato.
“Partita bellissima, emozionante, tesa come è giusto che sia una finale. Due squadre che meriterebbero la A2: il Cus per la cavalcata che ha fatto finora, e noi per la crescita nelle ultime partite”.
Non c’è troppo tempo per recriminare o per festeggiare. Mercoledì 14 luglio si giocherà il ritorno (Gara 2) di questo derby stracittadino. La sfida si disputerà alla piscina Olimpica di viale del Fante. Se la Waterpolo dovesse vincere conquisterebbe la promozione in A2. Se il Cus dovesse avere ragione dei rivali si andrebbe alla bella, in programma sabato 17 luglio.