Il Palermo naufraga ancora nell’uggiosa domenica del Renzo Barbera, facendo “risorgere” anche il Venezia. Dopo la sconfitta contro il “moribondo” Cosenza infatti, anche i lagunari strappano i tre punti ad una squadra rosanero apparsa ancora priva di gioco. Venti minuti di buon calcio mostrati nel finale non possono bastare, non in questa Serie B. Le pause non sembrano portare fortuna alla formazione di Corini visto che, nella precedente occasione, il Palermo uscì battuto dal Barbera anche contro il Sudtirol.
Ma oggi la sfortuna non è la risposta, o meglio non è la sola spiegazione ad una sconfitta che lascia l’amaro in bocca ai tifosi, che hanno subissato la squadra di fischi a fine partita. Contesto nel quale non c’era il tecnico, andato direttamente negli spogliatoi dopo il fischio finale. Alla quattordicesima giornata, in piena zona play-out e con soli quindici punti in classifica, qualche domanda in quel di viale del Fante bisognerebbe iniziare a farsela. Delle due l’una: o la squadra non riesce ad avere un’anima o, evidentemente, questo collettivo non è sufficiente a raggiungere l’obiettivo minimo stagionale, ovvero la salvezza. E quindi, qualche rimpianto, quantomeno, dovrebbero iniziare ad averlo anche la società per quanto fatto nella sessione estiva. Adesso, per i rosanero c’è la trasferta di Benevento, altro nodo cruciale di una stagione che si fa sempre più difficile.
Pigliacelli 7: Come da titolo, salva il salvabile. In un primo tempo nel quale gioca praticamente solo il Venezia, l’estremo difensore rosanero sventa ogni minaccia. Poi, nella ripresa, cade sotto il bombardamento lagunare in seguito al gol di Pohjanpalo, fortunato nel raccogliere un tiro smorzato dai venticinque metri. Nel finale, infine, si oppone a Novakovic, tenendo in piedi la squadra.
Mateju 4: Sono rimaste davvero poche parole per descrivere le prestazioni del terzino rosanero. Nel primo tempo, regala un’occasione colossale agli ospiti, costringendo Pigliacelli all’ennesimo miracolo. Difficile capire perchè resti in campo, se non per mancanza di reali alternative.
Nedelcearu 6: Una delle poche certezze del reparto difensivo. Senza Marconi, lavora bene in tandem con Bettella, facendo quello che può in una partita di grande lavoro difensivo. Uno dei pochi a mostrare la grinta giusta fino alla fine.
Bettella 6,5: In una giornata in cui in pochi si salvano, Davide prova a battere il Golia lagunare. E al minuti 83 ci riesce anche, salvo poi vedersi annullare il gol del possibile pari da un fuorigioco millimetrico di Soleri registrato al VAR.
Sala 5,5: Rientra in campo dopo alcune partite di assenza. Ci prova. Ci mette il cuore, ma la condizione è ancora deficitaria. Difende bene ma dialoga poco con Di Mariano. Poi chiede il cambio stremato. Impegno apprezzabile.
Segre 4,5: Quando è arrivato dal Torino nel mercato estivo, i tifosi avevano grandi aspettative su questo ragazzo. Previsioni riviste al ribasso nelle ultime settimane. Anche oggi sottotono.
Gomes 5 Poco dinamico nel fredddo pomeriggio del Barbera. Il terreno di gioco non lo aiuta, ma c’è da dire che il mediano scuola City sembra uscito male da queste due settimane di sosta.
Broh 5: Anche oggi poca roba in mezzo al campo. Il dinamismo da solo non basta. La superiorità tecnica del Venezia si è vista tutta.
Valente 5: Poche idee e confuse. Non produce nulla nel primo tempo, poco nella ripresa. Fra i pochi meriti quello di aver creduto sul pallone che ha poi portato al momentaneo pari di Bettella, annullato dal VAR.
Di Mariano 5,5: Mette tutta la grinta che ha in corpo. Uno dei pochi a provare a cercare l’uno contro uno con un avversario. In pieno recupero, con di fronte due avversari, allarga le braccia cercando un aiuto che non c’è.
Brunori 3: Uomo copertina della disfatta odierna. Distratto, svogliato, sfortunato. Al 50′ spreca un occasione colossale puntando Ioronen invece di provare a calciare verso la porta. Poi spreca il rigore (il secondo dopo quello di Cosenza) e calcia altissimo sulla respinta. Ombra di se stesso.
Soleri (dal 75′) 5: Entra a tabellino soltanto per aver provocato l’annullamento del gol di Bettella. Prestazioni lontane dalla migliore forma del numero 23.
Floriano (dal 75′) s.v.
Damiani (dal 81′) s.v.
Stulac (dal 81′) s.v.
Devetak (dal 88′) s.v
Corini 3: Anche oggi, il tecnico rosanero si è dimostrato senza idee. La sua squadra, come al solito, si limita a subire il gioco avversario per poi provare a ripartire in velocità in seguito a qualche errore altrui. La sua tattica attendista si rivela inefficace anche oggi, con i primi cambi spesi al 75′ e con diversi giocatori in debito d’ossigeno evidente già da diversi minuti. Il tecnico appare ancora in confusione, incapace di dare un’anima alla sua squadra. A fine partita, non va nemmeno sotto la curva insieme alla squadra a prendersi la pioggia di fischi del Renzo Barbera. Ormai si è capito, sarà un campionato di sofferenza. Ma sta al Genio tirare fuori qualche idee dalla sua lampada, la quale continua ad apparire vuota, senza nessuna idea di gioco. Ancora una volta rimandato.