Simon Graves 15 anni dopo Simon Kjaer. Il Palermo ha un nuovo calciatore danese al centro della difesa rosanero. Il nuovo arrivo, ufficializzato ieri nel penultimo giorno della sessione invernale del calciomercato si è presentato oggi al Renzo Barbera.
Classe ’99 e proveniente dal Randers Fc, Graves si è legato ai colori rosanero fino al 30 giugno 2027, ha parlato della trattativa che lo ha portato in Sicilia. “Sono molto contento e fiero – sottolinea Graves – del fatto che mi abbiano seguito per così tanto tempo. Sono orgoglioso e felice di essere qui a Palermo. So che sarà una grande opportunità”.
Immancabile il confronto con Simon Kjaer che 15 anni fa iniziò la sua carriera internazionale proprio in maglia rosanero. “Naturalmente lo conosco E’ uno dei più grandi giocatori danesi. E’ arrivato giovanissimo ed ha fatto tante fantastiche. Gioca nella stessa mia posizione”.
“Una grande sfida, sogno la Nazionale, mi ispiro a Puyol”
Il nuovo numero 2 rosanero parla dei suoi obiettivi breve ed a lungo termine: “Palermo è un grande club per me in Italia e conosciuta a livello internazionale. I colori rosanero sono iconici in tutto il mondo. Ovviamente devo ambientarmi, in questi primi mesi, ed adattarmi alla cultura italiana che è diversa rispetto a quella danese. Così come nel calcio. Sono due scuole differenti. E’ una grande sfida”.
Ed inoltre “Ci sono tanti giocatori che ammiro ma se dovessi sceglierne uno direi Charles Puyol (ex muro difensivo del Barcellona, ndr) sia per le sue doti tecniche in campo che per la sua leadership”.
Non manca la prospettiva Nazionale. Come è giusto che sia. Graves ha detto: “Certamente è il mio sogno giocare con la maglia della Nazionale ed ovviamente un orgoglio avere questo comparativo con Simon Kjaer”.
“In Italia ed al Palermo per crescere”
Il difensore danese ha poi parlato delle sue caratteristiche tecniche peculiari: “Penso di essere molto bravo in fase di possesso palla e nel gioco aereo. Mi piace difendere e sono in Italia ed al Palermo per migliorare proprio in questo”.
Ed ancora: “Ho giocato a centrocampo quando ero veramente giovane. Avevo 18 anni e questo mi ha aiutato molto”.
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