Niente festa scudetto anticipata per l’Ekipe Orizzonte Catania. Il Plebiscito Padova, infatti, si impone 12-10 in gara 3 della serie che assegna il tricolore nella pallanuoto femminile. Il computo totale è 2-1 ed i giochi sono riaperti.
Le etnee dopo aver vinto le prime due sfide, hanno perso con le venete che davanti al loro pubblico amico hanno acuto rimandando ogni discorso a domenica 22 maggio quando alle 14.15 (diretta su Rai Sport +HD) alla piscina Scuderi di Catania si giocherà gara 4. Sarà una nuova occasione per le rossazzurre per chiudere il discorso scudetto e centrare il 22o titolo italiano della sua storia.
Gara 3 è stata una vera e propria battaglia. Sia le patavine che le etnee si sono rincorse dall’inizio alla fine. Solo nel quarto parziale le padrone di casa allenate da Stefano Posterivo hanno trovato il break vincente. Il sigillo al match lo ha messo Sara Dario che a 9 secondi dalla conclusione ha firmato il doppio vantaggio.
L’Orizzonte, dal canto suo, ha sbagliato parecchie occasioni. Anche in superiorità: solo 6 su 15. Errori che pesano come un micigno sul risultato finale,
Botta e ribotta nel primo parziale che si chiude 3-3, poi Catania trova il vantaggio e va al riposo lungo sul 6-5. Tuttavia, il Sette siciliano deve poi fare a meno di Dafne Bettini che a 20” dalla fine commette il terzo fallo grave e deve uscire definitivamente dalla contesa. Dal fallo grave scaturisce un rigore che Barzon manda sulla traversa. La sorte grazia momentaneamente le rossazzurre.
Si gioca gol su gol e c’è molta tensione. Il presidente dell’Ekipe Tania Di Mario è espulsa a metà del terzo parziale subito dopo il nuovo vantaggio delle catanesi con Viacava che ha portato il punteggio di 8-7. Meggiato, inoltre, esce per limite di falli.
Le padrone di casa guadagnano altri due rigori che vengono però segnati che valgono il 9-9. Anche Armit esce per tre falli gravi.
Marletta con una saetta piega le mani a Teani e porta avanti, per l’ultima volta in questo mach, le catenesi. Nell’azione successiva Centanni pareggia sul 10-10. La battaglia continua e fa le sue vittime dal punto di vista disciplinare: Gant e Vukovic escono anche loro per limite di falli gravi.
Nella seconda metà dell’ultima frazione Borisova a 3’20” dalla sirena porta avanti il Plebiscito Padova. Saltano gli schemi ed è come vedere due pugili che se le suonano di santa ragione. Catania non riesce a pareggiare, e Sara Dario segna il 12-10 che rimanda il discorso scudetto a gara 4.
A fine partita, Martina Miceli, tecnico delle rossazzurre, commenta. “Troppe ingenuità da parte nostra. Anche imbarazzanti – dice l’allenatore rossazzurro – anche nell’ultima palla abbiamo lasciato il tempo al Padova di sistemarsi. Pessima prestazione in difesa. Il Padova ci ha creduto più di noi. Abbiamo fatto bene in attacco, segnando 10 gol in trasferta ad una squadra forte come il Plebiscito ma è altrettanto vero che abbiamo preso 12 reti. Non possiamo concedere così tanto. La squadra è giovane, deve imparare a soffrire ed a trarre lezione dagli errori. Domenica abbiamo un nuovo match point. Se non dovesse andare ci giocheremo tutto a Padova”.
Plebiscito Padova-Ekipe Orizzonte 12-10
Parziali 3-3; 2-3; 4-3; 3-1
Plebiscito Padova: Teani, Barzon 1, Gottardo 1, Borisova 3, Queirolo 2, Casson, A. Millo 1, Dario 1, Armit 2, Meggiato, Centanni 1, Grigolon, Giacon. Allenatore: Posterivo.
Ekipe Orizzone: Santapaola, Halligan 2, Spampinato, Viacava 1, Gant, Bettini, Palmieri, Marletta 3, Emmolo 3, Vukovic 1, Longo, Leone, Condorelli. Allenatore: Miceli.
Arbitri: Brasiliano e Bianco
Note. Uscite per limite di falli Bettini (O) nel secondo tempo, Armit (P) e Meggiato (P) nel terzo tempo, Gant (O) e Vukovic (O) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Plebiscito Padova 6/13 + 3 rigori di cui uno fallito da Barzon nel secondo tempo sul risultato di 5-6 (traversa); L’Ekipe Orizzonte 6/15. Spettatori 200 circa.