Il riscatto non c’è. Il Palermo affonda al Barbera. Ancora una volta ed ancora dopo una pausa. Sotto il diluvio fa festa il Venezia che è più volitivo e vince 1-0 con una rete a metà ripresa di Pohjanpalo. Rosanero prima troppo arrendevoli, poi confusionari in attacco alla caccia del pareggio.
Ed ancora una volta con grossi rimpianti tra gli 11 metri: Brunori si fa ipnotizzare da Joronen e non è freddo sulla ribattuta. Rosa anche poco fortunati nel finale con una rete annullata dal Var a Bettella ma è poco e se il migliore della squadra è Pigliacelli, il portiere, c’è qualche cosa che evidentemente non va e sfugge..
La terza sconfitta interna dopo Ascoli e Sudtirol fa affossare i siciliani in graduatoria in zona play out sempre a quota 15. Ma dietro corrono. Lo stesso Venezia si avvicina a quota 12, il Perugia ha superato il Genoa e sale a 11. Il Como ha pareggiato in casa col Bari ma anche lui rosicchia un punto e sale a 14. Aquile che volano veramente basso in classifica. Tra zona play out e zona retrocessione distanti un solo punto col Palermo che con 15 punti fa parte di “treno” di quattro formazioni appaiate con Spal, Benevento e Cosenza.
La seconda sconfitta consecutiva con un’avversaria diretta nella corsa salvezza dopo Cosenza fa preoccupare. I fischi del Barbera al termine della gara sono emblematici e qualcuno dagli spalti invoca le dimissioni di Corini.
Alla vigilia il tecnico Eugenio Corini aveva annunciato cambi in difesa. Uno obbligatorio: Bettella al posto dello squalificato Marconi al centro, Sala sulla corsia di sinistra con Devetak in panchina. Per il resto, modulo (4-3-3) ed intrepreti in altre zone del campo non sono cambiati. E così con Pigliacelli tra i pali, sulla corsia difensiva di destra va Mateju. A centrocampo cerniera a tre con Gomes,, Segre e Broh. In avanti, gli esterni Valente e Di Mariano a supporto a Brunori.
Il Venezia di Vanoli risponde con il 3-5-2 con la coppia offensiva Johnsen – Pohjanpalo in grado di dare scompiglio alla difesa avversaria.
Sotto la pioggia battente inizia la sfida salvezza al Barbera col Palermo che spinge con una squadra cortissima che conquista anche un angolo e con Gomes in buono spolvero. Al 4′ minuto, però, la prima conclusione in porta è degli ospiti che recuperano palla sulla loro trequarti e si distendono in avanti, la sfera giunge a Crnigoj che con un rasoterra da fuori area cerca la porta di Pigliacelli senza trovarla.
Al 10′ errore di Broh davanti alla propria area, il centrocampista viene pressato e contrastato efficaciemente da Johnsenn che dà il pallone a Tessmann che dal limite dell’area non ci pensa due volte e tira senza però centrare lo specchio della porta. Grave, però, inidecisione del numero 14 rosanero.
Ospiti pericolosi al 16′ con Zampano che crossa in mezzo Gomes respinge in corner. Rosanero in difficoltà e lagunari che spingono. Poco dopo, al 20′ azione tambureggiante del Venezia. Johnsen si invola sulla sinstra e mette al centro per Andersen che impatta senza troppa potenza ma tanto per impegnare Pigliacelli nella prima vera parata della partita.
Rosanero subiscono il piglio dei lagunari che ai punti meriterebbero di più se non altro per quel poco che hanno costruito. Il Palermo si riaffaccia in zona offensiva al 32′ con Di Mariano che sguscia sulla destra, mette in mezzo un pallone per Brunori ma l’attaccante viene di pco anticipato dalla difesa che libera in angolo.
Venezia vicinissimo al gol. Errore difensivo di Mateju che chiude su Zampano ma scivola e regala palla in area a Crnigoj che batte prontamente a rete da distanza ravvicinata. Pigliacelli ha i riflessi felini e respinge la sassata in corner. Sull’angolo successivo ancora l’estremo difensore rosanero salva su Johnsen poi Mateju mura Zampano. Poi sulla continuazione Ceccaroni tira con sfera fuori di poco.
Il pubblico si spazientisce. E tributa una vera e propria pioggia di fischi all’undici rosanero poco pericoloso in avanti, arrendevole in proposizione ed addirittura scricchiolante e fortunato in difesa. Pigliacelli migliore in campo dei suoi ed è quanto dire. Il Venezia, di contro, è cresciuto di minuto in minuto mettendo alle corde i siciliani. Dopo i primi 45 minuti ci si chiede come mai i lagunari siano nelle retrovie.
La ripresa si apre con un episodio controverso. Brunori approfitta di un retropassaggio avventato di Candela verso il proprio portiere e si invola palla al piede in area, Jaronen esce e blocca l’attaccante rosanero in area. Per l’arbitro Manganiello il contrasto tra i due è falloso: rigore ed ammonizione. Subito dopo, però, il direttore di gara è chiamato al Var e rivede la sua decisione: niente rigore e conseguentemente cancellato anche il giallo a Jaronen.
Al 54′, Poohjanpalo scambia con Johnsen in area, quest’ultimo scaglia una botta sul primo palo sulla quale è ancora provvidenziale Pigliacelli.
Vanoli crede nella vittoria e fa uscire al 59′ Crnigoj per Cheyshev con l’obiettivo di dare più pericolosità alle sortite offensive dei suoi.
Palermo alle corde. Gli ospiti spingono ancora e conquistano due angoli di fila. Sul secondo nasce la rete del vantaggio del Venezia firmato da Pohjanpalo che in piena area si avventa su una sfera deviata da Meteju su tiro di Candela. Il rimpallo favorise Pohjanpalo che non dà scampo al bravo Pigliacelli.
Il Palermo ha l’occasione per pareggiare subito. Manganiello assegna un rigore ai rosanero per fallo di mano di Wisniewski su cross di Di Mariano. Dal dischetto Brunori si fa respingere la conclusione da Joronen e manda alta la ribattuta. Sarebbe bastato il piattone per segnare. Secondo rigore consecutivo sbagliato dal numero 9 rosanero dopo quello altrettando doloroso con il Cosenza. Per Brunori il Barbera sta diventando tabù: non segna in casa dalla partita col Genoa (vinta 1-0) dello scorso 9 settembre.
Vanoli è costretto a sostitire il neoentrato Cheyshev per problemi fisici. Al suo posto Busio. Rosa ancora vicini al pareggio al 72′ con Di Mariano che servito da Valente impegna severamente il portiere ospite ancora bravo a sventare la conclusione avversaria.
I rosa vanno in pressione e Corini effettua i primi cambi al 75′: escono Sala e Broh, entrano Soleri e Floriano nel tentativo di moltiplicare lo sforzo offensivo.
Vanoli risponde a Corini. Al 79′ triplice cambio: escono l’autore del gol Pohjanpalo, Johansen e Candela per Novakovich, Pierini ed Ullman.
Continuano le contromosse finali: Corini getta nella mischia Damiani e Stulac per Segre e Gomes all’82’.
Un minuto dopo, i rosa pareggiano. Su punizione di Stulac, Valente crossa, Nedelcearu di testa viene respinto da Ceppitelli, la sfera arriva a Bettella spara nel cuore dell’area: il tiro sbatte sotto la traversa e si infila in rete per l’1-1. Festa grande ma dura poco: il Var rivela irregolarità ed il direttore di gara annulla.
Corini cambia Bettella che ha problemi per Devetak al 90′. Nei sette minuti di recupero non succede nulla. Anzi, il Venezia prova anche a proporre.
Palermo-Venezia
Palermo: Pigliacelli; Mateju, Nedelcearu, Bettella (dal 90′ Devetak), Sala (dal 75′ Soleri); Segre (dall’82’ Damiani), Gomes (dall’82’ Stulac), Broh (dal 75′ Floriano); Valente, Di Mariano, Brunori (capitano). Allenatore: Eugenio Corini. A disposizione: Massolo, Pierozzi, Lancini, Crivello, Peretti, Accardi, Vido.
Venezia: Joronen; Wisniewski, Ceppitelli, Ceccaroni (capitano); Zampagno; Crnigoj (dal 59′ Cheyshev dal 71′ Busio), Tessmann, Andersen, Candela (dal 79′ Ullman); Johnsen (dal 79′ Pierini), Pohjanpalo (dal 79′ Novakovich). Allenatore: Paolo Vanoli. A disposizione: Bertinato, Sperandio, Svoboda, Modolo, Zabala, Fiordilino, St. Clair.
Arbitro: Manganiello di Pinerolo. Assistenti: Di Gioa (Nola) e Lombardo (Cinisello Balsamo). Quarto uomo: Meraviglia. Var: Rapuano (Rimini), Assistente al Var (Avar), Paterna (Teramo).
Reti: al 65′ Pohjanpalo.
Note. Titoili emessi 14.961 (quota abbonati 11.465, biglietti venduti 3.496) ma presenti visibilmente di meno per le condizioni meteo avverse. Folta rappresentanza ospite. Si gioca con un pallone rosso per ricordare la giornata mondiale contro la violenza sulle donne che cade il 25 novembre.
Ammoniti: Tessmann e Novakovich
Recuperi: 1′ e 7′.
Lunedì nuovo appuntamento su Blogsicilia.it e Stadinews24.it alle 14. La trasmissione verrà diffusa anche attraverso le pagine facebook delle testate giornalistiche.
Il programma sarà visibile in differita anche sul grande schermo. Per chi non resiste al fascino del teleschermo, l’appuntamento con Rosaenero Web & Tv è su Video Regione (Canale 14 del digitale terrestre), ogni lunedì alle 18. Rosaenero Web & Tv è una produzione Siciliaondemand. Conducono Guido Monastra, voce, volto e memoria storica per tutti gli appassionati di calcio siciliani, e Fabrizio Vitale.