Il Palermo lavora per la prossima stagione. Uno dei pochi vantaggi, infatti, dell’essere stati esclusi dai play off per la serie A che sono in corso di svolgimento, sta nel fatto che il club possa già iniziare a delineare i contorni per la prossima stagione.
Nei giorni scorsi l’amministratore delegato del club, Giovanni Gardini, ha parlato del futuro dei rosanero attraverso i canali ufficiali.
Il Palermo ripartirà da Eugenio Corini in panchina e punterà alla serie A. Questi gli argomenti principali di Gardini che ha anche parlato del centro sportivo di Torretta, e promosso la stagione della squadra così come il lavoro del tecnico nonostante la delusione della mancata qualificazione ai play off in favore di Reggina e Venezia. Le due formazioni, ricordiamo, sono già state eliminate nel turno preliminare rispettivamente dal Sudtirol per 1-0, e dal Cagliari per 2-1.
Difesa da rifondare
Ma per dare seguito alle parole dell’amministratore delegato è chiaro che ci vorrà una rivoluzione. Soprattutto in difesa.
Il campionato appena andato agli archivi ha visto il Palermo chiudere con 49 reti al passivo. Troppi. Mirko Pigliacelli ha chiuso la porta in 10 occasioni nelle quali è stato bravo a non subire gol. Ma nelle altre 28 giornate è stato costretto a capitolare almeno una volta. Ed otto volte ha subito 3 gol: con Ascoli, Reggina, Ternana, Pisa, Cosenza all’andata; Perugia, Cittadella, Venezia nel girone di ritorno.
Inoltre chiuso il torneo con una striscia di 6 partite consecutive nelle quali ha subito almeno una rete.
Se il Palermo vorrà combattere per la serie A dovrà inevitabilmente rivoluzionare una difesa apparsa vulnerabile, lenta, macchinosa ed anche autolesionista in alcune occasioni.
I numeri della stagione regolare del campionato cadetto sono inequivocabili. Frosinone e Genoa, le due squadre che hanno dominato la classifica e sono volate in serie A direttamente hanno chiuso il loro cammino trionfale subendo meno gol di tutte. Solo 26 gol il Frosinone, primo con 80 punti; 28 il Genoa, secondo a quota 73.
Suggestione Lucioni
Al Palermo servono almeno due difensori di riferimento. E si cominciano a fare già i primi nomi per la prossima stagione anche se il calciomercato estivo inizierà soltanto il prossimo 1 luglio.
Si parla di Fabio Lucioni, capitano del Frosinone e fresco di promozione in massima serie cui cartellino è di proprietà del Lecce che proprio ieri grazie al successo sul Monza ha centrato la salvezza in serie A con 90 minuti d’anticipo. Il difensore centrale sarebbe nel mirino dei siciliani in vista della prossima stagione.
Potrebbe essere lui il primo pilastro su cui rifondare una difesa che spesso e volentieri è andata in difficoltà. Lucioni, 36 anni a fine settembre, conosce molto bene la serie B. Ha centrato la promozione a Benevento nella stagione 2016-2017 e l’ha vinta con il Lecce nella stagione 2021-2022 e, appunto, col Frosinone in questa annata sportiva. Ancora molto presto per dire se si tratti di una semplice suggestione o se ci sia qualche cosa di concreto. L’unica cosa certa è che se si vuol puntare alla serie A e si vuole rinforzare la difesa, quello di Lucioni sembra il nome ideale.
Così come quello di Massimo Coda per l’attacco nonostante Brunori abbia dato garanzie in termini realizzative con i suoi 17 gol. Ma Coda potrebbe alzare il livello del reparto offensivo che a parte il numero 9 e capitano, è stato decisamente sotto le aspettative. Se si pensa che gli altri componenti del reparto offensivo hanno realizzato 8 reti complessivamente: 4 Soleri, 3 Tutino ed 1 Vido. Troppo poco per non dover pensare ad altro ed in meglio.
Intanto ci sarà il nodo dei prestiti sia in entrata che in uscita da risolvere per poi pensare alla ricostruzione della squadra che necessariamente dovrà cambiare volto per ambire alla serie A.
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