Lewandowski segna per il Messina con un tiro da 80 metri. Non è una partita a Fifa o a Pes (ora eFootball) o a qualsivoglia videogioco calcistico ma quanto accaduto ieri pomeriggio allo stadio San Filippo-Franco Scoglio durante la partita dei giallorossi siciliani con il Monterosi Tuscia.
Michal Lewandowski è infatti, il portiere polacco del Messina ed omonimo del più famoso Robert Lewandowski, bomber del Barcellona, ex Bayern Monaco e della nazionale biancorossa. Che questo cognome entri nel tabellino dei marcatori non fa notizia. Lo diventa quando a entrarvi vi è un estremo difensore.
Lewandowski segna da distanza siderale
Hey @lewy_official, look at this. We dare you to do the same ?#Lewandowski pic.twitter.com/b5UVe03GXt
— ACR Messina (@AcrMessina1900) November 6, 2022
L’impresa, probabilmente favorita dalla complicità – involontaria – del portiere ospite Alia, si concretizza al 33’ del primo tempo sul punteggio di 1-0 per i padroni di casa per effetto della rete al 20’ di Nicolò Fazzi.
L’estremo difensore batte un calcio di punizione dal limite della sua area. Classica azione in cui chi batte da così lontano manda in avanti la sua squadra alla ricerca della deviazione vincente in area dopo aver chiamato uno schema.
Lewandowski tira da circa 80 metri di distanza dall’altra porta e la sua parabola è velenosissima perché dopo un rimbalzo inusuale, il pallone scavalca Alia e si insacca tra l’incredulità del pubblico festante e dei giocatori del Messina. E’ il 2-0 momentaneo. La partita finirà poi 3-2 per i peloritani.
Ma al di là della vittoria di peso che permette ai siciliani di centrare tre punti importanti per risalire dai bassi fondi della classifica, rimane l’impresa del proprio portiere che sale alla ribalta nazionale non solo per essere l’omonimo del super bomber di caratura mondiale. Non sono tanti i portieri che segnano anche se, nel calcio moderno, episodi del genere si sono moltiplicati. Insomma, sono passati 30 anni da quando Michelangelo Rampulla trovò (di testa) la rete in un famoso Atalanta-Cremonese 1-1 in serie A del 23 febbraio 1992. Altri tempi, altra categoria, altra dinamica.
Più recentemente, il 4 aprile scorso, sempre in serie C, Riccardo Gagno – portiere del Modena – segnò contro la Imolese un gol dalla sua area di rigore a seguito di un rilancio. La partita finì 2-1 per i Canarini che due settimane dopo festeggiarono la promozione diretta in serie B vincendo il proprio girone con 88 punti, 2 in più della Reggiana.
Il portiere del Messina “Ho sbagliato un rinvio”
Divertito, e obiettivo, il commento del 26enne Lewandowski (ex Avezzano e Teramo prima di arrivare al Messina) nel dopopartita.
“Posso dire di aver sbagliato un rinvio. Volevo rilanciare sulla parte destra del campo, ma il vento, probabilmente, mi ha dato una mano, con il pallone che è letteralmente schizzato dentro la porta avversaria, dopo un rimbalzo fortuito. Ero incredulo e ho capito di aver fatto gol solo dopo qualche secondo. E a quel punto, sono esploso di gioia. Soprattutto al triplice fischio finale, dato che oggi era fondamentale vincere”.
Il pensiero rivolto al collega battuto
L’estremo difensore del Messina conclude con un pensiero anche al collega superato dalla sua parabola più fortuita che voluta. Ecco il suo pensiero di solidarietà per Alia, portiere del Monterosi Tuscia. “Sono felicissimo di essere stato decisivo. Mi dispiace molto per il mio collega perché sono situazioni sfortunate e spiacevoli che possono capitare a chiunque. E anche io ho fatto tantissimi errori”.
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