A piccoli passi verso i play off ma lontano dalla terza posizione: il Palermo impatta sul campo della pericolante Paganese per 2-2 nella 34ma giornata del girone C della serie C. È il terzo pareggio consecutivo per i rosa dopo quelli con Fidelis Andria e Potenza e che rimangono in sesta posizione con 54 punti.
Dopo questo risultato deludente con un’altra pericolante, il terzo posto si allontana: l’Avellino ha superato in trasferta il Picerno per 1-0 e volta a +5 seppur con una partita in più dato che il Palermo deve recuperare la sfida col Taranto mercoledì 30 marzo al Barbera.
I risultati di giornata delle avversarie non sorridono all’undici di Baldini: il Monopoli ha battuto 3-1 il Potenza ed è quarto con 58 punti. Ed anzi devono guardarsi anche dietro: il Foggia insegue ad un punto (e con una partita in più) dopo il perentorio 5-2 ai danni del Campobasso.
Il Palermo ha impattato ancora giocando una partita dai ritmi lenti e commettendo diversi errori nonostante la bassa caratura dell’avversario che oltre alla buona volontà ed alla grinta non ha fatto cose trascendentali. Dopo oltre 20 minuti di nulla segna Cretella, poi pareggia Brunori guadagnando e trasformando un rigore allo scadere del primo tempo per la sua 18ma rete. Valente ad inizio ripresa ribalta la situazione trovando la zampata vincente. Ma è una squadra che vive di fiammate. I rosa vanno vicini al 3-1, la Paganese sfrutta un nuovo errore difensivo con Tommasini che trova e trasforma (come Brunori) un penalty. Poi, per quasi mezz’ora, non succede quasi più nulla di rilevante.
Primo tempo caratterizzato da ritmi lenti con poche azioni ed un gioco oggettivamente noioso da ambo i lati. Il Palermo non riesce a proporre azioni interessanti, la Paganese non corre troppi rischi. Nei primi 20 minuti di gioco non succede nulla. Salvo qualche tentativo velleitario dei rosa e l’ammonizione a Francesco De Rose per fallo su Cretella.
Due minuti dopo, al 22’, la Paganese va in vantaggio. Un errore difensivo del Palermo spalanca la strada a Tomasini che si invola e tira: Pelagotti, tornato titolare, riesce a respingere in qualche modo ma Cretella lasciato libero raccoglie la corta ribattuta del portiere e spedisce comodamente in rete per il vantaggio.
In svantaggio per la quarta partita di fila (dopo Avellino, Andria e Potenza), il Palermo prova a scuotersi. Poco prima della mezz’ora, De Rose scocca un gran tiro di destro che trova il portiere campano Baiocco preparato per la deviazione in angolo. Successivamente, Luperini è fermato da Tommasini e calcio di punizione.
I rosa a questo punto spingono, o quanto meno abbassano il piede sull’acceleratore. Un colpo di testa di Marconi al 31’ è alto. I padroni di casa reagiscono: al 40’ Zanini ci prova ma la sua conclusione è respinta da Marconi. Tre minuti dopo, Valente lancia Giron che crossa in area sulla sinistra ma la sfera non trova il destinatario, Brunori.
Il Palermo trova il pari sul finire del primo tempo. Ad un minuto dall’intervallo, Brogni ferma in area con le cattive Brunori. È rigore che lo stesso attaccante rosanero trasforma con freddezza spiazzando l’estremo difensore della Paganese che in campionato aveva parato 6 rigori su 14.
Ad inizio ripresa, Baldini mischia le carte. In campo Crivello e Floriano al posto di Giron e Damiani.
Il Palermo ribalta il punteggio al 55’ con Valente che raccoglie a pochi passi dalla porta un passaggio rasoterra al centro del neoentrato Floriano, bravo a sua volta a seminare il panico sulla sinistra per il 2-1 dei rosanero ed a centrare un pallone invitante che doveva essere solo spinto in rete.
Baldini opera il terzo cambio al 61′: Odjer entra al posto di Soleri.
Al 65’ Valente va vicino alla doppietta ed al 3-1 per il Palermo. Il centrocampista intercetta un retropassaggio di De Santis ma controlla male e superando il portiere avversario portando la sfera oltre il fondo.
La legge non scritta del calcio si concretizza. Gol sbagliato, gol subito e così, due minuti dopo, al 67’, Tommasini sguscia in area rosanero, Crivello fa fallo sul giocatore della Paganese. Rigore successivamente trasformato dallo stesso Tommasini che spiazza Pelagotti per il 2-2.
Al 71’ Baldini da spazio a Fella che entra al posto di Luperini. In questo frangente il Palermo prova ad alzare il ritmo ed aumenta la pressione sugli avversari senza, però, riuscire a sfondare. Al 76’ Odjer ammonito al termine di un’azione d’angolo in attacco del Palermo che era finita in rete ma il gioco era fermo per irregolarità del centrocampista rosanero che aveva toccato volontariamente la sfera con la mano. De Rose esce per Dall’Oglio al 78’.
La partita si addormenta. Le due squadre continuano a giocare senza trovare lo spunto vincente. L’episodio degno di nota arriva al 91’ ed è la seconda ammonizione per Odjer che sbaglia un controllo, a centrocampo ed è costretto a far fallo su Iannone che gli aveva soffiato il pallone e si stava involando. Palermo in inferiorità per tutto il recupero ma non succede più niente.
A fine partita, Silvio Baldini analizza il nuovo risultato deludente ed amaro che scrive, a meno di miracoli, la parola fine sul terzo posto dei play off e lascia spazio solo per eventuali posizioni di rincalzo.
Queste le sue parole: “Stavamo pareggiando e volevo provare a vincere la partita con dei calciatori freschi. Era giusto provare, se avessimo fatto il 3-1 avremmo potuto trovare anche fortuna nel provare delle determinate situazioni in campo. Non è facile giocare con loro perché sono abituati a soffrire e lottare, quindi non è stato facile venirne a capo”.
E prosegue: “Io non mi arrendo, il mio stato d’animo è la tranquillità di pensare a Taranto. Vediamo come arriviamo in fondo, ai ragazzi ho detto di pensare alla partita di mercoledì. Ai playoff ce la giocheremo, lì o sei dentro o sei fuori. Il campo non ha facilitato noi come loro, il secondo gol di Valente ad esempio è arrivata da una giocata bella. A Potenza abbiamo rischiato il 3-0 sotto, oggi invece non abbiamo mai corso grossi pericoli per il risultato. Atteggiamento della squadra? Dispiace perdere punti, ma non ci resta che giocare queste partite.”
Baldini inoltre dice: “Nelle ultime tre trasferte abbiamo vinto la partita più difficile, e nessuno di noi avrebbe pensato che su queste tre saremmo andati a vincere quella di Avellino. Accetto la partita di oggi, ma bisogna cercare di migliorare, altrimenti è inutile stare qui a parlare. Oggi abbiamo preso due gol senza mai un tiro in porta loro. Tutto sommato non siamo stati bravi a leggere bene gli episodi, ma questo non nasce da una situazione di ansia nostra”.
L’argomento play off è stato trattato durante il post partita. Baldini ha sottolineato: “Penso alla partita, non alla classifica, ma spero ovviamente che si arrivi più in alto possibile. L’importante è arrivare ai playoff con gambe e testa giusta. Se manca una di queste due cose diventa difficile, serve la convinzione che con le nostre armi si possa venire a capo di partite complesse. Abbiamo creato non come nelle altre partite, ma qualcosa abbiamo fatto”.
Ed inoltre: “Non era un campo semplice, con loro molto agguerriti. Questa partita nascondeva di certo delle insidie, peccato per i gol subiti da episodi e non da giocate loro. Dispiace sempre per quel 3-1, purtroppo è successo, bisogna andare avanti. Se analizziamo la condizione in vista dei playoff in base alle ultime partite certamente non si possono avere sensazioni positive. Il calcio però è fatto di episodi, e se questi girano tutto può andare diversamente”.
Infine: “I ragazzi si allenano bene, e quando applicano quello che fanno in settimana in partita fanno ancora meglio. Questa partita non era semplice, nonostante la classifica. La nostra squadra mi dà l’impressione che se gioca contro una squadra forte e ha mentalità giusta non abbiamo paura di nessuno. Al di là della speranza, io mi baso su ciò che vedo in allenamento”.