Ales Mateju è uno degli ultimi arrivi in casa rosanero. Giunto a Palermo a fine agosto, il terzino della Repubblica Ceca classe ’96, è stato fortemente voluto dal tecnico Eugenio Corini che lo ha avuto a Brescia e col quale ha vinto anche un campionato di serie B nella stagione 2018-2019.
Il difensore ha trascorso l’ultima stagione tra Brescia e Venezia. Con i lagunari ha raccolto nove presenze senza però riuscire a salvare la squadra dalla retrocessione. Negli ultimi mesi è rimasto svincolato.
L’arrivo al Palermo
Oggi si è presentato alla stampa raccontando il suo arrivo al Palermo. “Ho fatto sei mesi a Venezia – ha spiegato – poi sono rimasto a casa per due mesi. Ma mi sono preparato in separata sede. Tre settimane fa ho sentito la società. Mi ha chiamato il mister, è stato tutto veloce. Abbiamo davanti un grande futuro, questa è una grande società con una grande squadra. Palermo ha una grande storia. Ho lavorato già col mister, io conosco lui e lui conosce me. Lavoriamo quest’anno, poi l’anno prossimo vedremo”.
Mateju “Lavorare partita dopo partita”
Ales Mateju ha elogiato la squadra ed il gruppo. “Dobbiamo guardare partita dopo partita – ha detto – questa squadra è davvero grande. Se guardiamo la rosa che è stata allestita, con giocatori di grande esperienza e l’ambiente palermitano, il futuro sarà grande. Giocare a destra o a sinistra sulle corsie per me non fa alcuna differenza. L’importante è dare il massimo. Questa è una cosa positiva”.
Gli obiettivi in rosanero
L’esterno difensivo ha parlato dei suoi obiettivi. “Voglio sempre fare il massimo. Il Palermo adesso è in serie B, noi dobbiamo guardare una partita per volta poi vediamo quello che succede. Tutti sappiamo che questa Serie B è molto difficile. Ci sono squadre di grande blasone, almeno otto-dieci squadre ambiscono alla Serie A”.
L’importanza della sfida col Frosinone
Mateju parla della sfida col Frosinone ma anche di come sia stato fondamentale battere il Genoa. “La gara con il Frosinone è molto importante per i tifosi. Sappiamo come sia sentita da tutta Palermo da quattro anni a questa parte. Noi dobbiamo affrontare la gara come se non fosse accaduto nulla ma conosciamo perfettamente l’importanza della sfida. Le prime partite sono sempre un po’ strane ed anche un po’ difficili. Tanti giocatori nuovi. Dobbiamo essere tosti, aggressivi e compatti. Così come abbiamo fatto con il Genoa, stretti ed uniti”
Capitolo nazionale “A Palermo posso sperarci”
Il giocatore del Palermo vanta 14 presenze in nazionale, la prima nell’ottobre del 2020 (sfida con Cipro a Larnaca vinta 2-1) e l’ultima il 9 giugno scorso con il Portogallo nel girone di Nations League.
Queste le sue parole “Penso a giocare bene e poi posso pensare alla possibile convocazione. Questo gruppo è nuovo. Tre anni fa al Brescia c’è stata la stessa circostanza, tanti arrivi e dovevamo conoscerci. Poi contro il Palermo, allora cambiò tutto. Così sta avvenendo anche qui, contro il Genoa secondo me è stata la partita della svolta e contro il Frosinone possiamo assolutamente dimostrare tutto il nostro valore”.
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