Per la Sicilia arriva una grande soddisfazione per dall’atletica che ha iniziato il suo lungo palinsesto alle Olimpiadi di Tokyo. Ala Zoghlami, valdericino di origini tunisine e tesserato per il Cus Palermo oltre che per le Fiamme Oro, ha conquistato la finale per le medaglie nei 3.000 siepi.
Grazie ad una gara autoritaria, Ala Zoghlami si giocherà lunedì 2 agosto, alle 14.15 italiane, le sue chance di medaglia dove affronterà i migliori 14 specialisti della distanza.
Ala Zoghlami ha firmato il suo personale facendo fermare il cronometro in 8’14”06. La gara giusta per abbassare il suo tempo ed andare oltre i suoi limiti. Questo gli è valsa la quarta posizione (ed il ripescaggio) nella batteria 1 dietro all’etiope Girma (8’09”83), il giapponese Miura (8’09”92) ed al keniano Kigen (8’10”80).
Grande soddisfazione per il tecnico del Cus Palermo, Gaspare Polizzi, che riporta un suo atleta in una finale olimpica dopo il quarto posto a Barcellona 1992 di Totò Antibo. 29 anni dopo, la storia si ripete.
Ala ha corso bene, con personalità, dando subito segnali importanti. Non ha mollato mai i primi, ha corso con attenzione ed ha sfruttato anche l’incertezza sull’ultima riviera del marocchino Tindouft (giunto dietro di lui con quasi 2 secondi di distacco). Solito strappo finale, marchio di fabbrica e al traguardo è quarta posizione e nuovo personale migliorato di oltre tre secondi: 8’14”06, contro l’8’17”65 messo a referto a Rovereto un mese fa.
Se Ala festeggia, il fratello gemello Osama rimugina. Per appena 15 centesimi di secondo, un’inezia, è fuori dalla finale per le medaglie. Nella batteria 3, infatti, molto più lenta delle altre, non è riuscito a qualificarsi. Il suo 8’19”51 gli è valso il quarto posto nella sua gara. La batteria è stata vinta dal marocchino El Bakkali in 8’19”00, poi il finlandese Raitanen 8’19”17 ed il francese Phelut, 8’19”36.
Sempre tra i primi del gruppo, Osama Zoghlami ha strappato due volte per accelerare i tempi. Negli ultimi 400 metri ha lanciato la volata, consapevole di essere a rischio e nel finale ha acceso una battaglia tra sei atleti per le prime tre piazze. Quarto posto ma tempo che non basta. In finale ci va un altro italiano: Ahmed Abdelwahed, terzo nella batteria 2 in 8’12″71.