Il Savona segna… ma non troppo, l’Ortigia non sfonda. Il primo round del derby italiano degli ottavi di finale della Len Euro Cup va ai liguri, padroni di casa, che si impongono 7-2 sugli aretusei al termine di una partita che ha visto i siciliani sempre inseguire nel punteggio. E’ mancato il reparto offensivo che per oltre due tempi non è andato a segno.
Un margine di vantaggio cospicuo per il Savona che nel match di ritorno del 14 dicembre a Siracusa partirà da un comodo +5 vedendo i quarti di finale. Per la squadra allenata da Stefano Piccardo, invece, un nuovo ko che fa seguito a quello di Trieste subito sabato scorso in campionato che ha fermato la marcia dei biancoverdi fino a quel momento senza soste. Continua, dunque, il momento no dei biancoverdi.
Match in salita per l’Ortigia
L’avvio di match è in salita per i siciliani, il portiere Stefano Tempesti è chiamato agli straordinari. Durdic del Savona segna una doppietta in avvio, poi l’estremo difensore dell’Ortigia si prende la scena parando un rigore sempre all’attaccante montenegrino. A triplicare per il Savona è Panerai. Sul finire della prima frazione Javier Gorria Puga accorcia le distanza sul 3-1.
L’Ortigia ci crede ma Savona allunga
Nella seconda frazione, Andrea Condemi dà speranza segnando in superiorità la seconda rete dei siciliani. Ma è un fuoco di paglia Vidovic commette fallo da rigore con espulsione: Rizzo segna il 4-2 a 4’49”. Poi, Durdic firma la tripletta del 5-2 sempre con l’uomo in più mandando le squadre all’intervallo lungo con il vantaggio di 3 reti per i padroni di casa.
I siracusani non segnano più
Alla ripresa del gioco, l’Ortigia non riesce più a trovare la via della rete. Nicosia, ex Telimar, non subisce gol, mentre il Savona segna con Rocchi nel terzo quarto e nel finale con Patchaliev per il 7-2 finale.
Piccardo “Attacco da rivedere ed in difesa espulsioni evitabili”
Nel dopo partita, coach Stefano Piccardo sottolinea gli errori commessi dalla squadra, soprattutto in fase offensiva. Ed il dato sulle superiorità sfruttate, solo 2 su 15, la dice lunga. “Oggi abbiamo sbagliato tantissime conclusioni individuali, direi che l’attacco è da rivedere. Ma anche in fase difensiva abbiamo preso alcune espulsioni evitabili, frutto del fatto non ci siamo sacrificati come avevamo detto. Sicuramente, in difesa a tratti abbiamo fatto meglio che a Trieste, mentre davanti abbiamo lavorato male, con tante letture e tanti passaggi sbagliati, anche in momenti determinanti, affrettando spesso le conclusioni, soprattutto in superiorità numerica quando avevamo la possibilità di sfruttare l’ultimo passaggio. Ho visto troppa voglia di risolvere la partita individualmente”.
Ed inoltre: “Sicuramente, tutto quello che è successo ci ha tolto un po’ di sicurezza, ma al di là di questo noi oggi non abbiamo segnato per due tempi ed è qualcosa che non può capitare e che in partite di andata e ritorno incide molto. Va detto anche che abbiamo perso due gare con due delle squadre più forti in Italia, ma ora dobbiamo lavorare e pensare a giocare il ritorno, tra due settimane, con l’idea di fare risultato, senza fare calcoli, perché nello sport non si sa mai cosa può succedere”.
La delusione del capitano dell’Ortigia
Molto deluso il capitano dell’Ortigia, Christian Napolitano, che a caldo fa una durissima autocritica. “Savona oggi ha meritato, noi invece dobbiamo passarci una mano sulle coscienza sia per questa gare che per quella di Trieste Arriviamo a questi appuntamenti sempre con qualche problema. Evidentemente non siamo ancora pronti mentalmente per certe cose. Forse sbaglio io qualche cosa, forse non riesco a dare la giusta grinta e la giusta rabbia ai i ragazzi, pertanto mi assumo la responsabilità come capitano. Quest’anno stiamo pagando dazio, perché forse ci siamo convinti di qualcosa che ancora non esiste. Forse abbiamo dimenticato che dobbiamo essere umili e lavorare”.
Napolitano prosegue la sua disanima: “Ci possiamo mettere in mezzo tutto quello che sappiamo, la piscina fredda, gli allenamenti in altri luoghi, ma questo non ci giustifica. La società fa sacrifici immensi per noi e io oggi mi vergogno delle ultime due prestazioni, che non ripagano il club di questi sacrifici. Ci metto la faccia io per primo, come capitano. Mi dispiace molto per i tifosi, per la gente che ci segue e forse ci credeva più di noi, sono molto amareggiato, non sono mai stato così amareggiato nella mia carriera come in questo momento”.
Il capitano parla poi delle speranze di passare il turno in Euro Cup, ridotte al minimo dopo la sconfitta con cinque gol di scarto: ”Dobbiamo stare zitti e lavorare, perché non è questa l’Ortigia che conosco, umile e in cui ci si sacrifica gli uni per gli altri. C’è troppa confusione e la colpa non è né del mister né del presidente, ma solo di noi giocatori che abbiamo steccato e non abbiamo affrontato i due impegni più difficili con la mentalità giusta. Non sarà facile passare il turno, perché recuperare cinque gol di scarto al Savona non è cosa semplice. Ci proveremo fino all’ultimo, certamente, ma siamo consapevoli di dover affrontare una squadra importante, competitiva, forte. Ora dovremo fare quadrato ancora di più, dobbiamo eliminare la confusione, stare zitti e lavorare fino alla fine, perché ora ci aspetta un tour de force micidiale in campionato e in coppa”.
Savona – Ortigia, il tabellino
Savona – Ortigia 7-2
Savona: Nicosia, Rocchi 1, Patchaliev 1, GIovanetti, Panerai 1, Rizzo 1, Calderi, Bruni, Campopiano, Guidi, Durdic 3, Lanzoni. Allenatore Alberto Angelini.
Ortigia: Tempesti, Cassia, Carnesecchi, Condemi A. 1, Di Luciano, Velkic, Giribaldi, Gogria Puga 1, Condemi F., Rossi, Vidovic, Napolitano, Ruggiero. Allenatore: Stefano Piccardo.
Parziali: 3-1; 2-1; 1-0; 1-0
Arbitri: Milovic (Serbia), Franulovic (Croazia).
Note. Superiorità numeriche: Sav: 2/15 + 2 rig; Ort: 2/15. Espulsioni definitive: Carnesecchi (O, Vidovic (O), Andrea Condemi (O) e Guidi (S) nel 4° tempo per 3 falli
Commenta con Facebook