Niente da fare neanche a Como. Il Palermo continua il suo periodo nero ed impatta 1-1 al Sinigaglia con la formazione di casa allenata da Moreno Longo. I rosanero salgono a quota 45, i lariani a 43 ma è un punto che non serve a nessuno. Almeno in chiave play off. Ai siciliani continua a mancare la vittoria: una sola nelle ultime 12 partite. Un ruolino da play out e al di là di tutte le parole e proclami è sembrata una squadra che si è accontentata, ormai sazia della salvezza virtualmente raggiunta.
Ed a proposito, questo punto farà sicuramente bene alla causa. Ma occorre ben altro per una rincorsa ai play off che oggettivamente non è mai partita e si è fermata sempre sul più bello.
Ancora una volta rosanero avanti ed incapaci di difendere il vantaggio. Ancora una volta si parla di un’occasione persa. L’undici di Corini parte bene e trova il vantaggio con Alessio Buttaro in apertura alla prima rete da professionista bravo a ribadire in porta un pallone ribattuto dal palo dopo una conclusione di Brunori.
Il Como riacciuffa la sfida poco dopo il 30′ con un calcio di rigore – parso a dire il vero piuttosto generoso – per un contatto in area tra Sala e Vignali. Cerri spiazza il portiere Pigliacelli e fa l’1-1. Match piacevole fino al termine del primo tempo. Nella ripresa veramente poco da registrare con pochissime azioni e taccuini utilizzati più per segnare le sostituzioni che altro. Partita veramente avara di emozioni nei secondi 45 minuti ed un andamento che ha confermato come le due formazioni alla fine si siano accontentate del punto.
Bene gli esterni, sia Buttaro, ma anche Sala al di là del contatto che ha poi scaturito il calcio di rigore (dubbio). Brunori si è visto poco ed a parte il palo non è sembrato in grande spolvero. Continua a mancare la luce a centrocampo: Verre ha provato l’eurogol senza fortuna, onore all’intenzione, ma in fase di costruzione non è sembrato minimamente ispirato. Non ci è sembrato neppure la brutta copia di Modric. In poche parole la luce a centrocampo non c’è stata anche perché Gomes e Segre a parte il lavoro sporco non hanno fatto nulla di propositivo.
Sarà l’aria festiva del primo maggio, sarà per la salvezza raggiunta, ma è sembrata una partita tra due squadre già in vacanza e senza obiettivi. E quanto visto in campo, soprattutto nella ripresa, conferma tale impressione.
Le scelte di Corini
Eugenio Corini va avanti – come aveva ampiamente preannunciato – col 3-5-2. Naturalmente “elastico” e quindi adattabile alle esigenze. Il tecnico conferma otto undicesimi che sono scesi inizialmente in campo col Benevento sabato scorso. Uniche novità Segre a centrocampo al posto di Saric che si è infortunato col Benevento sabato scorso, Buttaro sulla destra per il convalescente Valente – fermo nei giorni scorsi per una botta al ginocchio ma tra i convocati ed in panchina – e Tutino al fianco di Brunori dal 1′ minuto.
Pigliacelli tra i pali, difesa a tre invariata composta da Mateju, Marconi e Nedelcearu, sulla mediana, a sinistra Sala, a destra la novità Buttaro, mediana a tre formata da Verre (che dovrebbe essere più Modric che Isco, ndr), Gomes e Segre.
In attacco, come detto, il tandem Brunori-Tutino con quest’ultimo preferito a Soleri che alla vigilia sembrava favorito per la titolarità.
Rosanero vicini al gol, Buttaro di testa, Gomis miracoloso
Inizio a buoni ritmi ma Palermo pericoloso al 4′. Sala crossa sulla sinistra ad uscire, il pallone arriva a Buttaro che incorna a botta sicura indirizzando in porta il pallone. Sembra fatta, Gomis ci mette i riflessi ed evita la capitolazione salvando in avvio i lariani.
Al 12′ percussione centrale di Da Cunha ma un rimpallo gli fa allungare il pallone e favorisce l’intervento di Pigliacelli. Due minuti dopo Cerri ancora centralmente tira ma ciabatta la sfera che diventa quasi un assist per Iovine che prova la deviazione in scivolata senza trovare la deviazione.
Palo di Brunori, Buttaro ribadisce in gol, Palermo avanti
Al 16′ il Palermo passa in vantaggio. Bella rasoiata di Brunori dal limite dell’area che supera Gomis ma colpisce il palo, sulla ribattuta è pronto Buttaro nella ribattuta. Per il terzino destro è la prima rete in maglia rosanero, la prima in serie B. Rosanero meritatamente in vantaggio.
Verre da distanza siderale, Gomis sventa
Il Palermo poco dopo va vicino al raddoppio. Verre sulla destra ma da almeno 30 metri vede Gomis leggermente fuori dai pali e prova a sorprenderlo con una bomba dalla distanza. L’estremo difensore lariano si rifugia in angolo. Il trequartista rosanero vicino a ripetere una prodezza balistica simile a quella vista al Barbera nel big match col Frosinone dello scorso 18 febbraio.
Como in pressione, Pigliacelli evita il pareggio
I padroni di casa provano a reagire. Al 24′ calcio di punizione sulla destra per il colpo di testa in torsione di Odenthal. Traiettoria velenosa ma lenta che impegna Pigliacelli in angolo. I lariani crescono di intensità e sono particolarmente pericolosi da palla ferma.
Rigore per i lariani alla mezz’ora, Cerri non sbaglia
Al 30′ episodio in area di rigore, lancio sulla sinistra verso Vignali che scappa via, contatto con Sala. Per Paterna e per il Var è rigore che Cerri non fallisce spiazzando Pigliacelli. Como-Palermo 1-1, ma benché ci sia stata la certezza e l’immediatezza della decisione, la massima punizione sembra dubbia.
Il ritmo scende. Il Como esercita superiorità territoriale ma senza creare troppi pericoli dalle parti di Pigliacelli. Il Palermo dal canto suo prova a ripartire tentando di approfittare dei minimi spazi ma la manovra è lenta e non coglie mai di sorpresa la retroguardia blu.
Buttaro ancora vicino al raddoppio
Al 42′ Buttaro si conferma l’uomo più pericoloso del Palermo. Almeno in questa prima frazione di gioco. Traversone alto dalla corsia di sinistra da parte di Sala e dall’altro lato sbuca il terzino destro che però ha un pessimo impatto col pallone e spara alto dal limite dell’area piccola. I siciliani protestano, capitan Brunori in primis, per una possibile spinta su Buttaro ma per il direttore di gara è tutto regolare.
Poco dopo Brunori riesce a concludere ma senza apprensioni per Gomis. I rosa chiudono in attacco il primo tempo ma le squadre vanno al riposo sull’1-1 dopo un solo minuto di recupero.
Ad inizio ripresa nessuna sostituzione
Nessuna variazione nelle due squadre che tornano in campo per la ripresa. Al 50′ azione elaborata del Como finalizzata da Cutrone che però non centra lo specchio della porta. Poco dopo Segre ci prova dalla distanza ma conclusione sballata. Partita che vive di fiammate ma manca la precisione da entrambe le parti.
Tre cambi del Como, latitano le azioni
Longo cambia le carte in tavola al 60′. Escono Iovine per Arrigoni, Da Cunha per Chajia e Vignali per far posto a Parigini. Ma la partita non decolla. Tanti errori da tutte e due le squadre. Ci provano le due squadre ma senza precisione e, probabilmente, con poca convinzione.
Nuova sostituzione per il Como: entra Gabrielloni per Cerri al 71′. Corini risponde due minuti dopo: fuori Tutino inconcludente per Soleri, e Broh per Verre che si è spento nel corso del match dopo la fiammata nel primo tempo dalla distanza.
Gabrielloni sbaglia un gol facile, entra Valente
Il Como va vicino al raddoppio. Quasi all’improvviso visto il nulla cosmico della ripresa. Cross Ioannu dalla sinistra con sfera scavalca Nedelcearu e raggiunge Gabrielloni libero nel cuore dell’area poco oltre l’area piccola. L’attaccante è pronto alla deviazione di testa ma clamorosamente non centra lo specchio della porta. Sarebbe stato il gol del vantaggio. Subito dopo Corini manda in campo Valente per Buttaro che nel primo tempo è stato protagonista del gol e di due conclusioni importanti.
Damiani e Vido entrano nel finale
Il tecnico del Palermo esaurisce i cambi e manda in campo all’83’ Damiani per Gomes e Brunori per Vido. Invariato lo schema tattico. I rosa provano a rendersi pericolosi all’87’ su angolo con conclusione alta di Nedelcearu. Subito dopo ultima sostituzione per il Como: Blanco entra per Ioannou.
Angolo di Valente, brivido Nedelcearu
Al 90′ inoltrato, azione di contropiede del Palermo iniziata da Vido sulla destra, l’azione si sviluppa e viene sventata in angolo dal Como. Sul corner successivo Valente mette bene in mezzo dove spunta la testa di Nedelcearu che però non impatta bene e la sfera schizza lontana dai pali.
Como-Palermo, il tabellino
Como-Palermo 1-1
Como: Gomis; Odenthal, Scaglia, Binks; Vignali (dal 60′ Parigini), Da Cunha (dal 60′ Chajia), Bellemo (cap.), Iovine (dal 60′ Arrigoni), Ioannou (dall’87’ Blanco); Cutrone, Cerri (dal 71′ Gabrielloni). Allenatore: Moreno Longo. A disposizione: Vigorito; Gagnano, Canestrelli; Faragò, Baselli; Fabregas, Mancuso.
Palermo: Pigliacelli; Mateju, Nedelcearu; Marconi; Buttaro (dal 78′ Valente), Segre, Gomes (dall’83’ Damiani), Verre (dal 73′ Broh), Sala; Brunori (cap.) (dall’83’ Vido), Tutino (dal 73′ Soleri). Allenatore: Eugenio Corini. A disposizione: Grotta, Massolo; Graves, Orihuela, Bettella, Lancini, Masciangelo.
Arbitro: Paterna di Teramo. Assistenti di linea Laudato (Taranto) e Cipriani (Empoli. Quarto uomo: Nicoli (Brescia). Var: Fourneau (Roma 1), Avar: Longo (Paola).
Reti: al 16′ Buttaro, al 31 Cerri (rig.)
Note. Settore ospiti esaurito con oltre 500 tifosi rosanero presenti e settore ospiti esaurito. Al Sinigaglia anche Nicolò Maja, il ragazzo lombardo unico sopravvissuto alla strage di Samarate e tifoso del Palermo che ha incontrato i suoi beniamini.
Ammoniti: Sala (Palermo), Parigini (Como)
Recuperi: 1′ e 4′.
Appuntamento su Blogsicilia con Rosaenero web & tv
Nuovo appuntamento su Blogsicilia.it e Stadionews24.it alle 14 di martedì 2 maggio. La trasmissione verrà diffusa anche attraverso le pagine facebook delle testate giornalistiche.
Il programma sarà visibile in differita anche sul grande schermo. Per chi non resiste al fascino del teleschermo, l’appuntamento con Rosaenero Web & Tv è su Video Regione (Canale 14 del digitale terrestre), ogni alle 18. Rosaenero Web & Tv è una produzione Siciliaondemand. Conducono Guido Monastra, voce, volto e memoria storica per tutti gli appassionati di calcio siciliani, e Fabrizio Vitale. Collegamenti con Salvatore Geraci e Giuseppe Leone.
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