Dentro o fuori. Con forza per superare la rabbia della grande occasione perduta sabato scorso. L’Ekipe Orizzonte va a Padova e si gioca la stagione in gara 3 delle semifinali scudetto. Il match che designa l’avversaria della Sis Roma nella finale tricolore si gioca mercoledì 3 maggio alle 20.
Le capitoline, infatti, sono già in finale avendo battuto due volte Trieste assicurandosi la qualificazione ai match decisivi per l’assegnazione del titolo.
Ekiper Orizzonte e Plebiscito Padova ripartono dall’1-1
E’ in perfetta parità la serie tra Ekipe Orizzonte e Plebiscito Padova che ripartono dall’1-1 in virtù del successo conquistato dalle biancoscudate sabato scorso a Catania, con la squadra allenata da Martina Miceli pronta a tornare a Padova per dare il massimo. In primis per dimenticare la grande delusione di sabato scorso quando a Nesima, davanti al loro pubblico, le rossazzurre hanno steccato clamorosamente Gara 2 e sprecato il match point perdendo 9-11 dopo aver vinto l’andata per 10-8. Una grande chance perduta per chiudere il discorso qualificazione. Si rimette tutto in gioco.
Viacava “Partite come queste si vincono con la testa e col core”
Giulia Viacava, numero 4 dell’Ekipe Orizzonte, parla della sfida decisiva. Ed indica la strada da seguire per centrare la qualificazione: “Partite come quella di domani – sottolinea la giocatrice rossazzurra – si vincono con il cuore e con la testa. Sappiamo benissimo che il risultato per noi può essere solo uno e per conquistarlo dovremo assolutamente toglierci dalla testa sia la sfida di gara 1 che, soprattutto, quella di gara 2. Dovremo far tesoro degli errori che abbiamo commesso, in modo da non ripeterli più. Dovremo dare alla partita questa impostazione dal primo all’ultimo secondo, tenendo sempre alta la concentrazione ed entrando in acqua con grinta, cattiveria e con la voglia di portare a casa il risultato”.
Viacava conclude: “Noi siamo consapevoli che se giocheremo a determinati livelli potremo vincere questo match, ma sarà davvero fondamentale non iniziarlo con lo stesso piglio con cui abbiamo cominciato gara 2, perché poi abbiamo pagato quell’atteggiamento per tutto il resto della partita”.
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