- La sagoma nera di ArcaSgr si presenta solitaria a Montecarlo e taglia per prima il traguardo
- Il Maxi 100 piedi di Guido e Adalberto Miani ha chiuso la regata in 59 ore, 3 minuti e 8 secondi
- Secondo posto per Pendagron VI che si è aggiudicato il duello ravvicinato con Aragon
ArcaSgr rispetta i pronostici e taglia per prima il traguardo della regata d’altura Palermo-Montecarlo solcando la linea del traguardo alle 23.03 di ieri sera (23 agosto), tra le luci artificiali del porto del Principato che hanno fatto da contrasto con il buio della notte.
Il Maxi 100’ di Guido e Adalberto Miani, skipper Furio Benussi, ha percorso le 500 miglia nautiche della regata, giunta alla sedicesima edizione, con il tempo di 59 ore, 3 minuti e 8 secondi.
Arca SGR, un progetto del 2003 vincitore della celebre Sydney-Hobart (con il nome Skandia) che per l’occasione poteva contare a bordo su affermati velisti come Lorenzo Bressani, Vittorio Bissaro, Stefano Spangaro, Andrea Caracci, Andrea Ballico e Nicholas Brezzi, si aggiudica il Trofeo Giuseppe Tasca d’Almerita. Alloro che va appannaggio dell’imbarcazione che si aggiudica la line honours.
Un successo meritato
Gloria e festeggiamenti meritati per Arca che fin dalle prime battute della regata ha comandato la flotta partita dal Golfo di Mondello alla volta del Principato. L’equipaggio del Fast and Furio Sailing Team si è guadagnato sul campo di regata il successo in tempo reale.
Cosa hanno detto i vincitori in tempo reale
“La Palermo-Montecarlo è una regata bellissima, con un’organizzazione perfetta”, sono le prime parole di Guido Miani. “Come sempre è stato un grande piacere essere alla partenza a Palermo dai nostri amici del Circolo della Vela Sicilia – ha continuato – che hanno fatto di tutto per darci la possibilità di correre questa regata, con tutte le difficoltà del momento. Quindi non possiamo far altro che ringraziarli di cuore, a partire dal presidente Agostino Randazzo”.
Gli fa eco Furio Benussi “Poi dal punto di vista meteo è successo un po’ di tutto: 30 nodi, mare, bonaccia, noi nuovo ventone… è mancata solo la pioggia, a conferma che la Palermo-Montecarlo è davvero una regata completa e coinvolgente”.
Per il secondo posto, Pendragon VI vince il duello con Aragon
Piazza d’onore per Pendragon VI che nella prima metà della regata ha conteso il successo ad Arca. Lo scafo di Carlo Albertini è giungo alle 2 e 20 del mattino col tempo di 2 giorni 14 ore 20 minuti e 5 secondi al termine di un altro duello.
Persa la sfida per la vittoria in tempo reale, infatti, Pendragon VI ha ingaggiato un duello sul filo dei minuti con gli inglesi di Aragon, terzi a Montecarlo in 2 giorni, 15 ore, 35 minuti e 15 secondi con un distacco minimo di 15 minuti e 10 secondi.
Le altre barche arrivate a Montecarlo
Nel frattempo si susseguono i primi arrivi della flotta che durante la traversata si è ridotta da 46 partenti a 43. Quarto posto in tempo reale per Kuka 3 di Franco Niggeler, a Montecarlo in 2 giorni, 16 ore, 3 minuti e 10 secondi.
Più staccati Leaps & Bounds di Jean Philippe Blanpain (tattico Michele Regolo), 2 giorni 20 ore, 9 minuti e 57 secondi ed Hitcchiker, 2 giorni, 22 ore, 9 miunti e 38 secondi. A seguire Hitcchiker, Tonnerre de Glen, Scheggia, Freya, Favorite Plus, Lagertha, Adrenaline, Met White Whales, Ergo e Joy, la barca con a bordo un equipaggio del Circolo della Vela Sicilia.
Il resto della flotta è atteso sulle banchine dello Yacht Club de Monaco nell’arco della giornata e della notte. La lotta è accesissima per la conquista del Trofeo Challenge Angelo Randazzo che sarà assegnato al primo classificato nel raggruppamento IRC, in una classifica elaborata sulla base dei compensi.
“Salvo” il record di percorrenza di Esimit Europa 2
Niente da fare per il record di percorrenza. Eolo ha fatto i capricci e rallentato la corsa dei favoriti della vigilia che avrebbero potuto attaccarlo. Il primato in tempo reale della regata è stato stabilito nel 2015 da Esimit Europa 2 con il tempo di 47 ore, 46 minuti e 48 secondi.
Questa imbarcazione ha vinto il Trofeo Giuseppe Tasca d’Almerita assegnato per la vittoria in tempo reale, quattro volte, ininterrottamente dal 2010 al 2012 e, appunto, nel 2015 con tanto di primato. Che rimane in piedi.
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