Il Palermo rischia di perdere ma nel finale trova due reti e riesce a pareggiare a Potenza per 2-2 nella 33ma giornata del girone C della serie C. Un punto guadagnato, visto l’andamento della sfida con i lucani ma una prestazione complessiva altalenante che vede i rosanero frenare ancora in classifica.

Il Palermo, al secondo pari consecutivo con una squadra pericolante dopo quello del Barbera con l’Andria, rimane sempre al sesto posto con 53 punti. Il Monopoli va 55 grazie al successo esterno sul campo del Monterosi, l’Avellino a 56 pareggia in casa col Messina. Il Potenza dal canto suo trova il quinto risultato utile consecutivo che conferma il buono stato di salute di una squadra che lotta per la salvezza diretta senza passare per i play out.

Palermo risponde ma il Potenza passa in vantaggio

Che fosse una partita difficile, ma tutto sommato alla portata del Palermo, lo si sapeva fin dalla vigilia. L’avvio di gara sul campo sintetico dell’Alfredo Viviani di Potenza è dei padroni di casa che già al terzo con Romero prova a pungere senza riuscire. Tre minuti dopo Zenuni trova la conclusione potente che viene respinta da Giron. Quest’ultimo rimane tramortito al punto che l’arbitro deve fermare il gioco.

Il Palermo si fa vedere al 10’ con Dall’Oglio ma Greco è bravo a deviare il suo tiro. Dal conseguente angolo, Valente spreca malamente.

Al 20’ Potenza pericoloso su punizione: Zenuni sfiora il palo. Il Palermo ci prova con azioni di contropiede a cercare Brunori ma in entrambe le occasioni, l’estremo difensore del Potenza anticipa l’attaccante rosanero.

I padroni di casa vanno in vantaggio prima della mezz’ora con Romeo che sfrutta un cross di Coccia per battere Massolo.

Il Palermo risponde nel recupero con Marconi che raccoglie di testa un corner di Dall’Oglio ma la sfera coglie la traversa. Ci riprova, sempre di testa, Lancini ma Romero sventa sulla linea.

Baldini cambia ad inizio ripresa

Il tecnico Baldini cambia registro. Sotto di un gol, l’allenatore rosanero vuole dare una mossa con tre sostituzioni, una per reparto: Soleri al posto di Felici, Odjer al posto di Dall’Oglio, Buttaro per Doda.

Il raddoppio dei padroni di casa

Ma è il Potenza che segna il 2-0. È Cuppone il protagonista del raddoppio dei padroni di casa grazie. L’attaccante riceve da Sandri e da dentro l’area, da posizione defilata, fa partire un tiro a giro che non lascia scampo a Massolo. È festa all’Alfredo Viviani.

Baldini continua con i cambi e manda in campo Floriano per Valente al 63’.

Al 76’ però è il Potenza ad andare vicino al 3-0 con Zampano che da solo davanti al portiere non riesce a battere Massolo, bravo a deviare il pallone.

Gol sbagliato, gol subito, il Palermo la riapre con Soleri

La legge non scritta del calcio si concretizza 2 minuti dopo. Soleri trova il guizzo vincente sfruttando una percussione offensiva. La sua staffilata batte Greco e riapre la sfida.

Annullato gol a Brunori per fuorigioco

Si sveglia il Palermo. Due minuti dopo Brunori trova il gol ma viene annullato sul fuorigioco.

Soleri si procura rigore, Brunori lo trasforma

Brunori trasforma il rigore del 2-2 del Palermo a Potenza

Il pareggio è rinviato di pochi minuti. All’89’ Soleri sguscia in area sulla destra e semina il terrore ma viene fermato irregolarmente. È calcio di rigore che un minuto dopo Brunori trasforma con freddezza sotto gli occhi dei tifosi palermitani arrivati al Viviani per il 2-2 ed il suo 18° gol in campionato.

Soleri “Contento per il gol”

Edoardo Soleri è stato sicuramente l’uomo in più del Palermo. Entrato nella mischia ad inizio ripresa, nel finale ha dato la carica segnando prima il gol della speranza e poi procurando il rigore trasformato all’89’ dal glaciale Brunori. Queste le sue parole: “Sono contento per il gol e speravo potesse servire per recuperare la partita. L’abbiamo pareggiata ma peccato per non averla vinta. Nella ripresa c’è stata la scossa. Cerco di allenarmi bene e di mettere in difficoltà il tecnico”.

Baldini striglia i suoi

A fine partita, il tecnico Silvio Baldini commenta il pari. Deludente contro la quartultima in classifica.

“Noi siamo una famiglia e le cose vanno dette in faccia – sottolinea – ma poi loro fanno uscire le comunicazioni fuori dallo spogliatoio. Voi sapete la formazione prima che io la do a loro. Questi devono mettersi in testa che c’è da pedalare, chi si serve una riserva si metta da parte”.

Baldini continua: “Prendiamo un ragazzo della Primavera e lo mettiamo al suo posto. Il Palermo ha sempre la possibilità di fare due-tre gol. Come mai prendiamo sempre gol al primo tiro in porta subito? Sarà la casualità? Bisogna giocare a carte scoperte, non mi nascondo. Io sono uno che li difende, la colpa non è di nessuno. Qui bisogna essere uomini perché quando rappresenti una città devi avere la cultura di capire cosa significhi indossare la maglia rosanero e perché la maglia soprattutto è rosa e nera”.

“Voglio andare in serie B col Palermo”

Non si ferma l’allenatore toscano: “Io voglio andare in Serie B con il Palermo. Questi imbecilli (nel senso buono) se non hanno le palle da tirare fuori vuol dire che sono superficiali (in particolare dopo che io martedì mi sono spogliato a nudo davanti a loro con la foto di mia figlia) e allora gli faccio vedere il Baldini che tira fuori i coglioni. Se tu vuoi lo scontro io ce l’ho, voglio andare in Serie B! Voglio che i giocatori giochino come abbiamo fatto negli ultimi venti minuti. Dobbiamo rimuovere i musi lunghi, porto un drone al campo e in settimana riprendo gli allenamenti. Al direttore ho detto guarda quel giocatore (non faccio nomi) che entra prima della partita in campo con le mani in tasca. Potrei mai fare affidamento su di lui per ribaltarla? Io ho messo tutti in campo, ho dato possibilità a tutti in queste settimane. Siccome i ragazzi hanno capito ciò che io voglio, si devono assumere le loro responsabilità. Soprattutto chi non gioca! Accardi è quel ragazzo che si sente sempre titolare, ci vogliono persone che abbiano la capacità di capire cosa significhi indossare la maglia del Palermo”.

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