Punto che muove la classifica o ennesima occasione persa? E’ questo il pensiero che frulla nella testa dei tifosi rosanero al termine dei novanta minuti del match fra Palermo e Como, terminato sullo 0-0. Una gara che non ha visto un grande calcio espresso da entrambe le squadre, che ci hanno provato con convinzione a tratti e soltanto nel primo tempo. Poi una ripresa davvero scialba, sotto le aspettative di squadre che, almeno sulla carta, dovrebbero avere fame di punti per cercare di togliersi dalle zone calde della classifica.

Al Renzo Barbera sembra invece prevalere il principio del “meglio un uovo oggi che una gallina domani”. La squadra di Eugenio Corini, anche oggi apparsa senza una vera e propria identità di gioco, fa una buona prima parte di gara. Poi si spegne progressivamente nella ripresa, limitandosi a sporadici attacchi offensivi affidati ai singoli interpreti del tridente d’attacco, apparso oggi decisamente spuntato. Opaco Brunori, Di Mariano meglio in copertura che in fase offensiva e Vido che non è sembrato ancora pronto per partire dal 1′ minuto. Una prova che, nel complesso, non può definirsi sufficiente. Ciò alla luce dei risultati degli altri campi che, guardando la classifica, lasciano il Palermo ancora una volta in una situazione pericolante.

Le pagelle dei rosanero

Pigliacelli 6: Nelle poche volte in cui viene chiamato in causa, si fa trovare pronto. Come nel recupero del secondo tempo, sull’occasione di Ioannou concessa per uno svarione difensivo.

Mateju 5: Impalpabile. Alcuni palloni persi sulla trequarti potevano essere letali. Oggi è andata bene, in altre occasioni non si può dire altrettanto. Deve essere più concentrato.

Nedelcearu 6: La coppia con Bettella continua a funzionare bene. Al di là di alcune azioni di contropiede infatti, i rosanero non hanno dovuto fare i conti con veri e propri svarioni difensivi.

Bettella 6,5: Da quanto è titolare, il centrale ex Monza ha portato benefici evidenti nella tenuta difensiva della squadra. Con un Marconi in buone condizioni, i rosanero possono contare su una difesa centrale abbastanza solida e con buone alternative.

Sala 6: Spinge con tutta la forza che ha in corpo. Al momento, le gambe non sembrano sostenerlo per novanta minuti. Ma quando viene assistito dalla condizione atletica, è una vera spina nel fianco per le difese avversarie.

Segre 6,5: Il mediano ex Torino gioca una buona partita. Al di là del palo, garantisce tanti inserimenti in fase offensiva. Adesso, deve trovare continuità.

Gomes 5: Oggi sottotono. Poco filtro in mediana, concede troppe azioni di ripartenza agli avversari.

Damiani 5: Poco estro. Nella ripresa lascia il campo all’ora di gioco ma, nel complesso, offre pochi palloni giocabili.

Di Mariano 5: Nel primo tempo, stoppa un’azione importante in fase difensiva sulla conclusione di Mancuso. Senza Valente, tocca a lui creare la superiorità numerica in avanti. Oggi non ci è riuscito.

Vido 5: Prima da titolare per l’attaccante ex Atalanta. Dopo alcuni scampoli di partita positivi visti nei match precedenti, nella gara odierna ci si sarebbe aspettati di più. Sarà per la prossima.

Brunori 4,5: A Benevento, il numero 9 rosanero ha portato la croce e i tre punti. Oggi è apparso opaco. Nel primo tempo, spreca due palle gol nella stessa azione. Poi nella ripresa non viene assistito dal resto della squadra.

Saric (dal 64′) s.v.

Broh (dal 64′) 6: Ordinaria amministrazione.

Valente (dal 64′) 5: Entra in campo e gioca una mezzoretta. Praticamente inesistente. L’esterno offensivo ha bisogno di tirare il fiato e si vede.

Soleri (dal 75′) s.v.

Stulac (dal 86′) s.v.

Corini 4,5: I suoi ci provano per la prima parte del primo tempo. Poi solo attacchi sporadici, senza nessuna idea di gioco stabile. Di fronte ad un Como non irresistibile, nel secondo tempo il Palermo sembra quasi accontentrsi del pari, in attesa del prossimo turno. Poco mordente, poche palle gol, al netto di alcune azioni di rimessa degli ospiti che la difesa ha limitato con successo. Un punto che muove la classifica ma che procrastina l’inevitabile tema dell’uscita dalla zona calda in classifica. I play-out distano soli due punti ed adesso c’è da affrontare la Spal. Quel che è certo è una cosa: il Palermo deve tirare fuori qualcosa in più dagli scontri diretti, in particolare al Renzo Barbera. Fino ad ora, il vero tallone d’Achille della stagione e della corsa alla salvezza degli uomini di Eugenio Corini.

 

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