Ci siamo. Poche ore e sarà Giro di Sicilia. L’edizione 2022 della corsa a tappe di Rcs Sport e Regione Siciliana scatterà domani 12 aprile con la frazione in linea, adatta ai velocisti, Milazzo-Bagheria di 199 chilometri.
La kermesse di quest’anno può essere definita come un antipasto del Giro d’Italia. Del resto le prime tappe in territorio italiano, dopo l’avvio in Ungheria, della Corsa Rosa di quest’anno si disputeranno proprio nell’isola. Quattro le tappe in programma: si comincia con la Milazzo-Bagheria di 199 chilometri; mercoledì sarà la volta della Palma di Montechiaro-Caltanissetta di 152 chilometri; giovedì si correrà la Realmonte-Piazza Armerina di 172 chilometri. Gran finale per venerdì 15 aprile: si chiuderà con la Ragalna-Etna di 140 chilometri con arrivo a Piano Provenzana.
Tutti alla caccia di Nibali
Vincenzo Nibali, questa volta in maglia Astana con la quale ha centrato i maggiori successi della sua carriera, proverà bissare il successo dell’anno scorso ma dovrà fare i conti con Damiano Caruso, Domenico Pozzovivo, Louis Meintjes, Diego Rosa, Jefferson Cepeda, Kenny Elissonde e Andrii Ponomar.
Pronti a lasciare la loro firma almeno su una vittoria di tappa in questo Giro di Sicilia 2022 Vincenzo Albanese, Matteo Moschetti, Matteo Malucelli, Alessandro Fedeli, Simone Velasco, Benjamin King, Simone Petilli ed il palermitano Filippo Fiorelli. Quest’ultimo, secondo all’arrivo di Mondello dietro al colombiano Juan Sebastian Molano, nella seconda tappa della scorsa edizione, venne poi squalificato per una irregolarità. Sicuramente vorrà vincere almeno una frazione e quella di domani, 12 aprile, potrebbe essere alla sua portata.
Vincenzo Nibali “Il Giro di Sicilia è la mia corsa”
“Tornare a Giro di Sicilia mi fa sempre piacere – ha sottolineato Vincenzo Nibali – è la mia corsa di casa. Penso sia una tappa importante per prepararmi al meglio in vista del Giro d’Italia e di conseguenza i miei obiettivi sono testare la condizione e ritrovare il ritmo gara dopo una piccola pausa e gli allenamenti in altura. Ho solo grandi ricordi della mia vittoria l’anno scorso qua in Sicilia, è stato qualcosa di assolutamente speciale. Siamo di nuovo qui e ho al mio fianco una squadra molto forte e sono sicuro che la mia Astana Qazaqstan Team potrà fare bene in questi quattro giorni”.
I siciliani al via
Oltre a Vincenzo Nibali a difendere i colori siciliani ai nastri di partenza ci sarà il fratello, e compagno di squadra, Antonio. Occhi puntati anche sul ragusano Damiano Caruso in maglia azzurra (l’anno scorso secondo al Giro d’Italia), Filippo Fiorelli (Bardiani Csf Faizanè) e Matteo Amella che corre con i colori della Corretec, squadra Continental.
Guardì “Tappe del giro spettacolari, immagine fantastica per la Sicilia”
Il presidente regionale della Federciclismo siciliana, Diego Guardì, ha commentato alla vigilia del Giro di Sicilia 2022. “È una gran bella corsa – sottolinea – ed è un ritorno di immagine fantastico per l’isola che mostra il meglio di sé. Tra i favoriti chiaramente c’è Vincenzo Nibali che ha vinto lo scorso anno ma chiaramente facciamo il tifo per tutti i nostri siciliani al via. Spero che uno di loro possa trionfare come ha fatto Nibali ad ottobre”.
E prosegue: “Le tappe sono spettacolari, con punti dove non si è mai stati. C’è la chiara volontà di far crescere il movimento in Sicilia ed è un bene. Premesso che tutte le tappe sono molto belle ed impegnative dal punto di vista tecnico, l’ultima – con arrivo sull’Etna – è di particolare interesse. Da qualunque versante si faccia, l’Etna ha sempre il suo fascino e l’arrivo di Piano Provenzana fa parte della storia sia del Giro di Sicilia che, ormai, del Giro d’Italia”.
Percorso della prima tappa, Milazzo-Bagheria di 199 km
Tappa ondulata, costellata di curve e saliscendi per l’avvio della kermesse. Si parte dallo Sport Village di Milazzo, si arriva in via D’Amico a Bagheria nei pressi di piazza Garibaldi. La frazione si svolge interamente, a parte qualche chilometro all’inizio, sulla statale 113 che percorre la costa nord della Sicilia. Unica asperità la breve salita pedalabile a Tindari dopo soli trenta chilometri e lo strappetto di Termini Imerese in cima al quale verrà aggiudicato il traguardo volante di tappa. Finale molto veloce per la volata a gruppo compatto.
Gli ultimi tre chilometri della tappa lasciano la statale 113 per entrare in città a Bagheria. Si contano due curve ai 2400 m (sinistra-destra) che portano a un ampio curvone lungo quasi 1 km su strada molto ampia per arrivare all’ultima curva che immette nel rettilineo finale di 350 m su strada larga e asfaltata. Ultimi chilometri tutti in leggera ascesa con pendenza media dell’1.5%.
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