Arginare gli episodi di violenza in campo e fuori dal campo, aumentare i tesseramenti nel calcio femminile, migliorare l’impiantistica, formare dirigenti. Questi gli obiettivi della Lega Dilettanti Sicilia guidata dal presidente Sandro Morgana, tra bilancio di fine stagione e l’inizio di quella nuova.
Il numero 1 della Lnd siciliana ha fatto il punto della situazione del movimento calcistico dilettantistico siciliano nella sede del comitato regionale a Ficarazzi, alle porte di Palermo. Il massimo dirigente regionale era affiancato dal vicepresidente vicario Mario Tamà, dal vicepresidente Dino Corbo e dal segretario Wanda Costantino.
Risultati positivi secondo Sandro Morgana. Una stagione importante perché ha segnato la rinascita del calcio nonostante la presenza costante del Covid19.
“Per il movimento regionale è stata una stagione straordinaria. Un grazie alle società che hanno seguito tutte le prescrizioni sanitarie e condiviso la nostra ferrea volontà di riprendere a giocare in sicurezza. Devo ringraziare tutte le componenti federali per il lavoro encomiabile che è stato profuso in tutto l’anno”.
I campionati si sono conclusi regolarmente, le coppe sono state tutte assegnate. Morgana tiene a sottolineare come “La tutela della salute è stata prioritaria. Ci siamo fermati con senso di responsabilità per tre settimane a gennaio perché il virus era diventato impattante. Altro momento difficile si è avuto con il girone A di Eccellenza e girone B di Promozione per la gestione dei recuperi. Ma abbiamo avuto un grande vantaggio rispetto agli altri comitati regionali: abbiamo chiesto l’obbligatorietà del Green Pass per svolgere le attività. Tutta la stagione è stata difficile, complicata e affascinante al tempo stesso. Abbiamo cominciato il 10 agosto, dopo il protocollo varato dalla Figc sulle prescrizioni di sicurezza. Stagione splendida che ci ha rimesso in corsa. Siamo tornati a vivere”.
Certamente non è stato tutto rose e fiori. Il presidente della Lnd Sicilia ha sottolineato come nel corso della stagione appena passata agli archivi ci siano stati 34 episodi di violenza sui campi siciliani. Un numero in diminuzione rispetto a qualche anno fa ma pur sempre significativo. Diversi episodi di cronaca hanno “funestato” la stagione tra tutti quelli dello scorso 6 maggio a Scordia quando dei tafferugli si verificarono all’interno del campo comunale durante una partita del campionato Under 17. Qualche giorno dopo il questore di Catania emise 9 provvedimenti di Daspo nei confronti di altrettanti giocatori, tutti minorenni. Un episodio che ha fatto scalpore e lasciato spazio ad amare riflessioni.
E questo ed altri episodi hanno spinto Morgana a varare un progetto che si chiamerà “Uniti contro la violenza per costruire un calcio migliore”.
“Lo scopo è quello di costituire in ogni delegazione provinciale dei nuclei di studio tendenti a una diffusione di una cultura dello sport. Chiameremo tutti al dialogo, dirigenti, tifosi, anche i capitani delle squadre nonché gli psicologi”.
Il presidente Morgana si è poi soffermato sull’importanza degli impianti sportivi. “Avere impianti sportivi all’altezza significa colmare il distacco che c’è tra noi e le altre regioni, soprattutto quelle del nord – ha spiegato – a tal proposito, gli investimenti sono prioritari e necessari per garantire strutture all’avanguardia, come quella inaugurata a Collesano”.
Sul coinvolgimento dei laureati in scienze motorie in rifermento allo stato dell’impiantistica sportiva e delle opportunità perse nell’ambito del Pnrr, il presidente Morgana ha così risposto: “Il problema è la gestione di un sistema sportivo, di un sistema città che deve tenere conto delle difficoltà che ci sono e che stiamo vivendo. E certamente un coinvolgimento dei laureati in scienze motorie va bene. Ma il sistema dilettantistico è autoreferenziale. Dobbiamo ricordarlo. Dobbiamo inserire energie nuove in un sistema autoreferenziale.
Fra gli obiettivi raggiunti, il presidente regionale della Figc regionale annovera anche la formazione: “Oltre 200 dirigenti – ha detto – sono stati preparati. I corsi sono stati organizzati in sinergia con l’Università di Palermo e con la Scuola Palermitana di Diritto Sportivo, diretta da Laura Santoro. Abbiamo fatto un salto di qualità: non più dilettanti allo sbaraglio, ma dirigenti seri e preparati”.
“Bene anche il progetto Ragazze con i tacchetti che ha prodotto un incremento importante di tesserate: 220 bambine si sono avvicinate al calcio e quindi integreremo questo settore con un ulteriore finanziamento. Vogliamo portare il calcio dalle bambine per far scoprire loro questo sport”.
“Il futuro del calcio è donna”, sostiene il presidente Sandro Morgan. Ed ha continuato: “Auspico un aumento delle squadre di Eccellenza siciliana, mi auguro di raggiungere 16 squadre da suddividere in due gironi. Mentre per quanto riguarda le serie inferiori, potenzieremo tutti i campionati giovanili, dall’Under 19 all’Under 12”.
Fra i punti programmatici per il futuro, Morgana ha lanciato la riforma del settore giovanile che dal campionato 2023-2024 vedrà la nascita dei campionati Elite. “Ritengo questo passaggio importante per migliorare il sistema calcio – ha concluso – Come sono convinto che abbia pagato la scelta di ridurre gli organici e di limitare i ripescaggi”.