Christian Eriksen ha rilasciato la sua prima dichiarazione pubblica dopo l’arresto cardiaco.
Il centrocampista dell’Inter ha insistito sul fatto che «si sente meglio» e «non si arrenderà» dopo essere collassato pochi istanti prima dell’intervallo di Danimarca – Finlandia.
In una dichiarazione, rilasciata alla Gazzetta dello Sport tramite il suo agente, il 29enne ha anche ringraziato i fan per la preoccupazione e il sostegno, promettendo di scoprire la causa del malore che lo avrebbe potuto uccidere.
Eriksen ha detto: «Grazie, non mi arrenderò. Mi sento meglio ora ma voglio capire cosa è successo. Voglio dire grazie a tutti per quello che avete fatto per me». Il calciatore danese è in ospedale, con al fianco la moglie Sabrina e i genitori Thomas e Dorthe.
Dopo il malore, Eriksenn è stato sottoposto a rianimazione-cardio-polmonare (RCP) per 13 minuti. Stando a quanto riportato dal Daily Mail, Pierre-Emile Hojberg del Tottenham ha affermato che gli occhi di Eriksen «erano bianchi», mentre Martin Braithwhite del Barcellona ha detto che «stavamo per perdere un amico e un compagno di squadra».
Oggi, in conferenza stampa, il portiere del Leicester City, Peter Schmeichel, ha affermato: «Ho scelto di dire a me stesso che questa storia ha avuto un lieto fine ma non è ancora la fine, seppure poteva finire peggio. Sono grato di far parte di una squadra che è rimasta unita. E sono grato che Christian sia ancora qui».
E ancora: «Ho provato a immaginare se fossi stato io ad essere a terra. Sapevo che la moglie, i figli e i genitori di Christian erano lì, quindi a un certo punto ho provato a cercarli. Per loro è una situazione disumana».