Una vigilia intensa quella di Palermo-Pisa che si giocherà domani, sabato 15 ottobre alle 14, al Renzo Barbera per la nona giornata del campionato di serie B. Il tecnico Eugenio Corini parla del momento particolare che sta attraversando la squadra, le tre sconfitte consecutive con Frosinone, Sudtirol e Ternana hanno fatto sprofondare i rosanero in classifica e domani arriva il Pisa di D’Angelo che insegue ma che è in risalita.

In settimana è arrivata la visita dei dirigenti ma anche di rappresentanti del City Group. Oltre a Giovanni Gardini che ha confermato la fiducia al tecnico ed al progetto, c’è stata la visita di Gigliani.

“Abbiamo sempre sentita la vicinanza del City Group anche a Manchester -ha sottolineato – e quando Gigliani è venuto a Palermo. Ci aspettavamo qualche difficoltà in meno ma ci sono e stiamo lavorando al meglio per affrontarle”.

Corini fa il punto della situazione

Eugenio Corini fa il punto della situazione e lo fa con verve. E con la grinta del trascinatore. E racconta: “Il punto di partenza lo sappiamo tutti. La situazione è diventata più difficile dopo le due sconfitte. Col Sudtirol una sconfitta dopo due settimane di lavoro a Manchester. Con la Ternana dopo aver fatto un discreto primo tempo, poi abbiamo subito il gol e non siamo riusciti a pareggiare. Non abbiamo avuto la forza per farlo. Stiamo lavorando per questo. Studiamo dal punto di vista tecnico tattico per essere più aggressivi ma stiamo facendo un lavoro motivazionale. Abbiamo gli strumenti per uscire dalle difficoltà e la voglia. La squadra negli ultimi 25 minuti di Terni non ha dato le risposte, stiamo lavorando per darle”.

L’allenatore prosegue: “Stiamo lavorando sulla fase di non possesso ed a tre. Stiamo lavorando per la pressione al Pisa. Il nostro sistema è chiaro. Ma vanno mossi a seconda delle caratteristiche dell’avversario. Stiamo cercando di capire come diventare veloci ed efficaci. Siamo noi gli artefici di quello che dobbiamo fare. Il fatto che la tifoseria non sia contenta lo devi affrontare da professionista. Siamo in questa situazione, dobbiamo reagire e mettere dentro tutto quello che abbiamo. Dobbiamo avere la forza per portare l’inerzia dalla nostra parte. Non posso accettare i 25 minuti finali con la Ternana. La sconfitta ci può stare ma non quel modo. Bisogna avere un’anima. Il campo dà la verifica per tutto. Le ultime non sono state buone. Abbiamo le risorse per fare una grande partita e la voglia di spostare l’inerzia col Pisa”.

Sull’aggressività

L’allenatore rosanero prosegue nella sua analisi soffermandosi sull’aggressività dei suoi giocatori. Caratteristica che in più di un’occasione è venuta meno o che è stata nascosta dall’ansia del risultato.

“Tutti i miei giocatori possano fare una partita aggressiva. Certo, qualcuno avrà più attitudine. Ma ci stiamo preparando per questo. Non ho bocciato nessuno, faccio delle scelte. Faccio delle prove, una ricerca continua e quotidiana per trovare soluzioni a problemi che abbiamo. Le attitudini dei giocatori mi portano a fare certe scelte rispetto ad altre. Sala ha un problema muscolare. Devetak non gioca da maggio ed ha avuto un infortunio lungo. Crivello ho fatto una scelta tecnica ed ha avuto un problema al costato che lo ha rallentato. La scelta che mi dà più sicurezze è quella di Mateju”.

Corini “Bisogna essere realisti, il Palermo lotta per la salvezza”

La conferenza al Barbera prosegue. Corini racconta la sua settimana con la squadra dopo Terni. “Una settimana di grande concentrazione e dedizione. Domenica ero a pranzo con Rinaudo e Zavagno per verificare la partita. Sono arrivato con grande energia davanti alla squadra per lavorare. Abbiamo lavorato dal punto di vista tecnico e tattico. Ho fatto vedere un video su Kobe Bryant dove lui racconta il perché gli Usa avessero perso le finali olimpiche e dice che bisogna sapersi sporcare perché non basta essere più bravi tecnicamente”.

Il tecnico continua: “La mia mentalità da giocatore è cambiata a 28 anni. Ero sempre stato bravo tecnicamente. Dobbiamo lavorare sempre. Il leader non è quello che parla ma quello che fa. Per me sono tutti leader. A una punta chiedo il gol, ad un difensore non chiedo il lancio da 80 metri. Dobbiamo essere realisti. Il campo dice che la squadra arriva qui. Non chiedo niente a nessuno. Ma questa squadra si salverà”.

Corini prosegue con forza: “Non c’è spartiacque non c’è partita decisiva ma solo il Palermo che conta più di tutto. il mio principio è questo, dare sempre qualche cosa di più. Non voglio ripetere le stesse cose. Cerco di dire quello che vedo e mi prendo le critiche e non è un problema”.

Ed inoltre: “Rendiamoci conto di quello che siamo e da dove siamo partiti: due mesi fa con una situazione particolare. In allenamento vedo chi è pronto ad alzarsi nelle difficoltà. Ed in campo vedrà la stessa cosa. Siamo una squadra che deve salvarsi. Anche se siamo il Palermo”.

“Abbiamo bisogno di trovare risultati”

“Abbiamo bisogno di trovare risultati. Spingo i giocatori sotto stress per capire chi regge la pressione. L’atteggiamento è allenabile. C’è una ricerca continua. Non discuto l’errore tecnico. Ma serve aggressività e concetto di intensità mentale perché rende più veloce, più determinato si arriva prima sul pallone. Anche io ho fatto tanti errori. E si lavora. Sono responsabile io della squadra ed i 25 minuti finali di Terni non mi rappresenta”.

Ed ancora: “Non posso dire ai tifosi vinceremo. Vorrei ma non posso ma posso dire che daremo tutto in campo. Sono qui a combattare con voi. Oggi l’obiettivo è portare la pagnnotta. Non voglio vendere qualche cosa che non c’è: lottiamo per non retrocedere. Devo lavorare per questo”.

Il Palermo e le reazioni

Si è parlato delle reazioni. Caratteristica che è venuta a mancare soprattutto nella sanguinosa sconfitta di Terni. Corini parla ancora del finale di partita nel quale i rosa hanno subito altre due reti senza controbattere. “C’è la reazione emotiva e col Perugia, quando sono arrivato, siamo stati bravi anche a pressare ed a costringere gli avversari a giocare in 10. Siamo stati bravi col Bari anche se abbiamo sofferto. Su 25-26 giocatori di movimento 15 sono nuovi. Sono tante situazioni per le quali è stato fatto un lavoro di fondo. Il Genoa è stata la nostra partita. Abbiamo sofferto. Abbiamo avuto un pizzico di fortuna. Abbiamo costruito la partita con grande intensità. L’abbiamo vinta con la volontà. Domani non so quanti saremo allo stadio ma dobbiamo fare una nostra partita”.

“Sono tutti titolari”

“A prescindere da quelli che sceglierò, per me sono tutti titolari. Lo ribadisco, lo ripeto. Sono tutti forti ed importanti. Devo trovare l’equilibrio. Non parlate di bocciature ma di scelte. Io ci sono, le mie sono scelte tecniche. La squadra che scenderà in campo sarà frutto delle mie valutazioni. Dobbiamo portare a casa una partita di un certo spessore sotto tutti i punti di vista. Il Pisa con D’Angelo si è ritrovata, ha vinto a Perugia ha fatto risultato col Pisa, nove undicesimi fanno parte del vecchio percorso. Non è un vero cambio di allenatore”..

I convocati rosanero per la sfida col Pisa, c’è Accardi

Questi i calciatori rosanero convocati dall’allenatore Eugenio Corini per la gara di domani contro il Pisa. Torna Accardi.

Portieri: 1 Grotta, 12 Massolo e 22 Pigliacelli.

Difensori: 4 Accardi, 15 Marconi, 18 Nedelcearu, 25 Buttaro, 34 Devetak, 37 Mateju, 48 Bettella e 79 Lancini.

Centrocampisti: 5 Gomes, 8 Segre, 14 Broh, 16 Stulac, 21 Damiani e 28 Saric

Attaccanti: 7 Floriano, 9 Brunori, 10 Di Mariano, 19 Vido, 27 Soleri, 30 Valente ed 77 Elia.

 

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