Primo nella classifica media audience, nelle ultime posizioni in classifica di campionato. Il Palermo domina tra le notizie sulle squadre della serie B a settembre come attestato dalla Lega, ma sprofonda in graduatoria come sentenziato dal campo.
Le due facce della stessa medaglia dicono che il Palermo è la squadra più chiacchierata della cadetteria (con 1.234 articoli a settembre), più di Cagliari e Genoa mentre in campo fatica dannatamente, forse distratto proprio da tutta questa attenzione e pressione.
E dire che settembre è stato un mese orribile con una sola vittoria, quella col Genoa per 1-0 dove i rosa hanno segnato l’unico gol, che ha intervallato due sconfitte esterne a Reggio Calabria ed a Frosinone dove la squadra ha fatto da comparsa.
Probabilmente il viaggio a Manchester ha fatto decollare il Palermo nella graduatoria media audience ed anche social con quotidiane cartoline dall’Etihad Campus, il centro d’allenamento dei Citizens squadra fulcro del City Football Group che è proprietaria di maggioranza del club rosanero. Nei quattro giorni di ritiro nella casa madre in Inghilterra si è letto di tutto e di più.
E la fantasia dei tifosi è chiaramente stata stuzzicata dalla visita della squadra all’Etihad Stadium di Manchester e dalla suggestiva amichevole col Nottingham Forest. Club che poi ha mandato la squadra Under 21 nel test al termine di un allenamento congiunto (poco meno di un’amichevole ufficiale) finito 1-0 per i rosa con gol di Soleri. Giusto ricordare come il Forest (ultimo in Premier League con una partita da recuperare, ndr) avesse oltre una decina di titolari convocati nelle rispettive nazionali.
Ma il ritorno a Manchester è stato traumatico. Quasi come quello di un impiegato medio al ritorno in ufficio dalle vacanze. Sembra come se la squadra sia rimasta negli spogliatoi del Manchester City, ad ammirare le maglie di Haaland, Cancelo, Foden, Mahrez, o la gigantografia di Pep Guardiola.
In campo la squadra non ha tratto giovamento alcuno dalla trasferta di Manchester mostrando anche una preoccupante involuzione e rimanendo in confusione costante sia con il Sudtirol, nella partita persa al Barbera con i fischi del pubblico, sia nel match di ieri con la Ternana quando al termine di 90 minuti avvilenti è stata contestata dai tifosi rosanero giunti al Libero Liberati, non senza sacrifici, per sostenere i propri beniamini.
Il momento negativo si è palesato ieri quando di fronte alla Ternana di Cristiano Lucarelli, si è presentata una squadra che è parsa più uno sparring partner. Un 3-0 che non lascia spazio ad interpretazioni. Al punto che l’unica cosa di positiva è stata il risultato inchiodato sullo 0-0 più per demerito degli umbri che hanno sbagliato almeno quattro nitide palle gol che per merito del Palermo.
La squadra di Corini nei primi 45 minuti ha creato una sola azione degna di nota verso metà tempo. Al ritorno dagli spogliatoi la squadra è probabilmente rimasta negli spogliatoi… di Manchester. Tre reti subite che denotano tutte le fragilità dell’Undici rosanero. In acrobazia, dalla distanza ed in percussione con la difesa schierata (male).
Azioni che sono sembrate realizzate con la PlayStation con i giocatori del Palermo che sembravano guidati da una intelligenza artificiale settata a livello Esordiente.
Inguardabile il Palermo, che ha iniziato male ed ha finito peggio in 90 minuti in cui c’è stata una sola costante: i rosa hanno sempre subito. Senza proporre, senza proporsi. Troppo timidi e smarriti per essere veri.
Ed è normale che in questo contesto la squadra venga contestata. E fischiata sonoramente (leggasi Sudtirol). Perché possono mancare i risultati ma non l’impegno. Gli appassionati si sono stancati di vedere una squadra incapace di reagire e di essere presa a pallonate come a Terni ma anche come a Reggio Calabria. È mancata la grinta e la voglia di combattere. La squadra a Terni è stata contesta da chi con sacrificio ha raggiunto lo stadio e poi ha visto una sola maglia in campo, quella degli avversari.
Inevitabilmente la classifica piange. La quinta sconfitta nelle ultime sei uscite stagionali fa precipitare il Palermo nelle sabbie mobili della classifica. Sette punti e diciassettesima posizione in classifica in zona play out, in attesa che Como e Perugia giochino la loro partita nel pomeriggio. In caso di vittoria del Perugia di Silvio Baldini, la differenza reti potrebbe cambiare la classifica e far scendere ulteriormente le Aquile in piena zona retrocessione.
Due vittorie (entrambe in casa con Perugia e, quella illusoria, col Genoa), un pareggio (a Bari) e 5 ko di cui ben 2 al Barbera che fino al 27 agosto era stato per quasi un anno e mezzo un fortino inespugnabile.
Sei gol fatti con miglior marcatore Brunori a quota 3, e 12 subiti -6 di differenza reti. Palermo che non segna dal 49’ della partita col Genoa del 9 settembre. Un mese senza gol, oltre 315 minuti (più recuperi vari) di astinenza.
Probabilmente la classifica media audience di ottobre vedrà il Palermo ancora in testa, ma certamente la classifica che conta, quella derivata dal campo, al momento non ne giova.
Assume una importanza fondamentale la sfida di sabato prossimo col Pisa in casa al Barbera di sabato prossimo 15 ottobre. Le due compagini si presentano all’appuntamento staccate di una sola lunghezza ma gli uomini di D’Angelo, tornato dopo la parentesi Maran, hanno raccolto 4 punti negli ultimi 180 minuti vincendo a Perugia e fermando il Parma. Risultati che si aggiungono al pareggio con il Venezia, ultima di Maran sulla panchina nerazzurra.
I toscani sono in ripresa, i rosanero in caduta libera. Spetterà a Corini (ieri nel dopo partita lo ha apertamente detto) ed al suo lavoro dare la scossa alla squadra consapevoli che il campionato non aspetta in una serie B abbastanza competitiva e livellata come poche volte negli ultimi anni. L’imperativo è cambiare marcia e uscire da questo momento delicato.