Terza vittoria consecutiva dopo Bari ed Ascoli, nono risultato utile consecutivo, sesto posto e zona play off raggiunta. La vittoria del Palermo sulla Reggina conferma lo stato di grazia della squadra di Eugenio Corini che sembra non volersi fermare.
Un successo sofferto ma voluto ed ottenuto di fronte ad oltre 26mila spettatori, record di presenze stagionale in un Barbera che è tornato a riempirsi e che sembrava quella magica bomboniera, vero e proprio dodicesimo uomo in campo, dei play off della scorsa primavera che decretarono il ritorno dei siciliani in serie B.
I 34 punti in classifica fanno stropicciare gli occhi agli appassionati. E se dopo la fine del girone di andata, chiuso a Brescia con un pareggio che poteva – con più fiducia – essere una vittoria, c’era moderato ottimismo per la salvezza, i 10 punti ottenuti nelle prime quattro giornate di ritorno sono effettivamente tana roba per una formazione che vuole semplicemente mantenere la categoria.
E se l’appetito vien mangiando, il Palermo potrebbe farsi ingolosire da quello che rimane un calendario durissimo per questo mese di febbraio. Superato l’ostacolo Reggina, terza forza del campionato, i rosa andranno venerdì 10 al Ferraris, ospiti del Genoa. Ma bisogna pensare ad una partita alla volta.
I tifosi però sognano ed è probabile che partano in massa per Genova e dare manforte ai propri beniamini che saranno attesi ad un compito arduo.
Palermo, rendimento da urlo nelle ultime 10 giornate
Il Palermo nelle ultime 10 partite ha raccolto 19 punti, frutto di 5 affermazioni, 4 pareggi ed una sconfitta (col Venezia in casa lo scorso 27 novembre). Meglio dei rosanero ha fatto soltanto la capolista Frosinone con 21 punti (e 5 vittorie di fila). Poi Perugia e Sudtirol 18, Modena e Genoa 17. Un rendimento che fa ben sperare.
Con la Reggina prova di maturità
La sfida con la Reggina è stata intensa. Sul piano fisico, nonostante alcune assenze di rilievo, la formazione di Pippo Inzaghi ha offerto una prova importante e sul piano del gioco non è stata certamente a guardare. Il merito del Palermo, però, è stato quello di saper soffrire. Non era facile reggere l’urto contro gli amaranto ma Pigliacelli è stato poco impegnato nonostante la rete subita.
Manca, però, ancora quel cinismo che serve per chiudere le partite e soffrire di meno: il momentaneo pareggio degli ospiti ed il rigore del possibile 3-1 sbagliato da Tutino sono episodi sui quali si dovrà lavorare in settimana. Il Palermo però ha avuto il merito di crederci e di spostare la famosa inerzia della partita in proprio favore. Tornando ad attaccare dopo il pareggio subito e colpendo nel finale.
Brunori centra il 13 dagli 11 metri
La vittoria numero 9 in campionato ha il marchio di Matteo Brunori. Suo lo spunto ad inizio ripresa che ha scaturito il rigore. Sua la trasformazione, nonostante i tre errori precedenti in questo campionato incluso quello di domenica scorsa ad Ascoli. Per lui sono 13 gol in serie B che gli permettono di raggiungere Walid Cheddira del Bari in vetta alla classifica cannonieri.
Contrariamente a quanto avvenuto anche a Cosenza e col Venezia (li gli errori costarono punti alla squadra in entrambe le occasioni), con la Reggina è andato tutto bene con una trasformazione esemplare: palla da un lato, portiere (spiazzato) dall’altro. I suggerimenti in settimana di Eugenio Corini sono serviti.
Soleri segna dopo 8 mesi e mezzo, suo il timbro vincente
È tornato l’apriscatole. Colui che nella scorsa stagione in serie C segnò 12 reti tutte da subentrato. Edoardo Soleri segna come in quel magico periodo dei play off e torna al gol dopo otto mesi e mezzo dal 25 maggio 2022. Si giocava la semifinale di andata con la Feralpisalò chiusa al Lino Turina 0-3 per i rosa con una suo bolide a fine gara. Da allora nessuna gioia.
Ieri il centravanti romano, entrato al 75’, ha raccolto all’81’ un cross di Ales Mateju incornando perfettamente sfruttando tutti i suoi 192 centimetri. La sfera ha superato Contini l’estremo difensore reggino picchiando sotto la traversa e spegnandosi in fondo al sacco. Esultanza sotto la Curva Nord con tanto di ammonizione. Come ai vecchi tempi. Gli sono bastati sei minuti per trovare il guizzo vincente. Una rete che vale tre punti pesanti ed anche l’elogio di Corini nel post-partita per la sua professionalità rimarcando l’importanza del suo aiuto nonostante giochi per pochi minuti.
La speranza adesso è che l’attaccante del Palermo, classe ’97 si sblocchi e sbocci in serie B.
Palermo, salto di qualità dopo il mercato di riparazione
Gli arrivi di Gennaro Tutino, Valerio Verre, Simon Graves, Renzo Orihuela ma anche quelli di Edoardo Masciangelo e di Giuseppe Aurelio permettono al tecnico del Palermo di lavorare con più quantità e qualità. Era quello che chiedeva l’allenatore.
Nell’ottica delle cinque sostituzioni che ha allargato nel calcio moderno il concetto di titolarità, l’allenatore rosanero può contare adesso su un numero di giocatori importanti. In attesa del rientro di Leo Stulac, previsto per aprile inoltrato) e Salvatore Elia alla prossima stagione.
Gli innesti sembrano quelli giusti anche se potrebbe volerci qualche tempo per trovare l’amalgama. Questo potrebbe essere il vero problema. Tuttavia un esempio pratico lo si è avuto ieri con la Reggina: ad inizio ripresa è entrato Verre per Segre che dopo un primo tempo così così ha lasciato il tempo. Segre, ricordiamo, ha avuto la settimana scorsa problemi con una distorsione al ginocchio che lo ha fatto lavorare a parte per qualche giorno. Broh ha dato il cambio a Damiani mentre nel frattempo il minutaggio di Saric è continuato a crescere.
Brunori, stremato, ha potuto rifiatare per Tutino. Insomma, sembra tutto andare nei binari voluti da Corini. La crescita anche di fiducia nei propri mezzi è costante e sembra tangibile.
Febbraio darà indicazioni, il Genoa nel mirino
Il campo darà però ulteriori conferme. Venerdì sera la sfida al Ferraris col Genoa e poi arriverà la capolista Frosinone. Successivamente il Sudtirol ancora in trasferta ed al Barbera a fine mese sarà di scena la Ternana.
Da questi match si avranno ulteriori indicazioni per il prosieguo del campionato del Palermo. Un tour de force da brividi ma con la prima salita ardua superata alla grande. Venerdì 10 febbraio la sfida al Ferraris con il Genoa, già battuto all’andata e senza vittorie da due turni dopo il ko di Parma di ieri ed il pari interno col Pisa di due domeniche fa, può far sognare i tifosi che intravedono un’altra rincorsa ed altre notti magiche da ricordare.
Palermo è tornata a sognare
Ieri la Palermo sportiva è tornata a sognare come pochi mesi fa quando tutti gli appassionati vissero il sogno play off che si concretizzò con la promozione in serie B e l’arrivo del City Group. Gli oltre 26mila spettatori presenti al Barbera hanno sospinto la squadra anche nei momenti difficili. Come chiedeva Corini che nel dopo partita ha speso anche due parole per ringraziare il pubblico.
Il cammino, però, è lungo. E sognare non costa nulla. Il Genoa, secondo in classifica dista 6 punti. Uscire indenni dal Ferraris o addirittura con una vittoria potrebbe far salire ancora di più l’entusiasmo. Dote che servirà senza dubbio per la sfida con il Frosinone, altro match ricco di significati, previsto per il 18 febbraio.
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