Il Palermo sale sull’ottovolante, vince ad Ascoli 2-1 e vola in classifica vedendo la zona play off. Decide una doppietta di Matteo Brunori che con un gol per tempo (e sarebbero potuti essere addirittura tre se non avesse fallito il rigore parato da Leali) manda ko i marchigiani ed in estasi i rosanero.
Grazie all’ottavo risultato utile consecutivo, infatti, la squadra allenata da Eugenio Corini vola in classifica a quota 31 agguantando il Pisa che ricopre l’ottava posizione dopo 22 giornate del campionato di serie B. Un successo sudatissimo anche per come è nata questa trasferta. Dalla paura di venerdì sera a causa di un problema col volo verso Roma che ha costretto al rinvio del match, alla gioia per 90 minuti giocati con tanta intensità.
I rosa rendono così la visita ed il favore ai marchigiani che a fine agosto all’andata espugnarono il Barbera. Nel segno di Brunori che con 12 reti agguanta in vetta alla classifica cannonieri Walid Cheddira del Bari. Di Mariano è sembrato più nel vivo del gioco: molto vivace in avanti nonostante il clamoroso errore ad inizio ripresa sotto porta che avrebbe potuto chiudere la partita. Ancora una volta Pigliacelli tra i pali si è dimostrato una sicurezza. E la squadra ha mostrato carattere subendo i colpi dell’Ascoli ma non andando al tappeto ed anzi rispondendo velenosamente con ripartenze pericolose.
Insomma prova di maturità superata a pieni voti: la squadra sa colpire, sa incassare, riesce a soffrire meno ed a riproporre in fase offensiva. I play off sono ad un soffio, sognare – visto anche lo spessore dei nuovi arrivi – è lecito. Ma senza fare il passo più lungo della gamba. Reggina, Genoa e Frosinone sono le prossime avversarie dei rosa. Il momento della verità si avvicina.
Il presidente del Palermo Dario Mirri prima della partita è andato in curva nel settore ospiti del Del Duca per salutare i tifosi rosanero presenti nonostante il rinvio della partita ad oggi per il noto problema al volo di venerdì sera per Roma che ha costretto la squadra a ripartire in nottata alla volta di Ascoli. La società ieri, dopo aver ringraziato Lega, il club marchigiano e le tv, ha comunicato che regalerà la maglia agli appassionati che avevano acquistato il biglietto per il settore ospiti.
Per questa sfida con l’Ascoli il tecnico Eugenio Corini si affida allo stesso undici ed allo stesso modulo che ha iniziato la partita vittoriosa col Bari. Un 3-5-2 con Pigliacelli tra i pali, difesa a tre con Nedelcearu, Marconi e Mateju, centrocampo a 5 con esterni Sala a sinistra e Valente a destra, a centrocampo Saric, Segre e Damani. In avanti Di Mariano a dare una mano al bomber Brunori.
Panchina per i nuovi arrivati: Orihuela, Tutino e Verre. Pronti però a dare il loro apporto a partita in corso.
Al 7′ primo squillo della partita. Gondo, autore della tripletta vincente nel match di andata impegna Pigliacelli con una conclusione pericolosa dal limite dell’area che l’estremo difensore devia in angolo.
Il Palermo risponde al 13′ con una azione confezionata da Di Mariano in corsa è pronto a mettere al centro dell’area per l’accorrente Brunori. L’attaccante rosanero però manca l’impatto e l’appuntamento col gol.
Due minuti più tardi però il bomber dei siciliani è implacabile. Servito molto bene Damiani con un lungo lancio, controlla ed in corsa si sbarazza della marcatura avversaria arriva in area in posizione poco decentrata ma favorevole e batte Leali con un tiro sporco di sinistro che si insacca nell’angolo lontano. Per lui è l’undicesima rete stagionale.
Dieci minuti dopo, Palermo ancora pericoloso. Valente dal limite impegna Leali che deve esibirsi in un volo plastico per evitare il peggio. Poi Segre sulla ribattuta trova i piedi di un difensore. Successivamente rosanero nuovamente in attacco con Di Mariano, servito da Sala, che crossa in mezzo per Segre ma il centrocampista non riesce a trovare lo specchio della porta. Siciliani messi bene in campo al momento e propositivi. Ritmi alti ed al 29′ ancora Di Mariano che questa volta prova a mettersi in proprio e calcia centralmente per la comoda parata di Leali.
Ancora il Palermo in ripartenza. Ancora Di Mariano protagonista. Il numero 10 palermitano scambia centralmente con Brunori e tira dal limite sfiorando la rete. La conclusione è di buona fattura ma va fuori di pochissimo mettendo i brividi ai bianconeri.
Botta e risposta tra le due compagini. Al 31′ Gondo sfiora il pareggio su angolo di Falasco. Pigliacelli è decisivo ed interviene sulla schiacciata di testa ravvicinata ma abbastanza centrale deviando in angolo per la disperazione dei marchigiani ed i complimenti di Brunori appostato sulla linea al suo portiere.
I padroni di casa stringono la morsa e vanno in pressing per il pareggio ma al 33′ i rosanero chiedono un rigore su un presunto fallo in area di Botteghin su Saric lanciato in porta. Il contatto sembra esserci ma per il direttore di gara non c’è nulla.
Falasco al 36′ prova il tiro a giro dalla distanza, Pigliacelli è costretto ancora ad intervenire ma la respinta questa volta è centrale. Irrompe Botteghin che però controlla di mano e tira con deviazione di Mateju ma l’arbitro aveva già fischiato la punizione in favore dei siciliani.
Nel finale Ciciretti ci prova direttamente su calcio d’angolo al 43′, poi su punizione ma il tiro è centrale e Pigliacelli c’è in entrambe le occasioni sventando la minaccia. Il Palermo si fa rivedere in avanti con Marconi di testa su assist di Valente ma l’estremo difensore ascolano non si fa sorprendere. Le due squadre vanno al riposo dopo tre minuti di recupero al termine di una prima frazione gradevole, intensa e dai ritmi alti.
Ad inizio ripresa l’Ascoli spinge per il pari ma è il Palermo che spreca una grossa chance. Bell’azione dei rosanero con Valente che crossa in area per l’accorrente Di Mariano, la sfera viene deviata da un difensore bianconero e la traiettoria facilita il colpo di testa per Di Mariano che mira verso la porta con il portiere ascolano in uscita che sembra in ritardo ma non inquadra lo specchio della porta.
I padroni di casa vanno all’arrembaggio e si rendono pericolosi. Prima su punizione dal limite dell’area per fallo di Segre su Adjapong. Tiro deviato dalla barriera in angolo, poi Ciciretti ci prova dalla distanza e la sua conclusione non va fuori di molto con l’estremo difensore rosanero immobile. Ancora Ciciretti attivo in avanti ma la conclusione non centra lo specchio della porta. Il Palermo sembra calato.
Poco prima del 60′ Pigliacelli anticipa Gondo in uscita disperata ma l’arbitro ferma l’azione per offside della punta ascolana. Segre va vicinissimo al raddoppio di testa su punizione di Valente. Leali devia in angolo. Sembra chiaro, però il tema tattico: Ascoli che spinge sull’acceleratore per trovare il pareggio, siciliani che attendono, rifiatano e provano a ripartire.
Bucchi vuole il pareggio ed al 61′ fa uscire Ciciretti e Gondo per Forte e Dionisi. Attaccanti per attaccanti. La scelta è premiata: proprio Forte, nuovo arrivato in casa bianconera, pareggia di stinco su mischia furibonda al termine di un’azione di angolo.
Corini vede la squadra in difficoltà e concede il riposo a Di Mariano gettando nella mischia Tutino.
Il Palermo sembra alle corde ma al 69′ trova il lampo. Valente centra in area per Brunori, aggancio da manuale ma il numero 9 viene messo a terra da Simic. Per l’arbitro è rigore. Leali, però, è più freddo del suo avversario diretto e blocca la conclusione piuttosto centrale e debole dagli 11 metri. Per Brunori è il terzo rigore sbagliato dopo quelli con Cosenza e Venezia.
Il tecnico rosanero vuole i tre punti ed al 73′ opera un doppio cambio: entrano Broh e Verre per Damiani e Segre. Poi brivido immediatamente: Feliciani fischia rigore per l’Ascoli dopo un contrasto tra Mateju e Dionisi. Richiamato al Var il direttore di gara rivede la sua decisione: è Dionisi a pestare il piede a Mateju e non il contrario.
Il Palermo torna in vantaggio. Brunori si mette in proprio e servito dalla rimessa laterale si invola e quasi dal limite si accentra tirando a giro, c’è la deviazione di Buchel e la palla finisce in rete. Rosanero avanti con la doppietta del suo uomo simbolo al dodicesimo gol in campionato.
Bucchi fa ulteriori sostituzioni. A 6′ dal ’90’. In campo Mendes e Lungoyi per Adjapong. Ascoli con 4 attaccanti. Corini all’87’ fa entrare Orihuela (che fa il suo esordio in campo) per Valente e Soleri per Brunori e passa a 4 in difesa. Il tecnico dell’Ascoli deve fare uscire Dionisi per il giovane Re a causa di problemi fisici.
Nei cinque minuti di recupero l’Ascoli prova il pareggio, gli ospiti si difendono con ordine senza troppi affanni.
Ascoli: Leali; Simic, Botteghin, Quaranta; Adjapong (dall’84’ Lungoyi), Collocolo, Proia, Buchel (dall’84’ Mendes), Falasco; Ciciretti (dal 61′ Forte); Gondo (dal 61′ Dionisi, dall’89’ Re). Allenatore Cristian Bucchi. A disposizione: Guarna, Bolletta, Donati, Giordano, Tavcar, Falzerano, Eramo, Re, Mendes.
Palermo: Pigliacelli; Meteju, Nedelcearu, Marconi; Valente (dall’87’ Orihuela), Saric, Damiani (dal 73′ Broh), Segre (dal 73′ Verre), Sala; Di Mariano (dal 66′ Tutino), Brunori (Dall’87’ Soleri). Allenatore: Eugenio Corini. A disposizione: Grotta, Massolo, Buttaro, Lancini,.
Arbitro: Ermanno Feliciani di Teramo. Assistenti di linea: Colarossi (Roma 2) ed Cavallina (Parma). Quarto uomo Fiero (Pistoia). Var: Di Martino (Teramo), assistente Cecconi (Empoli).
Reti: al 15′ Brunori, al 63′ Forte, all’82’ Brunori
Note: Osservato un minuto di silenzio in memoria di Carlo Tavecchio, ex presidente della Figc scomparso all’età di 79 anni. Spettatori: 6.359. Il presidente del Palermo Mirri è andato a salutare i tifosi rosanero nel settore ospiti. Ammoniti: al 55′ Mateju, al 66′ Nedelcearu.
Recuperi: 3′ e 5′.
Nuovo appuntamento su Blogsicilia.it e Stadinews24.it alle 14 di lunedì 30 gennaio. La trasmissione verrà diffusa anche attraverso le pagine facebook delle testate giornalistiche.
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