Un punto nelle ultime quattro gare, otto i gol subiti. E’ un Palermo convalescente quello andato in scena oggi al Renzo Barbera nella sfida contro il Pisa. I rosanero, per larghi tratti dell’incontro, hanno subito la predominanza territoriale degli ospiti, approfittando però degli svarioni difensivi di un reparto arretrato, quello dei pisani, apparso tutt’altro che irresistibile. La ritrovata lena dell’attacco rosanero però da sola non basta a supplire alle lacune di gioco e del sistema difensivo, decisamente sottotono anche oggi.
La differenza finale l’hanno fatta gli allenatori. Bravo D’Angelo ad indovinare i cambi, inserendo Tramoni, man of the match dell’incontro ed autore del gol del definitivo 3-3. Dall’altra parte Corini è apparso ancora una volta passivo. Troppo tardive le sostituzioni, dovute più per gli infortuni dei suoi uomini che a vere e proprie scelte tattiche. Il Palermo muove la classifica ma non basta per uscire dalla zona play-out. Una potenziale occasione di rilancio in termini di punti e di morale si è trasformata nell’ennesimo pugno nello stomaco a cui il tecnico dovrà rimediare. Il tutto condito dai fischi inesorabili del pubblico del Renzo Barbera, sempre più spazientato dalla mancanza di risultati della squadra.
Le pagelle dei rosanero
Pigliacelli 6: Si ritrova a raccogliere la palla dalla rete per ben tre volte, ma oggi l’estremo difensore non ha particolari colpe. Anzi, si dimostra reattivo sulla conclusione di Tramoni, poi trasformata nel gol del 3-2 dalla ribattuta da corta distanza di Gliozzi.
Nedelcearu 5: Si becca un giallo sacrosanto nel finale per un netto fallo su Sibilli. Gioca una partita in media con quanto visto nel corso della stagione. Insufficente.
Marconi 5: Male anche oggi il centrale rosanero, sostituito ad inizio ripresa da Bettella. Tanti errori in disimpegno, appare sempre in ritardo sugli avanti avversari
Buttaro 5: Bello l’assist nel secondo tempo per Brunori, che non è riuscito a concretizzare spedendo alto. In fase offensiva il terzino dà il meglio di sè. Troppo gravi però gli svarioni difensivi, che contribuiscono inevitabilmente ai gol avversari. Sibilli lo fà impazzire per larga parte dell’incontro, poco coadiuvato dalla mediana.
Mateju 4,5: Disorientato, soffre le incursioni di Tourè sulla destra. C’è molto di suo nel gol che riapre l’incontro nella ripresa. Da rivedere ancora una volta.
Segre 6: Una mediana più solida lo aiuta ad esprimere meglio le sue caratteristiche offensive. Si inserisce molto e funge da sostegno a molte delle manovre d’attacco dei rosanero.
Gomes 5,5: Prima partita da titolare per il mediano scuola Manchester City. La corsa c’è, l’acume tattico è da perfezionare. Nel secondo tempo rischia di combinarla grossa in ripiegamento, poi però è bravo ad uscire da una situazione difficile.
Broh 6,5: Fra i migliori dei suoi. La sua corsa è mancata molto alla mediana di Corini. La speranza è che la sua uscita dal campo, dovuta ad un colpo alla schiena, non sia nulla di grave.
Elia 7: L’esterno offensivo è tornato quello di inizio campionato. Spinge, fa impazzire la difesa avversaria e realizza una meravigliosa doppietta. Purtroppo non basta a portare i tre punti a casa.
Di Mariano 7: Realizza il gol che apre l’incontro e scaccia le polemiche sollevate dopo il post partita di Terni. Appare più convincente delle precedenti prestazioni. Poi esce nel finale con i crampi.
Brunori 7: Non segna ma si improvvisa uomo assist e fulcro imprescindibile per l’attacco rosanero. Gli manca solo il gol.
Bettella 5: Subentra a Marconi ammonito e si fa ammonire dopo tre minuti dall’ingresso in campo. Subisce tutto il secondo tempo insieme ai compagni della difesa. Il centrale classe 2000 si dimostra ancora acerbo.
Saric 6: Entra solo nel finale, rendendosi pericoloso in un paio di circostanze. Forse doveva entrare prima, vista la mancanza d’ossigeno sulla mediana.
Vido 6: Corini gli concede pochissimo spazio anche oggi. Nonostante tutto, piazza una giocata importante fermata solo dal palo.
Valente s.v.
Corini 4: Sul fronte del confronto con il collega pisano D’Angelo, il tecnico rosanero perde su tutta la linea. Chiude il primo tempo in vantaggio, ma più per bravura dei suoi avanti che per un gioco vero e proprio, con il Pisa in evidente predominio territoriale. Nella ripresa, avanti di due gol, subisce passivamente le mosse tattiche di D’Angelo, che recupera una partita praticamente persa. I suoi cambi nel finale sono frutto più di infortuni che di reali scelte tecniche. I fischi con cui chiude l’ennesima partita deludente al Barbera sono lo specchio di una fiducia con i supporters ai minimi storici dall’inizio della nuova avventura. Più che genio, oggi è stato lampada.
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