- Match equilibrato e giocato a viso aperto dalle due squadre
- Palermo avanti con Lancini su azione di calcio d’angolo nel primo tempo
- Nella ripresa forcing dell’Avellino che trova il pareggio con Tito su un dubbio rigore
- Filippi “Pareggio giusto, ce la giochiamo con chiunque”
Esame di maturità superato a metà. C’è la prestazione ma non la posta intera. Al Barbera il Palermo non centra la terza vittoria consecutiva ed impatta 1-1 con il forte Avellino nella dodicesima giornata del girone C della serie C.
Palermo aggancia il Catanzaro ma è superato dal Monopoli
Un punto che muove di poco la classifica, precedentemente raddrizzata dalle affermazioni sofferte con Francavilla e Vibonese. I rosanero salgono a quota 20 ma scendono al quarto posto in classifica: il Monopoli ha battuto 2-0 il Monterosi e scavalca il Palermo di due lunghezze ma agguanta il Catanzaro che ieri ha perso a Bari per 2-1. Rosanero raggiunti dal Taranto, vittorioso sul Potenza. Irpini rimangono tre punti indietro ma sempre in agguato.
Sfida intensa
Sotto la piogga del Barbera, sempre più intensa nel corso dei minuti, non è mancata la vigoria, l’intensità e la voglia di lottare. Doti che il tecnico Filippi ha sempre cercato nel suo credo ed imposto ai suoi uomini ma che non sempre la squadra è riuscita a concretizzare in campo. Soprattutto lontano dal Barbera. Questa volta, tuttavia, nonostante il pareggio interno, la prestazione al cospetto di una formazione molto solida come quella irpina c’è stata. Ne sono nati 90 minuti estremamente combattuti dove entrambe le formazioni hanno cercato di vincere e dove non ha prevalso nessuno.
Filippi “Pari giusto”
A fine partita, il tecnico del Palermo, Giacomo Filippi ha commentato a caldo la sfida. “Il pareggio è un risultato giusto con le due squadre che hanno dato tutto e provato a vincere – sottolinea – ci abbiamo provato fino alla fine, questo Palermo deve lottare e giocarsela con tutti fino all’ultima giornata. Non guardo la classifica: ancora è presto, siamo solo alla dodicesima giornata. Buttaro è stato uno dei migliori in campo, sta dimostrando di poter stare in una piazza così importante”.
“Il rigore dell’Avellino è davvero dubbio”
Filippi, poi, si è soffermato sul rigore, apparso ai più piuttosto dubbio: “Resta l’amaro in bocca – osserva – non protesto quasi mai dal campo, ma ho rivisto il rigore concesso all’Avellino. È molto dubbio. Parliamo di un errore arbitrale davvero evidente. Sapevamo di incontrare un’ottima squadra, peccato perché avremmo potuto mantenere il passo e piazzarci da soli al secondo posto. Ho cambiato De Rose perché era ammonito e questa era una sfida spigolosa, Doda ho deciso di non cambiarlo perché nell’uno contro uno non è inferiore a nessuno. Purtroppo è andata male. Per me Doda è un calciatore importante come lo sono tutti gli altri, io non sono abituato a cambiare tanto per cambiare”.
Lancini la sblocca
Dopo un avvio di studio ma con qualche fiammata delle due squadre, i padroni di casa sbloccano la partita grazie ad un colpo di testa di Lancini che su calcio d’angolo battuto da Dall’Oglio infila l’estremo difensore irpino. Lancini è bravo nell’inserimento e nell’anticipo sul suo marcatore diretto. Palermo avanti 1-0.
Al 31′ rosanero vicini al raddoppio con Silipo che su calcio di punizione fa passare il pallone attraverso la barriera, Forte è decisivo e sventa in angolo.
Di Gaudio ci prova due volte nel finale di primo tempo
L’Avellino non ci sta e con il palermitano di Gaudio sfiora due volte nel finale del primo tempo la rete del pari. Prima al 35′ con un tiro ravvicinato. Due minuti più tardi invece centra il palo e Pelagotti poi prende la sfera.
Nella ripresa forcing irpino
La ripresa inizia con i primi cambi tattici: entra Valente per De Rosa nel Palermo. Braglia, invece, nell’Avellino sostituisce Gagliano e De Francesco con Plescia e Matera. Saranno cambi redditizi per i biancoverdi. I due, infatti, daranno più brio alla manovra.
Al 53’ è proprio Plescia che si invola e si trova a tu per tu con Pelgatotti ma il suo tiro è debole e non crea problemi. La sfida si infiamma. L’Avellino ci prova ma non è incisivo. Fella ci prova al 58’ ma la sua fuga non va a buon fine e spreca a lato.
Doppio giallo per Doda
Primo colpo di scena della ripresa: al 59’ Doda, già ammonito, commette un nuovo fallo da ammonizione per fallo tattico su Kanoutè. Per lui è giallo, Palermo in 10 per una buona mezz’ora.
La ripresa inizia con i primi cambi tattici
Entra Valente per De Rosa nel Palermo. Braglia, invece, nell’Avellino sostituisce Gagliano e De Francesco con Plescia e Matera. Saranno cambi redditizi per i biancoverdi. I due, infatti, daranno più brio alla manovra.
Al 53’ è proprio Plescia che si invola e si trova a tu per tu con Pelgatotti ma il suo tiro è debole e non crea problemi.
La sfida si infiamma. L’Avellino ci prova ma non è incisivo. Fella ci prova al 58’ ma la sua fuga non va a buon fine e spreca a lato.
Pelagotti protagonista
Al 61’ ospiti vicini al pareggio: Matera impegna severamente Pelagotti che è costretto agli straordinari e vola in angolo. Sul corner colpo di testa centrale di Silvestri ed ancora il portiere del Palermo blocca.
Filippi cambia
Il tecnico del Palermo cambia: Odjer al posto di Fella. Fuori anche Silipo per Peretti.
Anche l’Avellino in 10
Altro colpo di scena al 65’ Rizzo ferma con le cattive Valente involato in area. È rosso diretto. Le squadre sono entrambe in 10.
Al 70’ esce Brunori per Valente mentre gli ospiti tolgono Micovski per Mignanelli ed Aloi per D’Angelo.
Irpini ancora pericolosi con Mignanelli
Mignanelli al 73’ impegna severamente Pelagotti tirando in modo teso ma centrale. La sfera per via del terreno viscido non viene bloccata ed è lo stesso estremo difensore che di piede allontana sul palo. Sventa poi la difesa. Un minuto dopo torna in campo Crivello (reintegrato in rosa) che sostituisce Dall’Oglio.
Tito pareggia su rigore col brivido
Episodio chiave al 76’ Peretti fa fallo (dubbio) in area di rigore su Plescia. L’arbitro indica il dischetto. Dagli 11 metri Tito tira rasoterra, Pelagotti intuisce, sfiora ma non devia, probabilmente non aiutato dal fondo viscido.
Nel finale sfida ancora equilibrata ma non ci sono più grossi pericoli per entrambi i portieri.
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