La Sancataldese si conferma bestia nera del Catania. Tre partite in stagione e tre pareggi compreso quello in Coppa Italia che è costato l’eliminazione ai rigori nel turno preliminare.
Finisce 3-3 la sfida del Massimino tra i gli etnei ed i nisseni nella partita della 32ma giornata del girone I del campionato di serie D.
Ma finisce tra mille polemiche, fischi e momenti di nervosismo che per fortuna non sfociano in rissa ma che potrebbero avere code disciplinari.
Pareggio ininfluente, sia chiaro, per la squadra allenata da Giovanni Ferraro che si ferma ad un passo dall’eguagliare il record di vittorie consecutive della Sicula Leonzio. I rossazzzurri arrivano a quota 14 ad un solo successo dal primato.
Il Catania, già promosso in serie C da alcune giornate, sale a quota 82 dopo 31 partite: 26 vittorie, 4 pareggi ed una sola sconfitta.
La Sancataldese, invece, sale a 43 in ottava posizione ed è l’unica formazione ad uscire indenne dal Massimino.
Gli ospiti hanno avuto il merito di crederci sempre nonostante fossero sotto 3-1 a mezz’ora dalla fine. Al contrario gli etnei devono recitare comunque il mea culpa per aver mancato un’occasione importante.
Che non fosse una partita come tutte le altre lo fa capire subito la Sancataldese. Passano tre minuti e gli ospiti vanno in vantaggio Zerbo serve Bargione e sfrutta un buco della difesa etena. Bargione entra in area e piazza all’angolino. Ospiti avanti
La reazione dei padroni di casa è veemente. Vitale ci prova da fuori area un minuto dopo, ma la conclusione è deviata in angolo.
Rossazzurri in pressione con Rapisarda che tira alto. Chiarella ci prova sulla destra in un paio di occasioni dove serve Russotto che però non riesce a concludere.
Il pareggio però arriva al 19′ quando su una nuova iniziativa di Chiarella sulla sua fascia mette in mezzo e c’è la deviazione maldestra di Brumat per l’1-1.
L’attacco del Catania non si ferma mentre la Sancataldese prova ad alleggerire. Al 28′ però si fa male Somma ed è costretto a lasciare il campo. Etnei in 10 per un paio di minuti, alla mezz’ora entra De Luca.
Rossazzurri sempre in pressione con diverse potenziali occasioni, Sancataldese che prova da lontano.
Ed al secondo dei due minuti di recupero Zerbo impegna Bethers dalla distanza. Il portiere è costretto a deviare in angolo la bella conclusione del fantasista ospite.
Ad inizio ripresa, Ferrero mescola le carte del suo schieramento: Rizzo rientra in mediana, Castellini è spostato al centro della difesa e Russotto è arretrato all’altezza della zona di terzino destro.
Il Catania si getta in avanti alla caccia del vantaggio e continua a costruire azioni.
Poco prima dell’ora di gioco Lodi esce e fa posto a Giovinco. Proprio quest’ultimo batte un angolo con De Luca che colpisce di testa da posizione ravvicinata ma Dolente non si fa sorprendere.
E’ il preludio del gol. Anzi, dei gol perché il Catania ne segna due in rapida successione. Al 60′ Giovinco viene atterrato da Calabrese dal limite dell’area. Un minuto dopo lo stesso Giovinco batte la punizione sorprendendo la barriera con una conclusione bassa che non dà scampo a Dolenti.
Passano due minuti e Sarao approfitta di un errore di Rechichi e si invola resistendo al ritorno degli avversari per poi sparare in porta un tiro impossibile da prendere. Catania in visibilio.
Cominciano le sostituzioni: al 67′ ed al 70′ la Sancataldese opta per Deiana al posto di Oppizzi e Rodirguez per incatasciato. Al 72′ Ferraro inserisce Buffa al posto di Chiarella; due minuti dopo Litteri entra al posto di Sarao uscito tra gli applausi del pubblico del Massimino.
Dopo altre potenziali occasioni fallite dal Catania, la Sancataldese riprova ad affacciarsi in avanti. All’83’ Zerbo di testa impegna Bethers che respinge ma Bonanno a porta vuota si mangia il gol che riaprirebbe la partita.
Un minuto dopo Tuccio entra al posto di Zerbo. Ed all’85’ la Sancataldese trova il gol della speranza. Deiana raccoglie la sfera su un calcio di punizione dal centrocampo, si accentra, tira a fa secco il portiere etneo. Ferraro si gioca l’ultima sostituzione: Baldassar per Vitale.
Gli ospiti pareggiano in modo clamoroso con una punizione di Bonanno che tira da distanza siderale di sinistro Probabilmente c’è il tocco di Rechichi ma di certo è che la sfera si insacca dritta per dritta nell’angolino basso più lontano difeso da Bethers.
Il risultato non si sblocca più neanche dopo 5 minuti di recupero. Finisce tra i fischi e le proteste. Tanto nervosismo in campo con gli uomini del tecnico Infantino che vanno a salutare i circa 250 tifosi giunti nell’impianto etneo per incoraggiare la squadra.
Catania-Sancataldese 3-3
Catania: Bethers; Rapisarda, Somma (30’ De Luca), Lorenzini, Castellini; Rizzo, Lodi (57’ Giovinco), Vitale (85’ Baldassar); Chiarella (72’ Buffa), Sarao (74’ Litteri), Russotto. Allenatore: Ferraro. A disposizione: Groaz, Pedicone, Di Grazia, De Respinis.
Sancataldese: Dolenti; Brumat, Rechichi, Oppizzi (67’ Deiana); Garzia (59’ Cutrona), Incatasciato (70’ Rodriguez), Calabrese (78’ Toure), D’Agata; Zerbo (84’ Tuccio), Baglione; Bonanno. Allenatore: Infantino. A disposizione: La Cagnina, Petrucci, Capitano, Murania.
Arbitro: Bianchi di Prato, coadiuvata dalle assistenti Gasparini di Macerata e Negro di Roma 1.
Reti: al 3′ Baglione, al 19′ aut. Brumat, al 61’ Giovinco, al 63’ Sarao, all’85’ Deiana, all’87’ Bonanno.
Note. Spettatori presenti 13.977. Ammoniti: Sarao, Rizzo (Catania); Calabrese (Sancataldese). Recuperi: 2′ e 5′.